15장: verità

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Tw: autolesionismo, immagini di sangue

Una pozza di sangue intorno ad un corpo pallido, tagli freschi sulle braccia insanguinate di Seungmin con il petto che non si alzava e non si abbassa. Era privo di respiro. Era fermo, il volto aveva perso il colorito solito che apparteneva al ragazzo di Changbin. Era pallido. Le labbra socchiuse e gli occhi spalancati, privi di vita, che guardavano fissi il soffitto sopra di sé. Era completamente sporco di sangue, dalle sue braccia continuava ad uscire quel liquido rossastro, Changbin aveva chiamato l'ambulanza per ricevere soccorso, in preda al panico più totale. Era uscito solo per qualche minuto, si era fatto forza nel momento in cui aveva notato che il suo ragazzo stesse meglio. Invece, era uscito e non avrebbe mai scoperto cosa aveva portato a quella scelta. Una scelta egoista, che aveva ferito nel profondo l'ingegnere. Il quale stava cercando di fermare l'uscita del sangue con stoffa, con le lacrime che solcavano il suo viso sporco di lacrime di Seungmin. Tremante aveva chiamato l'ambulanza, pensava che l'avrebbe potuto salvare. Aveva bisogno che succedesse un miracolo, che riuscissero a portare indietro l'unica persona che aveva veramente amato con tutto sé stesso. Per cui aveva rischiato la vita, al fine di averlo al suo fianco. Eppure sapeva che era troppo tardi, lo vedeva tra le lacrime, non respirava più, il suo cuore non pompava più sangue. Eppure Changbin non voleva crederci, non poteva essere successo sul serio.

Si passò le mani sul viso, sporcandosi del sangue dello studente. Lo aveva salvato per perderlo di nuovo. Lo aveva perso, forse questa volta non sarebbe stato in grado di aiutarlo di nuovo.

Piangeva stringendo il suo corpo privo di calore, dondolando con sé, versando le sue lacrime su quel corpo morente. Gli faceva male il cuore, aveva perso la ragione per cui era felice, aveva perso la persona con cui si sentiva più in sintonia. Il mondo aveva perso di nuovo qualcuno di speciale, per colpa della crudeltà che lo aveva colpito.

«Binnie?» Sussultò sul posto, spalancando nell'immediato gli occhi, urtando la testa con la persona che lo aveva chiamato, «Stai bene?» Con la vista offuscata a causa delle lacrime, riuscì a vedere Seungmin.

«Seungmin.» Singhiozzò avvolgendolo con le braccia e stringendolo a sé, tastando il suo corpo per sentire che effettivamente si trovava lì con lui, che non era finzione, «Era solo un incubo.» Disse più per rassicurare sé stesso, che il proprio fidanzato visibilmente preoccupato, «Era solo un incubo.» Lo teneva forte stretto a sé, come nel sogno, con le mani di Seungmin gli erano schiacciate tra i due corpi. L'ingegnere stava singhiozzando, baciando il capo del proprio fidanzato; il quale guardava un punto fisso preoccupato per la reazione del ragazzo. Non sapendo dell'incubo terribile che aveva fatto poco prima. Eppure lo stava stringendo con troppa forza, lo studente stava avendo difficoltà nel respirare, ma non aveva la forza di chiedergli di lasciarlo andare. Vederlo in quelle condizioni gli faceva male al cuore.

«Vuoi bere un po' d'acqua?» Gli sussurrò mentre accarezzava la schiena muscolosa dell'ingegnere, il quale però non aveva intenzione di lasciarlo andare, «Sono qui, non vado da nessuna parte.» Forse era una bugia, la mente di Seungmin era piena di pensieri negativi che non riusciva a zittirla.

«Ti amo.» Sussurrò guardando il ragazzo dritto negli occhi, lui provò a sorridere ma le lacrime iniziarono a scendere, «Ti amo.» Disse al posto del "scusa", perché non voleva scusarsi di nuovo o farlo sentire in colpa.

«Senti, Jisung ha chiamato.» Sussurrò mentre mostrava il telefono dell'ingegnere, «Minho è andato in terapia intensiva, non sanno se passerà la notte.»

L'ingegnere si mise immediatamente seduto, notando finalmente gli occhi rossi e pieni di lacrime del suo ragazzo.

«Vogliamo andare da Jisung?» Gli sussurrò mentre il telefono cadeva per terra.

Piece of a Puzzle || Seungbin (Book 2)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora