Capitolo 5: mantenere le distanze

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Rachel pov:
Sono nei guai, ho appena fatto una grandissima figura di merda con l'ultima persona con cui avrei voluto. Non so cosa mi sia preso, volevo la sua attenzione ma poi quando l'ho avuta non sapevo più spiccicare una singola parola. Serena e Davide continuano a interrogarmi su cosa fosse appena successo ma io non riesco a pensare ad altro che a lei e al suo profumo che continuo a sentire dalla felpa che ho addosso.
Dannazione! Ho la sua felpa addosso
Vado per alzarmi dal muretto dove mi ero poggiata ed è lì che sento la pizza che avevo mangiato poco prima salirmi in gola. Cerco di controllarmi ma ecco...
Serena mi tiene i capelli dietro mentre vomito anche l'anima... vorrei sotterrarmi non posso credere a tutto quello che è successo oggi.
D: "siete venute in macchina?"..chiede Davide premuroso verso Serena
S: "si con la mia, ma ho bevuto un po' anche io non so se è il caso di guidare"..gli risponde lei preoccupata
D: "no tranquilla vi accompagno io, poi domattina vi passo a prendere per andare all'università e dopo ti accompagno qui a riprendere la macchina"..le dice Davide rassicurandola mentre Serena mi abbraccia e mi conforta. Dopo saliamo in macchina di Davide e mentre Serena gli da le indicazioni per casa sua io mi addormento sulla spalla della mia amica.
S: "tesoro, ehi, ehi"..sento sussurrare Serena accanto a me
S: "dobbiamo scendere, siamo arrivate dai andiamo"..mi ripete con voce più alta e mi aiuta a uscire dalla macchina, la sento ringraziare Davide e poi entriamo in casa.
Serena mi fa strada in una casa che sembra enorme, non pensavo vivesse in un posto così bello, effettivamente non so quasi nulla di lei.
Mi fa sedere su di un divano e inizia con l'interrogatorio ma io sono troppo stanca e sto per chiudere gli occhi prima che lei possa continuare con le sue domande. Allora sento che mi toglie le scarpe e mi sistema meglio sul divano, mi mette una coperta addosso e spegne la luce. Dio che giornata... e domani non voglio proprio pensare cosa accadrà.

...la mattina dopo
Mi sveglio confusa in un posto che non riconosco, provo a guardarmi attorno mettendomi seduta sul divano dove ho passato la notte. Sento il rumore di una macchinetta del caffè ed ecco spuntare dalla porta Serena in tuta da jogging, sembra sia appena tornata da una corsa.
S: "ma buongiorno dormigliona! Finalmente ti sei svegliata eh"..dice Serena con il suo miglior sorriso e avvicinandomi una tazzina di caffè
R: "sere mi-mi dispiace davvero per ieri sono stata pessima non so davvero com.."..Serena mi blocca prima che io concluda la frase
S: "ma di cosa devi scusarti, non hai fatto niente, sta tranquilla dopo ne parliamo. Ora preparati che tra poco passa Davide che ci accompagna all'università"
R: "no sere io non credo di voler venire"..dico preoccupata mentre mi viene in mente la pessima figura che ho fatto con la Russo ieri sera
S: "tesoro, sta tranquilla ora ti riprendi un po' e poi andiamo"..mi fa capire che non ho scelta
Mi alzo e mi faccio indicare dove si va per il bagno, così mi dirigo lì e guardandomi allo specchio mi rendo conto nuovamente di aver ancora addosso la felpa della Russo. È nera e dentro molto morbida, profuma di lei ed è devastante. Me la tolgo e la poso sul mobiletto per poi svestirmi completamente e farmi una bella doccia calda. Ne avevo davvero bisogno, ieri sera ho preso molto freddo e mi sento come se avessi dei decimi di febbre

Davide è appena entrato dentro casa di sere e vedo dal corridoio che i 2 si salutano con un caloroso abbraccio affettuoso, incredibile come in un solo giorno noi 3 siamo già diventati tutto questo. Mentre ci penso mi dirigo verso di loro e saluto anche io Davide con un abbraccio mentre mi scuso per la famosa sera precedente. Lui ricambia il mio abbraccio e mi tranquillizza
D: "dai su è ora di andare che ci aspetta la Russo"..dice ridendo e forse sperando di farmi ridere, la verità è che a me non viene per niente da ridere anzi. Faccio un mezzo sorriso ed esco di casa mentre inizio a girare una sigaretta in cartina.

Arrivati all'università inizio a sentirmi sempre di più quei decimi di febbre, ma voglio far finta di niente e non stressare di nuovo i miei amici per i miei problemi. Ci dirigiamo dentro e mentre io e Davide entriamo in aula magna, Serena ci saluta con un abbraccio e ci da appuntamento per dopo le lezioni, mentre lei continua il corridoio verso la sua aula.
D:"sai sono molto contento di aver conosciuto voi due"..mi dice Davide mentre ci andiamo a sedere negli stessi posti del giorno prima
R: "anche io, davvero tanto. Sono grata ad entrambi"..dico sinceramente
R: "poi sono molto contenta che tra di voi sia nata anche una bella amicizia, almeno ieri sera è servita a qualcosa"..continuo la frase abbassando lo sguardo con aria un po' triste
D: "Rache tranquilla davvero, è stata una bella serata. Cioè voglio dire mi dispiace se poi tu sei stata poco bene ma tranquilla la prossima volta andrà meglio"..mi rassicura lui dandomi un'affettuosa pacca sulla spalla e io gli sorrido
R: "ho notato che c'è una bella affinità tra voi, non mi sbaglio vero?"..chiedo a Davide come per sapere se ci potrebbe essere qualcosa di più tra loro
D: "si, hai ragione credo sia veramente affine a me, però so dove vuoi arrivare"..mi dice ridendo e mettendosi una mano sulla testa
D: "la nostra affinità è esclusivamente amichevole perché a me piacciono i ragazzi Rache"..mi dichiara Davide mentre io rimango leggermente impietrita per la figura
R: "ah oddio, ehm scusami, cioè io non volevo insinuare nulla"..dico rendendomi ancora più ridicola
D: "stai tranquilla, ti fai troppi problemi"..veniamo poi interrotti dal passo svelto e fugace della donna che sta navigando continuamente nei miei pensieri.
Ecco la Russo che entra chiudendo la porta alle sue spalle e lascia cadere le sue cose sulla cattedra. Ha un'aria stanca, sembra come se non abbia dormito.

Durante tutta la lezione non guarda mai verso il mio lato e questo mi mette meno a disagio ma comunque mi crea dispiacere perché la vedo strana. L'ora finisce e ci alziamo per uscire dall'aula, io frettolosa cerco di nascondermi tra gli altri ma incontro il suo sguardo, mi crea di nuovo scompiglio nello stomaco. Non va affatto bene, devo mantenere le distanze.

l'amore non esisteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora