Capitolo 11: colpi di scena

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Rachel pov:
sto ricominciando a camminare bene, la pomata che mi ha portato stamattina Francesca è davvero ottima e si è sgonfiata tutta la caviglia.
Beh stanotte l'ho passata sul divano e non riuscivo a muovermi, ora però sembra andare molto meglio, per fortuna Francesca mi ha chiamata salvandomi, io non avrei mai avuto il coraggio di contattarla. Chissà cosa avrebbe pensato la Russo... credo che lei mi odi. Dopo ieri sera si sarà pentita di avermi voluto aiutare e probabilmente pensa che io sia davvero ridicola.
Cerco di non pensarci mentre mi infilo ai piedi dei calzettoni lunghi e stretti, in modo da non correre il rischio di non far guarire la caviglia del tutto. Devo prepararmi che tra poco mi passa a prendere Serena per andare da lei, detesto non avere qui una macchina mia. Mi vesto piuttosto pesante, fuori ci saranno si e no 9 gradi, prendo le chiavi, le sigarette e aspetto la mia amica nel cortile.
S: "tesoro come stai? Tu mi devi dire un po' di cose eh"..mi dice Serena sull'uscio di casa mentre mi saluta con 2 baci
R: "sto bene, beh come ti ho scritto non è successo nulla di che, sono caduta come un'idiota davanti alla Russo e lei mi ha aiutato. Poi la sua amica è un medico e mi ha visitata"..rispondo io tutto d'un fiato parlandone come se non fosse importante e cercandola di convincere
S: "cioè tu mi stai dicendo che la Russo, quella Adele Russo, la stronza apatica che traumatizza i ventenni, ti ha aiutato e ha pure chiamato una sua amica?"..mi dice lei incredula mentre posa una sigaretta sulle labbra e l'accende
R: "dai Sere, ma non è così stronza come sembra, semplicemente si comporta in un modo professionale"..cerco di dire io per difendere la donna che sta incasinando la mia testa da settimane
S: "beh credo tu sia l'unica sulla faccia della terra a pensare bene di lei"
R: "si dal caso che le persone bisognerebbe conoscerle e non fermarsi alle apparenze di come si pongono. Poi bisogna anche considerare il contesto, non è per difendere i suoi modi in un certo senso scontrosi, ma io penso davvero che nel suo sia una normalissima persona giudicata superficialmente. D'altronde se fosse così apatica come dici non penso che avrebbe fatto tutto quello che ha fatto nei miei confronti"..le rispondo quasi infastidita. Era così, doveva essere così. La sua è solo una facciata diversa da ciò che è realmente, ed io ci sto perdendo totalmente la testa.
S: "in che senso? Ha fatto altro nei tuoi confronti"..mi chiede lei ed io mi rendo conto di aver parlato troppo
R: "no mi riferisco sempre a ieri, che tu ci creda o no è stata gentile"..cerco di chiudere il discorso non andando nel dettaglio di tutti gli episodi successi tra di noi. Voglio bene a Serena, ma so che non capirebbe, certe cose sono difficili da capire. Certi sentimenti sono difficili da comprendere.
Finiamo di fumare in cortile e ci dirigiamo in macchina per andare a casa di Serena e decidere cosa fare del nostro sabato sera.
Parliamo del più e del meno e poi ci raggiunge anche Davide, aveva un'aria triste ed era strano. Difficilmente l'avrei immaginato così. Da quando lo conosco lui è sempre un po' l'anima della festa, forse gli è successo qualcosa.
R: "tutto bene? Ti vedo un po' spento"..domando a Davide mentre Serena cerca su instagram qualcosa da fare stasera in centro
D: "si tutto ok, un po' di stanchezza"..mi risponde cercando di fare un finto sorriso
R: "sai che se hai bisogno di parlare i.."..non faccio in tempo a finire la frase che Serena si alza in piedi e platealmente ci illustra i piani di stasera.
"Un concerto." "in Duomo." "stasera di sabato."
Continua a ripeterci per poi raccontarci l'ultima volta che ci era andata quest'estate e che del concerto si ricorda solo di qualcuno sul palco a cantare mentre lei scambiava limonate con Simone. Non so chi sia, so solo che alla fine si è trovata a casa sua la mattina dopo.
Davide non ha molta voglia ma alla fine accetta l'entusiasmo di Serena e io faccio lo stesso. La verità è che anche a me piace l'idea, io amo i concerti e chissà che magari anche io incontro qualcuno di interessante una volta tanto...
Così io e Sere ci prepariamo a casa sua, mentre Davide è andato via e ci ha dato appuntamento tra 2 ore vicino al Mc dove puntualmente parcheggia la macchina gratuitamente.
Sere mi ha prestato un tubino nero da abbinare con degli stivaletti bianchi e la borsa dello stesso colore. Sembro una di quelle teenager americane al ballo della scuola, ma mai opporsi ai gusti della padrona di casa che nel frattempo mi sta facendo delle ondine sui capelli con la piastra.
Pronte per uscire raggiungiamo Davide che ci sta aspettando da almeno 20 minuti, si effettivamente ce la siamo presa proprio con calma.
D: "madonna che bone, però cazzo sempre in anticipo voi 2 insieme"..ci dice Davide appena entriamo nella sua macchina
S: "dai teso che stasera si sbocciaaa"..risponde Serena sollevando l'umore di Davide

Il Duomo è pieno di gente, sotto al palco ci saranno migliaia di persone che sembrano tanti piccoli puntini che si scontrano tra loro. Mi sento minuscola e cazzo è sabato sera, c'è la musica, si beve e sono in buona compagnia. Cosa potrei volere di più? È arrivato il momento di divertirmi.
Penso tutto questo mentre sono al quinto Malibù e inizia a girarmi un po' tutto. Ma non mi importa voglio solo passare una serata esattamente così.
S: "sono già ubriaca o quella lì con la minigonna è la Russo?"..dice Sere un po' barcollando mentre io impallidisco alle sue parole. Guardo nella direzione che la mia amica mi cerca di far capire ma non riesco a vederla, poi Sere inizia spudoratamente ad indicarla con il dito ed è lì che il mio cuore cessa di battere per poi arrivare alla tachicardia.
Era lì con una minigonna nera e un top di pizzo verde mooolto aderente, ero lontana ma potrei giurare di aver visto dio sa solo cosa. Aveva i capelli rossi sciolti che le correvano sulla schiena, senza i suoi soliti ricci, e ballava muovendosi lentamente accanto a Francesca.
Ed ecco lì che si gira verso di noi, Sere è ancora intenta ad indicarla, io sto letteralmente sbavando e Davide beh non so sinceramente cosa stia facendo. Mi volto immediatamente dall'altro lato mettendomi davanti al dito di Serena ancora teso e pregando in tutte le lingue del mondo che la Russo non ci abbia notati.
Poi mi accorgo dell'espressione di Davide che si irrigidisce sempre di più, sembra essere oltre che ubriaco fradicio, su tutte le furie ma non capisco perché.
R: "raga secondo me è il caso che ce ne andiamo dall'altro lato non voglio che pensi che siamo degli stalker"..dico cercando di riprendermi la mia sobrietà
D: "non ce ne andiamo da nessuna parte, anzi adesso glielo faccio vedere io a quella stronza e a sua madre rovina famiglie come si ci comporta"..risponde Davide ormai ubriaco perso, iniziando ad avanzare sempre di più verso la Russo
Che diavolo intendeva con quella frase? Ma soprattutto cosa cazzo ha intenzione di fare?
Lo prendo da dietro per un braccio e cerco di fermarlo
R: "Davide sei ubriaco che intenzioni hai?"
D: "e lasciami stare pure tu"..mi spintona un po' mentre deciso si lancia nella pista e con la testa alta si dirige da lei. Cosa diavolo vuole fare?

l'amore non esisteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora