Adele pov:
Stamattina ho la prima lezione di questo nuovo semestre, sono un po' agitata ma questo non lo deve percepire nessuno. Mi guardo sul riflesso del mio cellulare e scendo dalla macchina per entrare nell'università e poi nella mia aula magna.
Appena entro cala il silenzio tra i ragazzi, lo so ho sempre fatto questo effetto che devo ammettere non mi dispiace affatto. Mi presento e incoraggio ad uscire chi non se la sente a partecipare, non ho mai sopportato la gente che pensa di venire qui ed aspettarsi che sia una passeggiata. Devono sapere che sarà complicato e che solo pochi di loro completeranno il corso.
Alcuni se ne vanno, ma continuo a sentire un brusio verso le finestre. Vedo 2 ragazzi parlare e finalmente posso fare il mio primo rimprovero.Finita la lezione molti dei ragazzi sembrano terrorizzati, si so che è cinica come cosa ma è formativo per loro aspettarsi il peggio.
Mentre mi alzo per andarmene, immersa nei miei pensieri mi scontro su una pila di libri che esorbitava dalle braccia tese di una ragazza.
A: "accidenti... vuole stare attenta".. dico scontrosa prima di incontrare dei grandi occhi verdi che mi guardando dispiaciuti
R: "mi scusi davvero sono inciampata".. dice la ragazza dagli occhi grandi impaurita dal mio sguardo che non riesce a sostenere e distacca subito.
Effettivamente non è stata proprio colpa sua io mi sono lanciata in avanti immersa nei miei pensieri e non l'avevo notata, così con freddezza l'aiuto a raccogliere i suoi libri e noto tra questi un romanzo di Charles Bukowski, uno dei miei scrittori preferiti. Mi alzo velocemente e glielo porgo, lei mi ringrazia timidamente, si scusa ancora e quasi corre fuori dall'aula.
Dopo le altre 3 lezioni esco dall'università e vado verso i parcheggi dove ho lasciato la mia auto. Vedo in lontananza quella ragazza dagli occhi verdi di prima, è impossibile non notarla, è di un'aura particolare che non se ne vede mai in giro. È seduta a leggere mentre fuma una sigaretta, su di una panchina poco prima della mia auto dove mi siedo sempre io dopo le lezioni o nei buchi tra una e l'altra. Le passo davanti e non so che mi prende ma mi avvicino leggermente
A: "Sa, fumare annebbia i pensieri"..le dico per poi subito pentirmi un attimo dopo, quella era la mia panchina e questa ragazza stava intralciando le mie abitudini. Vedo che alza lo sguardo di scatto e rimane pietrificata da me
R: "Ha ragione, prima o poi smetterò".. dice lei con un'aria confusa quando poi mi vede cacciare dalla borsa il mio pacchetto di Marlboro.
A: "Sta leggendo Bukowski?".. le chiedo incuriosita
R: "Si, una scrittura a dir poco disarmante"..le sue parole mi colpiscono, ero totalmente d'accordo con lei ma non potevo dire nulla, anzi dovevo immediatamente andarmene da lì e non ripetere mai più una conversazione del genere con lei. Insomma io sono una persona ordinaria e abitudinaria, questa ragazza ha cambiato i miei piani sedendosi sulla mia solita panchina con il mio amato Bukowski. Mi aveva fin troppo spiazzata e sarei dovuta andarmene al più presto. Così la guardai un'ultima volta e mi girai per andarmene, poi sentii da dietro
R: "Ehm mi scusi, prof, le è caduto l'accendino".. mi giro piegandomi per prenderlo e lei era già chinata, così come successe prima i miei occhi si scontrarono di nuovo in quel verde profondo. Sentii un leggero tremolio nello stomaco, poi sfiorai la sua mano afferrando l'accendino e salii in macchina. È stato così strano, è meglio che torno velocemente a casa, ho bisogno solo di una bella doccia rigenerante.
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l'amore non esiste
RomanceRachel Ferrari è una ragazza di 19 anni, si trasferisce a Milano per frequentare una delle più rinomate università di scrittura creativa e giornalismo. Le sue origini sono italiane ma ha sempre vissuto in Germania dopo che i genitori si ci sono tra...