20장: senso di colpa

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«Questa è la camera tua, è proprio prima della nostra.» Spiegò Seungmin indicando da fuori la loro camera da letto, «Per qualsiasi cosa, abbiamo la porta aperta e puoi venire da noi quando vuoi.» Leeknow aveva posato la borsa sulla scrivania.

«Non sentirò nulla di ambiguo, vero?» Domandò guardando Changbin che stava aprendo le finestre della stanza, «Vero?»

«Il massimo che sentirai è Do-ya che ripete alle tre di notte ed io lo costringo a venire a dormire.» Sotto meraviglia dei due ragazzi, Minho scoppiò a ridere, «Stai tranquillo, fai come se fossi a casa tua.» Seungmin e Changbin non facevano l'amore da un po', ma era per così tanti motivi. Primo di tutto, non ci stavano pensando minimamente a quello e poi Changbin non se la sentiva di proporre qualcosa che potesse fare stare male a Seungmin. Fare sesso non era tutto, i momenti intimi e privati in cui si abbracciavano, parlavano di tutto era molto meglio.

Quindi Minho sarebbe stato tranquillo, nulla di strano ed ambiguo avrebbe sentito. Ed anche se fosse stato un periodo dove loro fossero stati attivi sessualmente, non l'avrebbero mai fatto con in casa altre persone. Soprattutto con Minho, che aveva subito abusi sessuali, maltrattamenti fisici e psicologici.

«Mi assicurate che non vi do fastidio?» Seungmin si avvicinò al proprio amico, senza toccarlo. Sapeva bene come trattare le persone, alla fine l'aveva passato per prima Sulla propria pelle.

«Siamo più tranquilli se tu stai qui e poi te l'ho detto. Se avessi bisogno di noi, vieni nella nostra camera.» Minho annuì mordendosi il labbro inferiore, osservando la stanza, «Troppo piccola?»

«No, no. Mi piace molto come l'avete decorata.» In effetti avevano deciso di usare dei colori pastelli: un chiaro verde acqua per le pareti e poi un beige per le coperte del letto e cuscino, mentre i mobili erano bianchi.

«Tu si che hai buon gusto, non sei come l'altro.» Seungmin si avvicinò alla borsa di Minho per aiutarlo a disfarla.

«L'altro chi?» Diede allo studente delle scarpe per casa.

«Jisung, non gli piace mai niente a lui.» Minho rise a quell'affermazione, «Vuoi mangiare qualcosa?»

«In effetti avrei fame, dopo possiamo andare a casa mia?» L'ingegnere veniva seguito da Minho, lasciando Seungmin da solo in quella stanza.

«Jeongin e Chan sono già andati, ho detto cosa ti serve. Stanno venendo a portarceli.» Il ragazzo annuì continuando a guardare la casa, «Do-ya, vuoi il gelato o quei Cookies della ricetta di Chan?»

«Quei biscotti li puoi pure buttare.» Sbuffò il suo fidanzato facendo ridere l'ingegnere.

«Cosa hanno che non va?» Chiese Minho girando per entrare in cucina.

«Che è la ricetta di Yongbok, un amico di Chan che ci ha provato ben due volte con me davanti a Dohyung.» Rise mentre sentiva un sbuffo rumoroso da parte del suo ragazzo.

«La prima volta non sarebbe neanche un problema, non eravamo neanche fidanzati. Ma la seconda volta!» Entrò nella stanza facendo ridere il più grande, a causa dell'espressione sconvolta dello studente.

«Poverino, neanche lo sapeva.» I due si guardarono.

«Poverino, neanche lo sapeva.» Gli fece il verso lo studente, mentre Minho li osservava.

«Yeobo!» Scoppiò a ridere Changbin mentre dava i biscotti al nuovo arrivato, «Prova, sono buonissimi.»

«Mi prendo il gelato.» Sospirò lo studente scuotendo il capo.

«Che poi ho anche la ricetta dei brownies. Li devo assolutamente fare e assaggiare. Yongbok è conosciuto tra i suoi amici per i suoi brownies.» Spiegò l'ingegnere a Minho che stava mangiando quei cookies squisiti.

Piece of a Puzzle || Seungbin (Book 2)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora