44장: appuntamento (parte prima)

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Quel sabato arrivo in fretta, Minho iniziò a contare i giorni che mancavano a quell'incontro entusiasta di qualcosa dopo tanto tempo. Anche in casa Kim-Seo si percepiva quella felicità, Minho sembrava di umore migliore e irrequieto. Delle notti trovava addirittura difficile dormire, proprio di giovedì notte inviò un lungo messaggio sulle preferenze alimentari di Jisung e le sue allergie. Tempo prima aveva scritto sul suo diario da cucina le allergie alimentari del pilota, come quelle di Changbin, e in seguito aveva segnato le sue preferenze alimentari per quando avrebbe cucinato per lui. Adorava cucinare, poi se era per gli altri finiva per essere ancora più entusiasta. Difatti, quella settimana aveva provato a cucinare molte cose differenti tra di loro al fine di usare la sua adrenalina in qualcosa di utile. Da ciò Seungmin aveva compreso che Minho era impaziente che venisse quel sabato pomeriggio e che finalmente quell'appartamento avesse luogo. E quando arrivò il giorno, Minho si ritrovò a guardare l'armadio per lunghe ore senza sapere cosa mettersi. Di solito non gli interessava vestirsi in modo particolare quando andava al club, ma quel giorno era diverso. Jisung era con lui e voleva essere più presentabile di altre volte.

Sentiva il suo cuore battere forte, sembrava il suono di un tamburo, mentre indossava un pantalone largo blu scuro con una maglietta bianca ed una camicia di cotone anch'essa. Era talmente occupato a sistemare la camicia dentro al pantalone, che neanche si accorse della venuta di Jisung. Il quale si fermò davanti alla porta, osservando il ragazzo con occhi colmi di lussuria. Osservando quelle mani venose che entravano ed uscivano dal pantalone al fine di sistemare la camicia bianca. Le sue mani erano congiunte sopra la maglietta a maniche lunghe grigia, aveva un buco all'altezza del petto ed era un crop-top, mentre sotto indossava un pantalone blu a vita alta che gli avvolgeva quella stretta vita. I suoi capelli erano stati stirati e sistemati, proprio come quelli di Minho.

«Secondo me va bene anche solo un lato dentro.» Minho sussultò nel sentire quella voce, quando alzò lo sguardo si ritrovò a studiare il corpo di Jisung davanti a sé. Era proprio bello, talmente bello che gli sembrò che il respiro gli si fosse bloccato a metà della gola formando un macigno, «Posso?» Minho annuì inumidendo le labbra, Jisung si avvicinò togliendo la parte destra dai pantaloni e poi lo fece girare verso lo specchio. Minho sentiva quelle mani stringere i suoi fianchi, come se Jisung volesse passare oltre per sfiorare la pelle del busto del più grande, «Che ne dici?»

«Mi piace.» Concordò ma non si stava guardando, era ipnotizzato dal sorriso del pilota mentre lo sistemava.

«Ditemi che non ti metterai quelle scarpe orrende che ti metti sempre, Minho hyung.» Il nominato sussultò nel sentire la voce di Jeongin, l'aveva sentito entrare ed avevano anche conversato, ma non se lo aspettava nella sua camera, «Cioè non sono orrende, ma non puoi mettere delle scarpe nere sotto a tutto questo. Mettiti per una volta quelle beige.»

«Ma tanto chi guarda le scarpe? Solo tu.» Si lamentò Jisung appoggiando il mento sulla spalla di Minho, il quale sentì il suo cuore sussultare. Quel tocco era così piacevole, anche se doveva ammettere che ogni volta che veniva sfiorato da Jisung era piacevole. Era come sia il suo corpo sia la sua mente sapesse che con Han Jisung era al sicuro, «Sei un patito di scarpe.»

Seungmin era dietro a Jeongin, quasi invisibile alla vista dei ragazzi, che osservava Minho e cercava di capire cosa stesse pensando. Sembrava così distratto da qualcos'altro: quel qualcos'altro si chiamava Han Jisung.

«Ragazzi, voi due siete sicuri di stare tranquilli insieme?» Domandò improvvisamente Minho mentre si scioglieva dalla presa di Jisung, prendendo il suo cellulare ed uscendo dalla stanza, «Non volete chiamare anche Chan? Lui è più responsabile. Dohyung potrebbe dimenticarsi di mangiare, quando studia troppo. Fagli fare lo spuntino pomeridiano.»

«Hyung non sono un bambino...» Si fermò davanti all'uscita dove i due ragazzi si sedettero per mettersi le scarpe.

«Sta in buone mani.» Rise Jeongin alla visibile preoccupazione di Minho, era davvero un ragazzo dal cuore d'oro e dolce.

Piece of a Puzzle || Seungbin (Book 2)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora