CAPITOLO VI

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«Amanda?! Pronto? Ci sei?»

Alessandro schioccò le dita, e proprio in quell'istante Amanda riprese contatto con la realtà. «Tutto a posto?» le chiese, scrutandola a fondo.

«Perché non dovrebbe?» rispose la ragazza, facendo spallucce.

«Dimmelo tu.»

Amanda gli si avvicinò, si tolse uno degli auricolari e glielo sistemò nell'orecchio. «Li conosci?»

L'agente ascoltò attentamente, poi fece una smorfia di sorpresa. «Interessante. Come si chiamano?»

«Gli Stackridge. E il disco che sto ascoltando si chiama Friendliness

«Li terrò a mente.» Si voltò giusto un momento per mostrarle con orgoglio il proprio acquisto. «Invece che ne pensi di questo?»

Amanda esaminò la copertina del vinile, gli occhi sbrilluccicanti. «A Curious Feeling di Tony Banks ⁷? Ma è un disco bellissimo!»

«Infatti è tuo.» Le fece un sorriso e glielo porse.

«Mio

«Su, non fare quella faccia! Mi sembra di ricordare che ti piace il pianoforte, quindi ho pensato di regalarti questo album perché, be'...» Fece spallucce. «Consideralo di buon auspicio per la nostra amicizia.»

Amanda sorrise a sua volta, quindi si tolse le cuffie e prese l'album tra le mani. «Ah, non dovevi disturbarti! Però ti ringrazio tanto per il pensiero, sei stato davvero carino.» Gli si avvicinò e gli diede, di sfuggita, un bacio sulla guancia. Per la prima volta, ebbe modo di constatare quanto fosse liscia la pelle di Alessandro, che soltanto il giorno prima, con sua somma sorpresa, si era sbarbato completamente. A quel pensiero, aggrottò la fronte e scostò subito lo sguardo da lui, osservando la suggestiva copertina del vinile, che rappresentava l'ombra di una barca che sostava in mezzo al mare. Amava molto quel disco, tra l'altro era uno di quelli che avrebbe tanto voluto aggiungere alla sua collezione.

«E per te? Non hai comprato niente?»

«Scherzi?» replicò lui, increspando la fronte. Allungò la mano dietro al grosso divano in pelle nera piazzato nella hall dell'albergo ed estrasse un album da un'altra busta, avendo cura di coprirne il titolo con la mano.

«Uh! E così hai deciso di buttarti su Mike Oldfield ⁸, eh?»

Alessandro spalancò gli occhi. «Conosci Tubular Bells

«Avanti, non fare quella faccia!» lo canzonò, ripetendo le stesse identiche parole che Alessandro le aveva rifilato poco prima. «Tutti conoscono Tubular Bells

«Se parli della colonna sonora de L'Esorcista posso anche darti ragione, ma non posso pensare che tu conosca pure il musicista!»

«E perché no?» ribatté Amanda, rifilandogli un'occhiata da cui trasudava tutta la sua curiosità.

L'altro sorrise. «In effetti... non lo so. Magari ti ho sottovalutata.»

Amanda ridacchiò. «Giusto un pochino. Checché se ne dica, mi piacciono molto i dischi puramente strumentali.»

Alessandro incrociò le gambe, le mani dietro la testa. «Anche a me. Mi danno molto da pensare e, al tempo stesso, mi permettono di rilassarmi.»

In Un Giorno QualunqueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora