14장: moccioso viziato

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Tw: sangue, linguaggio volgare

«Perché non provi a dormire, mentre io finisco di scrivere le domande?» Il dito freddo di Seungmin sfiorò la guancia paffuta di Changbin, il quale aprì gli occhi che sentiva pesanti al punto che trovava difficile aprire. Dal giorno dell'incidente, l'ingegnere si era ripromesso di non addormentarsi finché non si sarebbe accertato che il proprio fidanzato stesse meglio. Passava le notti insonne, piangendo di nascosto ed in silenzio.

«Non mi va... soprattutto perché potresti fare casini.» Ed ecco che Seungmin aveva sbagliato a cliccare ed aveva cancellato una casella, «Lasciati aiutare.» In altre condizioni i due avrebbero iniziato a discutere, ma lo studente non aveva la forza di fare nulla a causa della sua condizione. Mentre, l'ingegnere semplicemente si era ripromesso di farlo sentire amato.

«Scusami, sono un disastro.» Si coprì il viso singhiozzando, era diventato così fragile.

«Ehi, no, no. Non è niente, avresti dovuto vedere i casini che facevano i miei colleghi di corso. In pratica, più di una volta hanno cancellato l'intero questionario o l'hanno reso un sondaggio pubblico.» Seungmin abbassò le mani, c'era un lieve sorriso, «Ho litigato con loro troppe volte, soprattutto perché hanno cancellato il questionario il giorno prima dell'esame.»

«Come avete fatto, poi?» Si stava asciugando le lacrime mentre cercava di ricomporsi.

«Non abbiamo dormito e dopo ho sequestrato la condivisione dei file. Da quel giorno me ne sono sempre e solo occupato io.» Changbin sentì finalmente ridere lo studente, anche se piccola e fugace era già un buon punto di partenza.

«Yeobo...» La voce di Seungmin lo chiamò piano, come una corda appena toccata.

Il telefono di Changbin iniziò a squillare, facendo sussultare i due adulti che si stavano guardando negli occhi. L'ingegnere prese subito il telefono cellulare, leggendo il nome "Jisung" ed accettò nell'immediato la chiamata.

«Han, va tutto bene?» Non lo sentiva da un paio di giorni, ma non aveva pensato all'amico a causa delle condizioni dello studente.

«P-penso mi abbia visto...» Sussurrò in lacrime, scosso da singhiozzi intrappolati.

«Chi? Da cosa?» Corrucciò la fronte guardando Seungmin, sembrava molto preoccupato. Quindi si alzò in fretta per uscire dalla stanza, non poteva dargli altre preoccupazioni.

«S-seojoon...» Piagnucolò Han Jisung, cercando di strozzare i suoi versi con le mani.

«Non ti sto capendo, perché ti dovrebbe aver visto?» Il cuore dell'ingegnere batteva forte, all'impazzata mentre aspettava una risposta.

«Sono sgattaiolato via dallo scantinato per prendere il telefono. S-sono a casa rinchiuso a casa di M-minho.» Il cuore dell'ingegnere cadde nel profondo abisso del suo stomaco, gli occhi si erano riempiti di lacrime.

«Che cazzo ci fai rinchiuso a casa sua?» Urlò senza accorgersene, notando solo dopo Seungmin che stava origliando.

«Volevo s-salvare Minho, ma non sono riuscito a trovarlo o vederlo. Ho paura, non sento p-passi in casa da giorni. Oltre che S-seojoon.» Stava piangendo cercando di sussurrare il più possibile, «Venite a salvarm...»

«Pezzo di merda, credevi che non me ne sarei accorto?» Changbin sentì una mano a contatto con la pelle, probabilmente aveva dato a Jisung uno schiaffo bello forte in viso, e poi il telefono che cadeva per terra.

Piece of a Puzzle || Seungbin (Book 2)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora