~ Chapter 37 ~

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22/12/1992

Brandon ed Eliza si godettero le ultime ore da soli prima dell'arrivo del parenti.
Volevano un natale felice,con famiglia e amici,ma anche un pò di intimità non guastava. Quando per giorni non riuscivano a passare tanto tempo insieme,rimediavano chiudendosi in casa e stando da soli per almeno 24/48 ore. Ore di passione,amore ma anche dei loro hobby.

Brandon quella mattina stava glassando i biscotti di pan di zenzero,mentre Eliza aveva preso a lavorare a maglia.
Bran la prendeva un sacco in giro per questa cosa, ma lei si era intestardita a voler fare una sciarpa rossa a suo marito per natale.
Le loro attività erano accompagnate da musica natalizia di sottofondo,con le voci di Sinatra,Dean Martin o Bing Crosby.

Brandon prese i biscotti preparati e glassati il giorni prima,li mise in un vassoio con due tazze di caffè caldo e si andò a sedere vicino la sua Lisa,mettendo tutto in un tavolino.

"Lascia il tuo lavoro ai ferri da vecchietta e mangia con me."le disse ridendo

"Smettila di prendermi in giro,sarà una sciarpa bellissima appena la finirò."

"Sarà bellissima perché fatta da te."Bran le si avvicinò al viso e la baciò dolcemente sulle labbra.

Dopo essersi staccato prese il filo dall'altro capo del gomitolo e ne staccò un pezzo.

"Bran ma che fai? Così si apre tutto il gomitolo."lo sgridò Lisa

"Shhhh....dammi il dito mignolo della mano sinistra."le disse tutto serio

Lei gli porse la mano e lui legò un lembo del filo rosso al suo mignolo sinistro per poi farò lo stesso con il suo.

"Il filo rosso del destino è una leggenda popolare di origine cinese. Secondo la tradizione ogni persona porta, fin dalla nascita, un invisibile filo rosso legato al mignolo della mano sinistra che lo lega alla propria anima gemella.Il filo ha inoltre la caratteristica di essere indistruttibile: le due persone sono destinate, prima o poi, a incontrarsi e a sposarsi."le disse Brandon sempre serio

"È bellissima amore. Ci legherà per sempre. Sai la storia?"

"La vuoi raccontata?"

"Certo!"Lisa lo ribaciò e lui sorrise sulle sue labbra

"Wei era un uomo che, rimasto orfano di entrambi i genitori in tenera età, desiderava sposarsi e avere una grande famiglia; nonostante i suoi sforzi era giunto all'età adulta senza essere riuscito a trovare una donna che volesse diventare sua moglie.
Durante un viaggio Wei incontrò, sui gradini di un tempio, un anziano appoggiato con la schiena a un sacco che stava consultando un libro. Wei chiese all'uomo cosa stesse leggendo; l'anziano rispose di essere il Dio dei matrimoni e, dopo aver guardato il libro, disse a Wei che sua moglie ora era una bimba di tre anni e che avrebbe dovuto attendere altri quattordici anni prima di conoscerla. Wei, deluso dalla risposta, chiese cosa contenesse il sacco; l'uomo rispose che lì dentro c'era del filo rosso che serviva per legare i piedi di mariti e mogli. Quel filo è invisibile e impossibile da tagliare, per cui una volta che due persone sono legate tra loro saranno destinate a sposarsi indipendentemente dai loro comportamenti o dagli eventi che vivranno. Queste parole non convinsero Wei che, per sentirsi libero di scegliere da solo la donna da sposare, ordinò al suo servo di uccidere la bambina destinata a diventare sua moglie. Il servo pugnalò la bambina ma non la uccise: riuscì soltanto a ferirla alla testa e Wei, dopo quegli eventi, continuò la sua solita vita alla ricerca della moglie.

Quattordici anni dopo Wei, ancora celibe, conobbe una bellissima ragazza diciassettenne proveniente da una famiglia agiata e si sposò con lei. La ragazza portava sempre una pezzuola sulla fronte e Wei, dopo molti anni, le chiese per quale motivo non se la togliesse nemmeno per lavarsi. La donna, in lacrime, raccontò che quando aveva tre anni fu accoltellata da un uomo e che le rimase una cicatrice sulla fronte; per vergogna la nascondeva con la pezzuola. A quelle parole Wei, ricordandosi dell'incontro con il Dio dei matrimoni e dell'ordine che dette al suo servo, confidò alla donna di essere stato lui a tentare di ucciderla. Una volta che Wei e la moglie furono a conoscenza della storia si amarono più di prima e vissero sereni e felici."


"Un pò macabra..."disse lei

"Si ma la leggenda insegna solo una cosa,se due persone sono destinate a stare insieme nulla potrà spezzare il loro legame,se si è anime gemelle,lo si è per la vita."

"Come noi."gli rispose Lisa poggiandosi al suo petto

"Sì amore. Amore...ehmm...qualcuno ti ha preso..." Brandon ridacchiava indicandole qualcosa dietro le spalle

"Mushroom!Kato! Nooo!"strillò Lisa mentre i due mici si erano impossessati del gomitolo.

Brandon rideva, era felice,aveva tutto,adesso mancava solo un bambino e sarebbe stato l'uomo più felice del mondo.

"Lasciali stare e vieni qui."

L'attirò per la vestaglia e la baciò.

"I biscotti Bran...non avevi fame?"rise lei

"Ho più fame di te...tanta tanta fame di te..."

Finirono a fare l'amore, come sempre come ogni volta,volevano godersi tutti i momenti possibili insieme.

"Poichè non sappiamo quando moriremo,siamo portati a pensare alla vita come ad un bene inesauribile. Eppure tutto accade solo un certo numero di volte, un numero davvero molto piccolo. Quante altre volte ricorderai un certo pomeriggio della tua infanzia, un pomeriggio che è cosi profondamente parte del tuo essere da non poter concepire la tua vita senza? forse 4 o 5 volte ancora. Forse anche meno. Quante altre volte guarderai sorgere la luna piena? forse 20. Eppure tutto sembra senza limite."le recitò Brandon abbracciandola

"Stavo pensando una cosa..."Eliza si morse il labbro inferiore

Lui la guardò interrogativamente.

"Perché non mettiamo questa frase nell'invito del matrimonio? Ci rappresenta e ci piace così tanto..."

"Sì amore, sì."Brandon la baciò

Erano proprio anime gemelle.

Nota: Capitolo sulla famosa leggenda del filo rosso che da anche il titolo alla storia. Questi due si amano davvero alla follia!

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