Brandon chiamò subito un autoambulanza che arrivò tempestivamente. Per fortuna non era stato nulla di grave, solo un malore ma la nonna venne trattenuta in osservazione per una notte. Lo zio rimase con lei e Brandon si sentiva terribilmente in colpa,per loro e per Shan.
La madre non gli rivolgeva la parola,ma il ragazzo era convinto ormai di continuare per la sua strada e scoprire la verità sulla morte prematura del padre.
Una volta a casa Lisa si sedette accanto a lui e gli prese la mano.
"Non è colpa tua,ok? Tua nonna ha spesso di questi mancamenti,me lo raccontava lei stessa ad Hong-Kong e lo ha ribadito tuo zio prima."
"So soltanto che sto dando problemi alla mia famiglia, Shannon è sconvolta, mia madre non mi parla...ho solo te."
Brandon iniziò a piangere in maniera silenziosa,Lisa gli prese il viso tra le mani e lo fissò.
"Mi avrai sempre con te Bran,sei tutta la mia vita."gli disse sorridendo dolcemente
"Tu hai cambiato tutta la mia vita,tutto il mio mondo. Tu sei il mio mondo."le disse lui abbracciandola
Lisa aveva il cuore che stava per scoppiare dalla felicità per quelle parole,iniziava a desiderare qualcosa di più dalla relazione con Brandon,ma lui era troppo preso dal tour di Rapid Fire,dal nuovo progetto con Proyas e dalla situazione del padre.
Ci avrebbe pensato successivamente a parlare con lui.
Entrambi dormirono male tutta la notte e la mattina furono svegliati da un suonare ininterrotto.
Brandon guardò la sveglia, erano solo le otto del mattino.
"Oddio!"esclamò sollevandosi dal letto con i capelli arruffati
"Che ore sono?"chiese con la voce assonnata Eliza
"È troppo presto...chiunque sia! Stai a letto,vado io."le disse lui alzandosi e infilando il pantalone della tuta.
Andò verso la porta pronto a fanculizzare chiunque li avesse svegliati,ma appena aprì la porta si trovò davanti sua sorella,in lacrime.
"Shan..."allargò le braccia e la strinse forte
"Posso stare qui oggi?"chiese lei singhiozzando
"Certo,vieni...entra."
La fece accomodare in cucina e le diede un bicchiere d'acqua.
"Ho litigato con mamma."disse lei dopo aver bevuto ed essersi calmata
"Cosa è successo? È per causa mia?"le chiese Brandon sollevandole il volto con le dita
"Non è colpa tua,ma sua! Non sono più una bambina Bran...Ho il diritto di sapere la verità su papà,me lo dovete."
"Sono d'accordo con te,ma dobbiamo risolvere con la mamma,ok?"
"Bran?"Eliza lo chiamò dalla camera da letto
"Scusatemi, vi ho disturbato..."
"Non dire sciocchezze sorellina! Io e Lisa siamo qui per te. Vado un attimo da lei e arrivo."le baciò la testa e andò dalla sua ragazza rassicurandola che era tutto sotto controllo.
Poi tornò dalla sorella e iniziò a parlarle dei dubbi suoi e dello zio sulla morte del loro papà.
"Partiamo dall'inizio Shan. Nonna Grace, dice che c'è una maledizione sulla nostra famiglia."
"Mamma mi ha raccontato qualcosa di simile...dice che ha paura per te..."
Brandon svoltò gli occhi.
"Non credo alle maledizioni,c'è altro,ma parto da quella. Tutto ebbe inizio quando i nonni persero il loro primo figlio nel 1937, tre mesi dopo la nascita. Questo, nella tradizione cinese, non era un buon segno e quando la nonna rimase incinta di nuovo, pregarono che fosse una femminuccia, perché così avrebbe spaventato gli spiriti maligni.
Fortunatamente,nonna Grace ha dato alla luce zia Agnes e subito dopo è rimasta incinta di zio Peter. Anche cosi, preoccupati per una possibile maledizione sulla famiglia, hanno fatto indossare al neonato vestiti da bambina e gli hanno messo persino gli orecchini con lo scopo d'ingannare i demoni.""Poi cosa successe?"chiese la ragazza
"Quando papà nacque nel 1927,era nell'anno del drago, nel mese del maiale, nel giorno del cane e nell'ora del drago, ed era quindi destinato all'inevitabile grandezza. Tornato a Hong Kong, in Cina, fu chiamato San Foi, (Piccola Fenice), dalla nonna paterna per scacciare gli spiriti maligni, come da usanza cinese.
Anche con questa superstizione, papà si ammalò di colera e rimase talmente debole, che i suoi genitori pansarono di perderlo. La malattia era così grave che non riusciva a camminare correttamente fino all'età di quattro anni.
All'età di 18 anni è stato mandato negli Stati Uniti, dopo aver litigato con uno dei figli di un
membro delle Triadi (mafia cinese) e questo sarebbe uno dei motivi,per cui papà sarebbe stato ucciso dalla stessa mafia molti anni dopo.""Ma la mamma dice che ha avuto un edema celebrale..."
"La mamma vuole solo proteggerci Shan,ok?"
Brandon fissò la sorella con sguardo interrogativo."Ok...continua."
La conversazione fu interrotta dal campanello. Bran pensava fosse lo zio Robert, ma si ritrovò davanti Linda.
"Momzo..."
"Posso entrare? So che tua sorella è qui,non può essere altrove."
"Momzo,ha bisogno di chiarezza,abbiamo bisogno di chiarezza."le disse Brandon con voce ferma ma allo stesso tempo dolce.
"Sono qui per questo,niente più bugie."
"Entra,siamo in cucina. Preparo il caffè."
Quando Shannon vide la madre si irriggidì, ma Brandon le diede un buffetto sulla guancia per tranquillizzarla.
"Momzo è qui per dirci tutto,tutta la verità."
Era arrivata anche Eliza in cucina,ma capendo la situazione si stava per ritirare nuovamente in camera per lasciare privacy ai tre.
"Scusate,prendo il caffè e lo porto in camera."
"Resta qui Eliza,sei della famiglia anche tu."le disse Linda
"Giuralo!Giura che dirai la verità stavolta. "le disse Shannon
Bran la rimproverò con lo sguardo, ma lei non si muoveva dalla sua posizione.
"Ve lo giuro.-sospirò.- Ho incontrato vostro padre che avevo solo diciannove anni,per l'epoca ero poco più che una bambina...lui è stato il mio primo tutto,mi ha aperto un nuovo mondo,sono andata contro la mia famiglia per lui,l'ho seguito in tutto,nel bene e nel male,amandolo ed essendo ricambiata ovviamente. Abbiamo avuto voi due e ci sentivamo più felici che mai,ma ciò che accadde nel '72, e cioè l'incontro di Bruce con Betty Ting Pei, ruppe, anche se non legalmente, una sorta di cordone ombelicale che lo legava a me : ad Hong Kong dovetti non solo affrontare una realtà (parenti a parte) sconosciuta, ma sopportare la relazione di mio marito con un'altra. Vostro padre iniziò una relazione stabile con quella donna e per me fu inaccettabile, anche se so per certo che lui mi amò fino all'ultimo giorno,ma quella passione per quella donna gli offuscò il cervello. Si deve a Betty l'iniziazione di Bruce alle droghe leggere,lui diceva che lo calmavano perché ultimamente era irascibile e sempre nervoso per la nostra situazione coniugale,ma quando ci venne a riprendere a Seattle,mi disse che non poteva vivere senza di me, che ero il suo faro,che se non era per me non sarebbe mai arrivato a girare ' I tre dell'operazione drago' e che si fidava solo di me,ciecamente.Bruce tornò sul set,dopo due settimane,solo quando tornai anche io. Quella mattina del 20 luglio,mi disse di ricordarmi che mi amava e amava anche voi sopra ogni cosa."
Linda non si era interrotta neanche un attimo,le lacrime brillavano nei suoi occhi e i quelle dei figli e di Lisa.
"Come ti ha potuto fare questo? Come hai potuto sopportare questo?"le chiese Shan buttandosi tra le sue braccia e piangendo a dirotto.
"Amerò sempre mio padre,ma non gli perdonerò mai di averti fatto questo."le disse Brandon
"Bran tu sei un uomo,tuo padre ha avuto una debolezza."
"No mamma,io non potrei mai avere di queste debolezze o ferire Lisa così. Mai. Se lei sta male,io sto male di riflesso."le rispose Brandon abbracciando la sua ragazza
Nota: Ho davvero poco da dire,mi sono commossa dall'inizio alla fine di questo capitolo...
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Il Filo Rosso
FanfictionUn romanzo ispirato ad una storia vera: una maledizione che aleggia su un giovane e promettente attore e che lo tormenterà ogni istante,un incontro fatale con quella che sarà la donna della sua vita. L'incontro di due anime destinate ad amarsi per s...