Ultimo capitolo: destino

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Adele pov:
Il profumo di salsedine mi inonda le narici mentre mi svegliano le prime luci dell'alba e Rachel è ancora rannicchiata attorno a me. Quello che ho vissuto insieme a lei ieri sera, è stata la cosa migliore che potesse mai accadere nella mia vita. Mi travolge, mi fa dimenticare tutto quello che detesto e lascia solo scie di gioia.

Mi alzo cercando di non svegliarla, per poi uscire dalla tenda e sedermi di fronte al mio adorato mare. Sarebbe così bello svegliarsi ogni mattina e sentire l'urlo drammatico e nello stesso tempo rilassante, delle onde. Invece, appena metto piede fuori casa, mi trovo davanti quel continuo brusio di traffico e rumore. Qui regna la pace e non c'è spazio per la seccante vita da città.
Mentre sono immersa nei miei pensieri sento toccarmi la spalla e mi risveglio dal mio sonno temporaneo.
Quello che vedo mi fa sorridere, come sempre. Adoro il suo viso appena sveglia, per quei capelli spettinati morirei ogni volta.
A: "ehi, buongiorno"..le dico mentre mi avvicino per stamparle un bacio sulle labbra
R: "perché non mi hai svegliata?"..mi risponde leggermente distaccata ma sorridendo, so che starà pensando a quello che ho detto prima di dormire e non sa come comportarsi giustamente
A: "non volevo disturbarti, dormivi così bene"
R: "Adele ascolta..."..ecco la sua voce quando diventa così cupa non è nulla di positivo
A: "Rachel se si tratta di quello che ho detto, mi dispiace non volev..."..mi interrompe prima che io possa finire la frase
R: "si tratta di Davide"
A: "vuole vedermi?"
R: "non sono stata sincera con te e ho questo peso sullo stomaco da un po' "
A: "non vuole più vedermi? Rachel me lo potevi dire non importa, è una storia complicata non voglio che anche tu ne senta il peso, non importa"
R: "no... la verità è che io non l'ho proprio contattato"..le sue parole mi mandano in uno stato di confusione totale
A: "come sarebbe che non l'hai contattato? Ma tu mi avevi detto..."..non ho voglia nemmeno di concludere la frase
R: "si lo so e mi dispiace, ti avevo detto che me ne sarei occupata io e non l'ho fatto perché avevo paura"
A: "paura di cosa?"
R: "di perderti di nuovo nel caso andasse male con lui... l'ultima volta è stato così difficile accettare tutto quanto"
A: "e pensi che prendendomi in giro nascondendomi una cosa del genere sia giusto?"
R: "no che non lo penso, ed è per questo che te lo sto dicendo. Almeno prima che tutto... beh finisca"
A: "cosa deve finire?"
R: "noi"..suona come un pugnale allo stomaco
A: "Rachel io davvero non ti capisco però eh. Cioè tu mi tieni le cose nascoste e poi hai intenzione di chiudere subito dopo avermelo detto? Ma che diavolo ti prende?"
R: "non sono io a voler chiudere"
A: "e allora mi puoi spiegare? Perché di certo nemmeno io"
R: "tu non vuoi quello che voglio io"
A: "come fai a saperlo?"
R: "come faccio? Ma se tu non vuoi nemmeno che ti dica quello che sento per te"
A: "ascolta Rachel, possiamo superarlo. Non importa di Davide, risolverò tutto io. Se vuole vedermi bene, altrimenti non importa, non andrò via di nuovo se è questo è quello che ti preoccupa"
R: "quello che mi preoccupa è che non vuoi sentirti dire che ti amo. Adele è questo quello che mi preoccupa ma non so davvero più come fartelo capire"..mentre parla i suoi occhi sono lucidi e anche se fatica a trattenere le lacrime, ci riesce
A: "non voglio che vada così Rachel... anche se per me non sono importanti quelle 2 parole non significa che non voglio le stesse cose che vuoi tu"
R: "che tu ci creda o no l'amore esiste e io ti amo, forse il problema è un altro però. O per te è stato solo un gioco e non provi ciò che provo io, ma non è quello che credo o meglio non lo voglio credere, oppure semplicemente hai paura dei tuoi sentimenti e vuoi scappare. A quanto pare non hai la minima idea di quello che sento e giurerei la mia vita che questo è amore. Però proprio perché ti amo, sono disposta a lasciarti andare. So che forse non sei pronta o forse io non sono la persona adatta a te"
A: "io voglio solo che tu non soffra, sono un disastro e piena di problemi che tu non meriti di vivere"
R: "non credi che sia una decisione mia questo?"
A: "voglio solo il meglio per te"
R: "allora lotta per noi, dimmi che mi vuoi allo stesso modo in cui ti voglio io e smettiamola di farci del male"
A: "non desidero altro che te"

Ci uniamo in un abbraccio liberatorio dal valore molto più profondo di tutte le nostre parole.

E allora l'amore esiste o no?
Io penso che non avrò mai la risposta a questa domanda, ma una cosa l'ho imparata: ci sono persone che semplicemente entrando nella tua vita ti stravolgono tutto e provi sentimenti a cui non sempre puoi dare un nome. Semplicemente perché è limitante chiudere un qualcosa di così grande, come quello che io ad esempio provo per Rachel, in sole 5 lettere. Perciò se volete chiamarlo "amore" fate pure, ma io lo chiamerei destino.

l'amore non esisteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora