Capitolo 12: solo, respira

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Adele pov:
Sono al 2 cocktail e già mi sento fuori posto, devo ammettere che però non è male come atmosfera. Francesca sembra così contenta che trasmette anche in me dell'allegria contagiosa.
Non starò diventando sentimentale spero, ma è come se ultimamente mi sentissi molto più su di giri.
F: "Ade il mio bicchiere e di nuovo vuoto"..mi dice Fra ridendo
Mi guardo un po' intorno per vedere dov'è lo stand che fa i cocktail ma ormai siamo sommerse di gente e non riesco più a trovarlo con gli occhi.
Poi la mia miopia non mi aiuta quando in lontananza vedo una ragazza identica a Rachel fissare da questa parte. Okay forse non è identica. Mi sa che è proprio lei.
La sua amica accanto sembrava indicare qui, ma no dai non credo ce l'avesse con noi. Spero non mi abbiano vista, vorrei evitare un'altra delle inconvenienti situazioni... poi Rachel mi fa sempre quell'effetto lì così strano
D: "Era vestita così tua madre quando se l'è portato a letto?"..mi sento urlare da dietro mentre una mano larga mi gira indietro dalla spalla
D: "beh immagino di sì, tale madre tale figlia sai che schifo"..è lui, il ragazzo biondo di sempre, quello sempre attaccato a Rachel, quello che quando mi guarda lo fa con gli occhi gelidi.
Le sue parole sono forti, arrivano a me come un gelido soffio di vento. Io non provo sentimenti alla luce del sole, io non posso provarne.
Lui continua ad urlare qualcosa sul fatto che io sia una "di quelle donne lì", utilizza parole talmente rudi, escono dalla sua bocca come sputi di sangue che mi immergono.
Inizio a non sentire più quello che dice ma percepisco solo il suo odio, ho come quella sensazione di quando mentre fai la doccia ti entra l'acqua nelle orecchie e senti tutti i suoni come se fossero un sottofondo.
I miei occhi iniziano leggermente a bagnarsi e a non farmi più mettere a fuoco bene.
Immersa in quella scena pietrificante vedo Rachel che sta tirando a sé colui che in quel momento mi stava facendo cadere il mondo addosso. Francesca lo sta ricomprendo di insulti a sua volta e io sono lì, si sono lì, ma non ci sono più.

Quando mi riprendo un po' sono su di un muretto appartato con Francesca che mi abbraccia e Rachel che mi guarda alzata.
Mi sveglio come da un incubo e cerco di tornare in me
A: "dov'è lui?"..dico con la voce strozzata guardando Rachel. Poi una morsa allo stomaco mi impedisce di alzarmi in piedi
R: "Serena l'ha portato via, ora non c'è, m-mi dispiace davvero tanto"..risponde Rachel con una tristezza negli occhi che avevo visto poche volte

Metto la testa piegata in giù tra le mani, non vorrei farmi vedere così ma tra l'alcool e il mio totale crollo psicologico non riesco a fare altro che...respirare, respirare e il mio battito sta accelerando, in verità ora il respiro lo sento mancare, mi tremano le mani, le gambe, la testa mi gira, il panico mi assale e mi sento soffocare
F: "Adele respira, guardami, lentamente fai dei bei respiri profondi... avanti tranquilla è tutto passato"..mi dice Fra preoccupata cercando di fare il medico della situazione e di aiutarmi ma senza successo
Poi interviene anche Rachel che mi guarda dolcemente e comincia a farmi vedere dei respiri profondi per voler essere imitata e respirare insieme, delicatamente avvicina la sua mano al mio torace
R: "posso?"..mi chiede con un filo di voce, io annuisco dopo aver cominciato a riprendere fiato e lei posa una mano sul mio addome e l'altra al centro del petto.
Per un attimo tutto smette di girare, il suo viso è così vicino al mio mentre imita i miei respiri profondi ed io i suoi, i suoi occhi grandi e verdi esplodono di luce e tristezza.
Ci è riuscita, sto ricominciando a respirare con naturalezza, ma il mio cuore no, quello batte ancora all'impazzata sotto la sua mano.
F: "amore dai bevi un po' d'acqua"..mi fa tornare nel mondo reale Francesca mentre Rachel mi fa un ingenuo sorriso seguito da un tenero e sussurrato "va meglio?"

Senza dire una parola era stata capace di salvarmi mentre soffocavo nel vero senso della frase.
Toglie le mani dal mio corpo e mi passa la bottiglietta che da un po' Fra mi stava porgendo ma che non volevo prendere per non distrarmi dallo spettacolo era restare in quegli occhi.

F:"dove hai imparato a farlo?"..chiede Fra a Rachel mentre siamo in macchina per arrivare non so dove. Lei è qui accanto a me nei sedili dietro, mentre Francesca è davanti al volante
R: "che cosa?"..le domanda lei mentre sistema una giacca sulle mie braccia tremanti dal freddo, quasi un deja vu
F: "quello che hai fatto, lo sai, sei stata straordinaria. In ospedale succede spesso, non sono mai stata alla tua altezza di affrontarlo"..risponde Fra con un briciolo di tristezza e tanta ammirazione
R: "c'è stato un periodo della mia vita dove mi accadeva frequentemente, ho dovuto imparare a gestirli da sola, quindi so come ci si sente e come lentamente ci si tranquillizza"..dopo farla attendere qualche secondo, le da questa risposta secca e sofferente, riuscivo a quasi a toccare il suo dolore.
F: "sei davvero una bella persona"..conclude poi Fra mentre Rachel le sorride. Non so perché ma quelle parole mi convincono a fare un gesto che neanche nel più matto dei multiversi mi sarebbe venuto alla mente. Nel buio dell'auto, afferro la mano di Rachel posata sul sedile e la porto verso di me, incrocio le sue dita con le mie e la guardo per un attimo che dura 4 inverni. Poi poggio la mia testa sulla sua spalla e mi lascio andare all'ondeggiare della macchina
A: "fra ma stai guidando dopo che hai bevuto?"..intralcio il silenzio che c'era nascondendomi di più nella spalla di Rachel che alle mie parole scoppia a ridere.
F: "buongiorno principessa, dai stai tornando in te, tranquilla se ci fermano i punti li tolgono a te che è la tua macchina"..risponde Fra continuando a ridere ed io le sussurro un tiepido vaffanculo che poi si mimetizza con la mia testa posata sulle cosce coperte solo per metà di Rachel. Sento le sue mani nei miei capelli e che sussurra qualcosa ma ora, riesco solo a dormire.

l'amore non esisteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora