- La leggenda del Drago -
Il drago cinese (龍T, 龙S, LóngP) ricopre un ruolo egemone nella mitologia cinese in generale. Il drago cinese è l'incarnazione del concetto di yang, lo spirito fecondo e creatore, maschile, e rappresenta in quanto tale anche il lignaggio genetico familiare (similmente al genius, lo spirito della famiglia dell'antica religione romana, che negli altari privati era rappresentato da un serpente).
Il dragone cinese è un animale colossale (talune incarnazioni pantagrueliche lo vorrebbero lungo fino a cento chilometri), avente corpo di serpente, quattro zampe di pollo, testa di coccodrillo, baffi simili a quelli di un pesce gatto, criniera e corna di cervo. La creatura raffigura dunque un miscuglio di tutte le specie animali.
Sono state riconosciute almeno quattro teorie attendibili sull'origine del drago cinese che potrebbe derivare dal: serpente, alligatore cinese, tuono o da un più generico culto della natura.È stato per lungo tempo un simbolo di buon auspicio nel folclore cinese.
Il drago è la creatura portatrice di pioggia, nutrimento per le messi e gli armenti, e non il mostro distruttore sputa veleno/fuoco della tradizione occidentale. I cinesi pregano il drago nei momenti di siccità e lo consideravano il padre della loro civiltà. Il drago era inoltre simbolo dell'imperatore cinese e si riteneva che, al momento della morte, l'imperatore stesso rivelasse la sua vera natura di drago liberando il proprio spirito di drago ora svincolato dalle catene terrene e libero di ascendere al cielo e/o vigilare sulla città. I dragoni cinesi si riproducono fecondando una perla (nelle loro raffigurazioni, la tengono spesso nelle fauci), che in seguito si schiudeva dando alla luce un nuovo drago. Questa perla o gemma era l'essenza dello spirito del drago.Creatura sostanzialmente benevola, il dragone aveva 117 scaglie, delle quali 81 yang (positive) e 36 yin (negative). La perla stessa, attributo tipico del dragone, era simbolo di prosperità, ricchezza e buona sorte. La creatura acquisiva valenza negativa là dove la sua furia andava a simboleggiare l'aspetto distruttivo e non più unicamente benefico dell'elemento acqua: alluvioni, maremoti e tempeste. Questa accezione distruttivo-malvagia, in disaccordo rispetto all'originale natura positiva, della creatura "drago" si dovette all'intromissione del buddhismo nella cultura della Cina.
Oltre alla capacità di volare, la natura sovrannaturale del dragone si manifesta in una variegata serie di altri poteri mistici. Il lóng è creatura muta-forma: può trasformarsi in un baco da seta tanto quanto ingigantirsi sino a divenire grande quanto l'universo stesso. La sua affinità con l'elemento acquatico gli permette di immergersi tra i flutti tanto quanto di acquattarsi tra le nuvole. Meglio ancora, il dragone sarebbe capace di trasformarsi in acqua, originare fenomeni meteorologici come la pioggia, mimetizzarsi con l'ambiente circostante sino a divenire invisibile.
Nel folklore cinese, si ritiene che l'effigie del dragone debba sempre essere rivolta verso l'alto. Sarebbe infatti di cattivo auspicio rivolgere la creatura verso il basso, verso la terra, quasi si volesse precluderle la possibilità di spiccare il volo per librarsi verso i cieli. È poi credenza diffusa che il ricorso al lóng quale proprio stemma sia da intendersi come arma a doppio taglio: simbolo di potenza, la creatura può essere usata come simbolo solo da chi è sufficientemente potente da domarne il sovrannaturale potere (non a caso, il dragone è simbolo dell'Imperatore cinese). Un debole verrebbe infatti consumato dalla forza stessa del drago di cui vuole servirsi come stemma. Simili considerazioni valgono, al giorno d'oggi, per i cinesi, soprattutto membri di organizzazioni criminali (v. Triade), che decidono di marcare il proprio corpo con il dragone tramite tatuaggio.
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La leggenda narra che molto tempo fa, in Cina, c'era un villaggio che soffriva per la siccità e la mancanza di pioggia. Gli abitanti del villaggio, disperati, decisero di chiedere aiuto alle divinità. Fu così che una notte un grande drago apparve in sogno al capovillaggio, promettendo di portare la pioggia in cambio di un sacrificio.
Il drago chiese che gli abitanti del villaggio gli offrissero il loro cibo migliore, ma nessuno sapeva quale fosse. Fu allora che una vecchia signora, che viveva sola nella foresta, decise di preparare il suo piatto preferito e di offrirlo al drago. Il piatto era una zuppa di carne e ortaggi, condita con erbe aromatiche e spezie.
Il drago, una volta ricevuto il pasto, fu così felice del suo sapore che decise di portare la pioggia sul villaggio. La zuppa della vecchia signora divenne così famosa che il piatto venne chiamato "zuppa di drago" e divenne una tradizione culinaria in tutta la Cina.
Questa leggenda ha un significato profondo nella cultura cinese, che valorizza l'ospitalità e la generosità verso gli altri. Inoltre, la figura del drago rappresenta il potere del cielo e della terra, e la capacità di creare e distruggere la vita. La leggenda sottolinea anche l'importanza dell'umiltà e della gratitudine, poiché il drago riconosce il sacrificio della vecchia signora e le offre una benedizione in cambio.
Brandon trovò Eliza che preparava la zuppa sotto le indicazioni della nonna, che nel frattempo le raccontava la leggenda.
"Nǎinai, nǐ yào duì wǒ nǚ péngyǒu shuō shénme?" (Nonna, cosa racconti alla mia ragazza?)chiese preoccupato Bran
"Nǐ fàngxīn, wǒ bù huì gàosù tā jiāzú zǔzhòu de shì. Wǒ xǐhuān zhège nǚhái, nǐ jiù qǔ tā ba!"(Non ti preoccupare, non le dirò della maledizione di famiglia. Mi piace questa ragazza, la dovresti sposare!)
"Wǒ yào dāng nǎinaile, dàn wǒ hái méi wènguò tā. Yúshì chénmò..."disse Bran facendo cenno di fare silenzio
(Lo farò nonnina,ma lei ancora non lo sa. Quindi silenzio...)sorrise luiLa nonna esplose in strilletti di gioia,dicendo parole in cantonese stretto, che a volte non afferrava neanche Brandon.
Eliza lo guardava e intuì subito che qualcosa non andava,i suoi bellissimi occhi erano pieni di dolore.
Dopo cena tornarono in albergo e Bran le raccontò tutto,dell'amante del padre e dei sospetti sulla sua morte,sospetti che aveva anche lo zio.
"So che potrebbe essere pericoloso mia Húdié,ma devo sapere. Tu capisci? Se vorrai allontanarti da me lo capirò."le disse Brandon con gran dolore
Eliza gli prese il volto tra le mani.
"Io sarò con te qualunque cosa possa succedere, io farò verità con te perché meriti la verità amore mio. Va bene?"
Brandon si accoccolò a lei e le diede un bacio profondo.
"Fai l'amore con me,scaccia via da me questo dolore che ho nel profondo."le disse facendo scendere la spallina del suo vestito e iniziando a ricoprire la sua spalla di baci.
Eliza lo fece scivolare del tutto e Bran fece muovere le sue mani sul suo corpo.
Amava le mani di Brandon, erano delicate e setose su di lei.Fecero l'amore per un pezzo,prima di crollare addormentati.
Eliza lo amava da impazzire, non poteva pensare alla sua vita senza Brandon. Certo quella storia della Triade non la entusiasmava,ma per il suo uomo era disposta a tutto e da persona integra ambiva alla verità delle cose.
Avrebbe aiutato Brandon,costi quel che costi.Nota : Capitolo sulla mitologia e la leggenda, c'è poco di Brandon, ma secondo me ci stava bene in questo momento e in questo contesto.
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Il Filo Rosso
FanfictionUn romanzo ispirato ad una storia vera: una maledizione che aleggia su un giovane e promettente attore e che lo tormenterà ogni istante,un incontro fatale con quella che sarà la donna della sua vita. L'incontro di due anime destinate ad amarsi per s...