EPILOGO

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«You ought to give me wedding rings.»

The Book Of Love – Peter Gabriel

Due anni dopo...



«Promettimi che non mi farai aspettare troppo», mormorò Alessandro, mentre schioccava ad Amanda dolcissimi baci tra le guance e le labbra. «Detesto le attese.»

«Strano», osservò la ragazza, ricambiando appieno il suo slancio. Si trovavano nei pressi di un parco ospitante un enorme giardino fiorito, il busto dell'agente addossato contro un albero secolare, le braccia strette dietro la schiena di lei. «Mi pare che tu mi abbia aspettato per quasi sei anni.»

L'altro si scostò appena per scavare dentro al suo sguardo, ma non si lasciò sfuggire nemmeno un sorriso.

«Cos'è, hai forse paura che possa cambiare idea?»

«Magari potrei cambiarla io. Non ci hai pensato?» ribatté lui.

Amanda spalancò gli occhi. «L'hai cambiata?»

Alessandro scoppiò a ridere. «Impossibile», rispose poi, recuperando un po' di contegno. «Ho sognato questo momento per tanto tempo.»

«Lo so. In ogni caso, avresti ancora tutto il tempo per scappare a gambe legate, come mi disse qualcuno una volta.»

«Nemmeno per sogno. Scappare da te, da noi, non è neanche l'ultimo dei miei pensieri. Non sono mica Maggie Carpenter¹⁴.»

«Benissimo. Questo mi rende immensamente felice», sentenziò Amanda, soffocando a stento una risata. Domani sarebbe stato il grande giorno, e la sola idea non l'aveva fatta dormire per settimane. «E lo sai perché?»

«Mi illumini pure, signora De Dominicis», scherzò l'uomo, sfiorandole la guancia con le labbra.

Amanda trafficò nella borsetta e gli porse un pacchetto regalo. «Eccolo qua.»

Alessandro lo prese tra le mani. «E questo?» le chiese, incuriosito.

«Perché non lo apri?»

L'uomo strappò con delicatezza i bordi della carta ed estrasse un romanzo nuovo di zecca. «Ne hai scritto un altro?» le domandò, gli occhi sbarrati per la meraviglia.

«Proprio così.»

«Non ne sapevo nulla! E quando l'avresti—»

«Mentre dormivi come un ghiro, ovvio.»

Lui scosse la testa, la punta delle dita che scorrevano con estrema lentezza sopra la copertina del libro, quasi volesse accertarsi della sua esistenza. L'espressione affascinata. «Te l'ho già detto che sei incredibile, vero?»

«Almeno un migliaio di volte. Talmente tante, che adesso lo sanno pure i nostri amici giornalisti. Lo sai che nell'ultimo numero di BookLovers c'è una foto dove io e te ci stiamo sbaciucchiando, sì?»

«Maledetti», rispose lui. «Non oso immaginare cosa faranno domani. Di questo passo, finiremo addirittura nel Vogue

«Be', oddio, questo no. In fondo, non siamo mica degli attori!» lo smentì lei, divertita dalla sua affermazione.

«E menomale, o sarei stato costretto a emigrare sul serio.»

In Un Giorno QualunqueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora