Capitolo 30: ricominciare

290 10 4
                                    

Adele pov:
non dormivo così da... forse mai.
Rachel è ancora tra le mie braccia, esattamente nella stessa posizione in cui si è addormentata.
Riesce a farsi piccola piccola su di me e tutto ciò non fa altro che provocarmi una voglia incredibile di stringerla e tenerla vicina per sempre. Mentre mi perdo nel guardarla che dorme, non riesco a non pensare alla folle paura che ho dei sentimenti che sto provando. È una vita intera che li evito rigorosamente e finora ci sono riuscita in maniera impeccabile, ma con lei non ho fatto altro che abbassare la guardia ogni giorno sempre di più. Ed ora posso solo realizzare quanto ci sia cascata in pieno, ma la cosa più terrificante è che non ne sono affatto pentita... anzi ora non riuscirei ad immaginare nient'altro nella mia vita che Rachel e i suoi occhioni verdi. Ed è davvero difficile ammettere quanto la sua presenza mi abbia letteralmente cambiato la vita, facendomi provare cose di cui mai e poi mai ne avrei considerato l'esistenza.
R: "non è corretto fissare le persone mentre dormono"..mi dice Rachel con una voce assonnata mentre si stropiccia gli occhi
A: "ma buongiorno biancaneve"..le rispondo provocandole una risata contagiosa
R: "credo sia la prima volta in assoluto che rido appena sveglia"
A: "potresti abituarti"
R: "come?"
A: "rendendolo possibile ogni giorno"
R: "per renderlo possibile dovrei svegliarmi ogni mattina in questa posizione con queste stupende braccia attorno"..quello che mi dice mi fa realizzare ancora di più quanto desideri io stessa tutto questo per sempre. Ma non sono ancora pronta per realizzarlo totalmente, per la solita fottuta paura, perciò dovrei cambiare discorso prima di impelagarmi in strade pericolose
A: "hai fame?"..le chiedo abbassando lo sguardo
R: "si, molta"
A: "io di solito non faccio colazione quindi magari ti ordino qualcosa con glovo, cosa preferisci?"..le chiedo mentre prendo il telefono sul comodino staccandomi dal suo corpo, cosa che mi fa già sentire una certa mancanza
R: "ah no no, non c'è bisogno di glovo"..mi dice avvicinandosi di più per prendermi dalle mani il cellulare e rimetterlo di nuovo sul comodino, ritrovandosi dunque su di me
A: "e allora vuoi andare in caffetteria?"..le chiedo mentre si aggiusta sdraiata a cavalcioni su di me provocandomi il solito effetto dannatamente piacevole
R: "no la mia fame è saziabile proprio qui su questo letto"..mi sussurra poi all'orecchio e nel frattempo le sue mani cominciano a vagare senza meta sul mio corpo. La lascio fare mentre mi inizia a baciare il collo prima lentamente, per poi diventare più passionale. Ma è lì che non so per quale folle dote di resistenza, ritengo che sia il caso di fermarla. Si sto odiando solo l'idea di non andare fino in fondo, perché io stessa desidero il suo corpo esattamente dalla prima volta in cui ne ho sfiorato la pelle, ma questo viene in secondo piano. Perché in questo preciso istante sono ancora tanto spaventata da ieri sera, ho bisogno di sapere ciò che è accaduto e poterla proteggere. Voglio che il nostro momento d'intimità avvenga nella totale serenità e nel modo più bello possibile, voglio farla sentire speciale e non sprecare così la nostra prima volta
A: "ehi ehi ehi, aspetta piccola"..le dico a malincuore per poi fermare la sua mano
R: "scusa io pensavo che...".. si rimette al suo posto con un leggero imbarazzo
A: "no aspetta voglio solo che accada in un altro momento, un po' più nostro, che sia speciale e invece ora ci sono altre cose che non lo permettono. Capisci cosa intendo?"
R: "in verità no, pensavo lo volessimo entrambe"
A: "si ma certo è così, però io vorrei parlare di ieri, so che forse per te non è facile, ma Rachel io ho bisogno di saperlo. Non faccio altro che pensare al fatto che ti sia potuto accadere qualcosa di orribile e la cosa mi distrugge"
R: "è stato Claudio, quel ragazzo che avevi visto alla festa"..le sue parole mi arrivano già come un pugno nello stomaco
A: "Rachel dimmi che non ha fatto quello che penso perché ti giuro veramente che io..."..non riesco a concludere la frase che mi si strozza la voce e mi esce una lacrima
R: "mi ha provata a baciare, poi dopo che l'ho rifiutato continuava ad insistere e le sue maledette mani erano su di me... poi per fortuna sono riuscita a scappare"..la mia rabbia è al limite del sopportabile, potrei prendere quel lerciume e annientarlo con le mie stesse mani. Già prima volevo strozzarlo, ma ora dio solo sa cosa sarei capace di fargli a quell'energumeno inutile
A: "io lo faccio sbattere in galera a quel lurido stronzo"..le rispondo dopo che la rabbia si trasforma in determinazione, mi alzo dal letto e accendo il computer, devo chiamare l'avvocato e procedere
R: "cosa vuoi fare?"..mi chiede un po' abbattuta Rachel mentre mi guarda dal letto
A: "ascolta piccola, mi devi dire nome e cognome di quello schifoso, poi chiamo l'avvocato e vediamo di avviare le pratiche per la denuncia. Probabilmente poi servirà la tua testimonianza, ma ti prometto che non lo dovrai mai più rivedere e soprattutto lui non rivedrà la luce del sole per un bel po' "..cerco di convincerla alla vista del suo viso che si è di nuovo rabbuiato
R: "va bene, facciamo tutto quello che è necessario e poi voglio solo dimenticarmi di tutta questa storia"..le sue parole mi stupiscono quanto mi sollevano un po', ho sempre saputo che fosse una ragazza forte ma non smette mai di sorprendermi
A: "certo, ti prometto che andrà tutto bene e io ti sarò sempre vicina"..le dico avvicinandomi per poi lasciarle un bacio sulla fronte
R: "almeno un bacio come si deve me lo dai?"..risponde in maniera scherzosa annullando completamente quel pessimo clima che si era creato. Io poi mi avvicino alle sue labbra e ci scambiamo finalmente un bellissimo bacio dolce e tanto desiderato.
Dopo altre varie coccole mi metto a lavoro per la denuncia, mentre Rachel accende il telefono ormai spento da ieri sera, ed inizia a rispondere a tutti i messaggi che le arrivano di colpo.

Mi sono accordata con l'avvocato e siamo rimasti che firmata qualche pratica legale, procederemo in maniera impassibile e tutto si sistemerà. O meglio non potrò mai riuscire a cancellare quello che le è successo, ma farò del mio meglio, darò tutta me stessa, per fare in modo che Rachel lo dimentichi e che possa stare tranquilla in serenità.
R: "ehi io dovrei andare a casa a fare una doccia, mi puoi accompagnare tu o sei impegnata?"..mi chiede Rachel raggiungendomi in soggiorno dopo aver parlato per un po' al telefono con non so chi
A: "ma puoi farla qui"
R: "no devo tornare a casa perché poi viene Serena che vuole parlare"
A: "mh va bene allora ti accompagno adesso?"
R: "si se sei libera, altrimenti quando puoi"
A: "allora andiamo, che ne dici se poi quando hai fatto con la tua amica ti passo a prendere?"
R: "si ti chiamo appena va via, ma se ti va magari vieni e poi puoi restare da me"
A: "voglio portarti in un posto"
R: "che posto?"
A: "è una sorpresa, quindi tu fai subito così posso rapirti"
R: "il tempo di fare la doccia e poi non ho alcuna voglia di vedere Serena, quindi sarò velocissima e poi potrai rapirmi"
A: "come mai non vuoi vedere Serena?"
R: "ora non mi va di parlarne, non voglio che ci sia di nuovo quel clima... rimandiamo"
A: "come preferisci tu piccola, io sono sempre qui per te. Dai adesso andiamo così poi preparo la tua sorpresa"
R: "sei così... dolce, non lo avrei mai detto. Adoro quando mi chiami così"
A: "non dirlo a me, non pensavo neanche io di poter essere dolce. Ma con te è una cosa naturale, piccola"

Accompagno Rachel a casa sua, mi assicuro sia tutto sotto controllo e poi vado a preparare la sorpresa per lei. Stasera dovrà essere una serata speciale ed indimenticabile, quella che si merita e che magari in parte un po' merito anche io.

l'amore non esisteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora