Rachel pov:
S: "dovresti smettere di stare così, ti vedo a pezzi Rache e non ne vale la pena"..mi dice Serena mentre io sono sdraiata sul divano a fissare il vuoto.
Dopo la grande delusione emotiva di ieri sera vorrei solo sotterrarmi. Non sono andata a lezione, provo un misto tra vergogna e frustrazione, non voglio mai più vedere il viso di quella donna. Dopo le cose che mi ha detto, ho riflettuto tutta la notte ed effettivamente ha ragione lei. Mi sono comportata come un'idiota ed ora ne devo affrontare le conseguenze.
Però se c'è una cosa che davvero non capisco è il perché mi abbia detto di essere tornata anche per me se poi un vero e proprio motivo non c'è dato che la trovo con un altro subito dopo quello che era successo tra noi alla festa.
Questo no, non lo capisco.
S: "dai Rache bastaaa, ora ti alzi e usciamo"..mi ordina la mia amica iniziandomi a spintonare dal divano
R: "no per favore Sere, oggi voglio restare a casa non ho alcuna voglia di fare nulla"
S: "senti ora vado a casa di quella stronza e glielo faccio vedere io, non è possibile che stai così e non mi spieghi neanche bene perché"
R: "non è colpa sua, sono stata un'idiota ad aver pensato ci potesse essere qualcosa. Ieri dopo che tu mi hai chiamata per dirmi che era andata via anche lei dalla festa, non so cosa mi è preso ed ho preso un taxi per andare a casa sua, sono rimasta come una scema quando l'ho trovata con quel tipo dell'altra volta. Il tuo piano doveva essere farla "impazzire" e alla fine è stata lei a far impazzire me"
S: "E poi cosa ti ha detto quando ti ha vista?"
R: "ti dico solo che lui mi ha aperto in accappatoio, si sarà finita di divertire dopo che è tornata a quanto pare... ma basta non voglio più né pensarci e né parlarne"
S: "va bene ti lascio in pace, se non ne vuoi proprio parlare e non ho speranza per convincerti ad uscire io ora vado da Marco. Ma non finisce qua, stasera non accetto scuse"
R: "no Sere neanche stasera ho voglia, ti prometto che da domani faccio quello che vuoi ma ti prego oggi lasciami rimuginare qui"
S: "come vuoi, ma se domani ti vedo di nuovo così vado direttamente dalla Russo e vediamo un po' come risolvere questa situazione"
R: "si dai non ce ne sarà bisogno"
S: "va bene allora me ne vado, scrivimi nel caso cambi idea"
R: "si, divertiti con Marco"
Serena mi saluta e va via lasciandomi sola con i miei mille pensieri, a volte vorrei avere un tasto 'spegni il cervello'. Almeno ho la musica e gli auricolari, quindi passerò la mia serata così, cosa c'è di meglio dell'indie triste e una tisana depressa?È quasi ora di cena e dovrei mangiare qualcosa dato che oggi a parte la tisana non ho messo nulla nello stomaco. Però non c'è quasi niente a casa quindi magari adesso scendo un attimo alla pizzeria d'asporto qui sotto, così prendo anche una boccata d'aria.
Ma appena apro la porta per uscire mi trovo davanti l'ultima persona che avrei mai potuto immaginare di vedere.
Lei è qui e per quanto mi faccia male, non vorrei fosse da nessun'altra parte se non con me. Ma ora i problemi sono altri, dal momento che non ho la minima idea di cosa ci faccia sull'uscio della mia porta di casa.
A: "stai uscendo?"..mi chiede Adele dopo avermi fissata per qualche secondo
R: "i-io si ma..."..non riesco a dire una frase di senso compiuto per lo shock
A: "non ti ho vista a lezione e allora sono venuta qui appena ho potuto, sai noi abbiamo una conversazione in sospeso... però se hai altro da fare torno un'altra volta"
R: "no non importa"
A: "allora mi fai entrare o rimaniamo qui?"
Mi sposto dall'entrata per far passare Adele, sento come se cuore mi uscisse dal petto e le mie gambe tremano. Ho veramente paura di quello che mi dirà, soprattutto perché non so proprio cosa aspettarmi.
Lei si guarda un po' intorno e poi si siede sul divano aspettando che anche io la raggiunga lì. Così mi metto accanto ma con la giusta distanza di sicurezza rimanendo un po' sulle mie
A: "Rachel ieri sera ci sono stati solo fraintendimenti su fraintendimenti. Eri venuta a casa mia per dirmi qualcosa immagino, ma poi ti ha aperto Leonardo e non so cosa tu abbia pensato ma qualsiasi cosa fosse è errata te lo assicuro"..il suo tono di voce è diverso dal solito, quello strato di freddezza che indossa sempre in questo momento è inesistente
R: "non c'è bisogno di una spiegazione, ho sbagliato io a presentarmi dal nulla a casa tua"
A: "no Rachel non sto dicendo questo, vorrei che mi dicessi quello che poi ieri non mi hai più detto"
R: "non ha importanza"
A: "si invece che è importante, vorrei che ti aprissi con me, anche se hai delle domande, chiedimi quello che vuoi se hai bisogno di spiegazioni"
R: "Adele non devi spiegarmi niente, ti ho disturbata in un momento in cui eri con una persona ed io solo dopo mi sono resa conto che ero lì per il motivo sbagliato. Quindi non devo dirti niente, anzi credo sia meglio ritornare ad un rapporto formale e basta"
A: "ascolta questa situazione tra noi per quanto ti possa sembrare assurdo, a me fa male. Ho dei sentimenti anche io e ci sto male Rachel... non voglio e ormai non ha più senso nasconderlo, credo che ne sei consapevole anche tu che sia nato un certo legame tra di noi. Non credi che in ogni caso sia il caso di parlarne?"
Le sue parole suonano nella mia testa come dei tuoni in pieno inverno e sono sempre più senza parole, non voglio fraintendere quello che sta dicendo e illudermi di nuovo, quindi cerco di rimanere distante
R: "non so di cosa stai parlando, ma soprattutto non capisco dove vuoi arrivare"
A: "sto parlando di questo"..mi risponde avvicinandosi a me per prendere la mia mano e mettersela sul cuore.
A contatto con la sua pelle, il mio corpo reagisce sempre nella stessa maniera. Sento il battito accelerare al ritmo del suo, i brividi mi percorrono la schiena e ho come un intero nido nello stomaco
A: "dimmi solo che non è lo stesso per te e ti lascio stare, se è quello che vuoi non mi vedrai mai più se non dietro quella cattedra"..mi dice poi non avendo una mia risposta
R: "Sono confusa"
A: "se stai pensando a Leonardo, lui è solo un amico, ed è anche il mio vicino di casa. Ieri sera non aveva l'acqua calda ed è venuto a farsi la doccia da me, poi io stavo lavorando al computer ed ha aperto lui. Ma non c'è nulla tra noi credimi, nella mia testa c'è solo una persona che occupa tutte le ore del giorno"..credo di essermi appena sciolta
R: "e chi è questa persona se posso chiedere?"..alla mia domanda lascia la mia mano e si rimette a sedere come prima
A: "credo che sia scontata la risposta"..mi dice guardando in basso sottovoce
R: "niente è scontato"
A: "sei tu Rachel, è da quando ti ho vista per la prima volta che mi hai totalmente rapita. Sei in grado di farmi diventare un'altra, anzi hai la capacità di rendermi una persona migliore... tu mi fai venire voglia di essere una persona migliore. Quando sei vicina, quando parliamo, quando posso sentire anche solo la tua voce, la mia vita grigia diventa a colori. È sbagliato, lo so, e va anche contro tutta me stessa, però io veramente non riesco a smettere di pensarti e di voler passare sempre più tempo con te"
E fu così che le mie infinite emozioni che sto provando diventano lacrime. Appena Adele alza la testa per guardarmi e se ne accorge, si avvicina di nuovo a me e la distanza fisica ma anche quella che avevo creato io, si azzera.
A: "ho detto qualcosa di sbagliato?"..mi chiede preoccupata
R: "n-no hai detto delle cose bellissime... ed io reagisco così scusa"..appena le rispondo sul suo viso si forma un sorriso stupendo, amo quando sorride, è così perfetta
A: "non scusarti mai per quello che sei, la tua sensibilità è così rara"..mi dice mentre mi asciuga una lacrima
A: "comunque quando siamo insieme una delle due deve piangere per forza eh"..lo so che lo ha detto per farmi ridere e ci riesce, però effettivamente come darle torto
Le sue mani mi accarezzano la guancia mentre i nostri occhi si perdono gli uni negli altri
R: "i tuoi occhi sono glaciali"..alle mie parole si mette a ridere
R: "ma perché ridi?"
A: "perché sei così inusuale, non sei mai prevedibile "
R: "ed una cosa negativa essere 'così inusuale'?"
A: "no anzi, puoi considerarti rara, se non unica. Ma solo in senso positivo, non l'ho mai conosciuta una persona speciale come te"
Ed ecco la fontana di Trevi che ormai ha aperto i rubinetti tra le mie palpebre
A: "eh no dai non voglio farti piangere, non dico più niente, lo so che non sono brava ma a questo livello non pensavo"..mi dice ridendo ma con serietà
R: "ma no tu sei perfetta, è che non mi avevano mai detto delle cose così belle, da tutta la vita cerco solo di essere 'come gli altri' perché non mi sono mai sentita realmente apprezzata per come sono davvero"
A: "potrei stare qui tutta la sera ad elencarti milioni di motivi per cui dovresti essere solo ed esclusivamente te stessa"
R: "e allora resta"
A: "in che senso?"
R: "dico qui, resta tutta la sera"
A: "e quella cosa che hai detto di tornare formali? Hai già cambiato idea?"..mi prende in giro mettendosi a ridere
R: "si può sempre cambiare idea nella vita"
A: "ah ecco e allora perché non cambi di nuovo idea e mi dici il motivo per cui eri venuta da me ieri?"
R: "perché ero arrabbiata"
A: "arrabbiata?"
R: "si arrabbiata, non ti ricordi cosa era successo poco tempo prima?"
A: "ti riferisci al tuo eclatante ballo con quel ragazzo?"
R: "mh no mi riferisco al tuo eclatante gesto nel bagno"
A: "ah si quello si che è stato eclatante, perché ti ha fatto arrabbiare?"
R: "perché sì"
A: "e quindi eri arrabbiata e sei venuta a casa mia per?"
R: "quante domande che fai"
A: "quante non-risposte che dai"
R: "ero venuta per raccontarti dell'altro ballo eclatante che ho fatto dopo essere uscita dal bagno"..le dico ironicamente
A: "ah si? Beh mi pare che dopo il nostro incontro lì tu sia andata via o mi sbaglio?"..rimane anche lei sul tono scherzoso
R: "mh può darsi... sai non mi ricordo molto della festa"
A: "ah peccato, io invece si, aspetta che ora ti rinfresco un po' la memoria"..mi risponde per poi alzarsi dal divano, mi prende le mani e mi tira su per far alzare anche me. Mentre continuiamo a guardarci negli occhi, mi spinge sul muro attaccandosi a me. La nostra solita posizione preferita insomma
A: "mh vediamo se mi ricordo, allora... è andata più o meno così"..mi dice imitando la scena del bagno facendomi provare le stesse sensazioni, o forse anche più forti
R: "questa parte non riesco proprio a ricordarla"..le dico mentre lei inizia a lasciarmi dei piccoli baci sul collo facendomi sussultare ad ogni movimento. Poi improvvisamente si stacca come a suo solito e va a risedersi sul divano
R: "eh no questa volta non voglio proprio arrabbiarmi"..le dico raggiungendola per poi mettermi a cavalcioni sulle sue gambe. Poi le spingo le spalle sulla spalliera del divano e ripeto gli stessi movimenti che lei aveva fatto a me. Quando le mie labbra si posano sul suo collo Adele stringe il copri divano con le mani, ed io continuo a scendere e formare un percorso.
Percorso che lei interrompe prendendomi il viso con le mani e portandolo davanti al suo
A: "sei bellissima Rachel"..mi dice dopo avermi guardato attentamente negli occhi per poi scendere con lo sguardo sulle labbra
A quel punto un coraggio che non pensavo di avere, prende il sopravvento per saziare un desiderio tanto sognato per mesi
la bacio prima sulla punta del suo naso perfetto pieno di lentiggini, poi mentre accarezzo quei morbidi capelli rossi, le lascio altri piccoli baci attorno alla bocca ed a quel punto, dall'angolo destro, Adele passa al centro facendomi finalmente assaporare quelle labbra così morbide.
Ci uniamo in un bacio dolce, tanto desiderato quanto atteso, le nostre lingue seguono un ritmo intenso che ci fa come ansimare quando ci stacchiamo per riprendere fiato
R: "era tantissimo che volevo farlo"..le dico mentre ci guardiamo, poi Adele mi fa avvicinare di nuovo dandomi un bacio a stampo sulle labbra ed infine mi abbraccia
A: "anche io"..mi confessa dopo un po' sussurrando al mio orecchioDopo qualche altro bacio intenso, contornato dalle mille sfumature di emozioni e sensazioni mai provate, ci accovacciamo l'una nell'altra stendendoci sul divano.
Io poso la mia testa sul suo petto restando abbracciate e mi lascio fare i grattini finché non mi addormento
o forse sto già dormendo da ore e questo è solo un sogno, ma vi prego non svegliatemi, voglio dormire per sempre così.
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l'amore non esiste
RomanceRachel Ferrari è una ragazza di 19 anni, si trasferisce a Milano per frequentare una delle più rinomate università di scrittura creativa e giornalismo. Le sue origini sono italiane ma ha sempre vissuto in Germania dopo che i genitori si ci sono tra...