22장: il lavoro

37 9 28
                                    

Changbin era fermo nell'automobile, le nocche delle mani erano diventate bianche per quanto stesse stringendo il manubrio, e i suoi occhi erano puntati sulle foglie dell'albero. Vedeva sfocato, ma era in grado di osservare i movimenti lenti delle foglie. Come se la natura lo volesse aiutare a respirare, ritrovarsi di fronte a quell'uragano di emozioni negative in cui si trovava. Era da tutta la mattinata che stava trattenendo le lacrime a lavoro, forse proprio perché era il suo ultimo giorno o magari perché sapeva che nulla sarebbe stato più come prima. La sua vita stava per cambiare, non nel senso che a lui piaceva. Era diventato difficile, non solo per quello che sarebbe successo da lì a una settimana, ma anche perché, l'ultimo periodo lavorativo, Changbin si era davvero sentito una nullità. Forse a causa dei suoi superiori, che ormai non provavano più alcuna stima nei suoi confronti o forse perché si era visto togliere tutto. Tutte le sue speranze, le sue capacità. Si era sentito più solo che mai, nonostante ci fosse Jia con lui. Nonostante quella ragazza avesse cercato di stare il più possibile con lui, comprendendo il suo stato d'animo senza fare domande ma con un solo sguardo. Non voleva farlo sentire isolato, finendo per pranzare con lui ed accertarsi che stesse bene.

Prese un respiro, sentiva il suo petto tremare in quello sforzo di prendere l'aria fredda che circolava in quell'auto. Nel momento in cui svuotò i suoi polmoni da tutta l'aria che possedeva, due lacrime scesero veloci lungo quel viso. Gli faceva male il petto, sentiva una stretta allo stomaco per tutte le emozioni che teneva represso in sé. Non era riuscito a parlare di come si sentisse con Jia, il solo vedere il suo sguardo triste ogni volta che si avvicinava a lui; lo rendeva titubante. Non ne aveva ancora parlato con Seungmin, perché non sapeva come spiegargli cosa fosse successo, senza farlo sentire in colpa.

I suoi occhi si posarono su un piccolo gatto dal manto arancione che passò proprio davanti alla sua automobile, lento e senza fretta. Chiuse i propri occhi, istintivamente uscirono altre lacrime che caddero sul jeans chiaro, e si abbracciò con le proprie braccia, iniziando ad accarezzarsi. Aveva una strana sensazione al petto, come una pressione, una morsa che aumentava con il passare dei secondi. Era come se stesse perdendo il contatto con il mondo esterno, lo vedeva, ma allo stesso tempo era come se lui non fosse veramente lì. Quel contatto con sé stesso, lo stava aiutando a stabilizzarsi. Il suo respiro era irregolare, difficile da gestire, difficile da cacciare; come se non ci fosse aria intorno a lui, nonostante ci fosse il condizionatore interno all'automobile che gli garantiva aria fresca.

Scosse il capo più volte, aprendo gli occhi. Non sapeva cosa fare, non sapeva come avrebbe potuto spiegare l'accaduto a Seungmin. Non sapeva se il proprio fidanzato si sarebbe arrabbiato con lui, perché non glielo aveva detto prima, perché glielo aveva tenuto nascosto per così tanto tempo; o sarebbe stato clemente con lui. Non lo poteva sapere, anche se erano insieme da più di due anni, gli capitava ancora di domandarsi come avrebbe preso quella notizia. Di solito Seungmin era una persona matura, ragionevole. Era lui che lo aiutava a ragionare quando si comportava in modo sbagliato, senza temere di dire la sua. Da quando lo conosceva, lo studente aveva sempre presentato il suo pensiero anche se andava totalmente contro di lui. Non aveva timore, non aveva timore che Changbin si allontanasse da lui. Come se sapesse che non sarebbe mai potuto succedere. Nell'immaginario dell'ingegnere, loro due sarebbero stati per sempre insieme. Non si soffermava mai a pensare ad una possibile rottura, non riusciva a vedere un mondo senza di lui. Senza la sua risata, il suo modo di prenderlo in giro, senza il suo sorriso, senza vederlo ogni giorno, soffermarsi nel guardarlo dormire con il viso rilassato, nel sentire la sua voce ed amarlo. Non immaginava un mondo senza di lui.

Nel momento in cui i pensieri di Changbin andarono a Seungmin, il suo corpo si rilassò prendendo a respirare di nuovo. Faticava, l'aria entrava ed usciva con difficoltà; eppure riusciva a sentire i polmoni che prima di riempivano e poi si svuotavano. Aveva bisogno di parlare con il suo fidanzato.

Piece of a Puzzle || Seungbin (Book 2)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora