Capitolo 26: tempismo perfetto

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Adele pov:
mentre esco dal bagno dove ho lasciato Rachel, quasi mi pento amaramente di essere andata via. Quando ho visto quel ragazzo mettere le mani su di lei e ballarci così attaccato, sono andata su tutte le furie. Poi però dopo che mi sono alzata per andare via ho voluto controllare la situazione da un'altra angolazione e mi sono resa conto del suo gioco: voleva farmi ingelosire e me ne sono accorta non appena lei ha notato che non c'ero più. Quando non mi ha più vista ha smesso di ballare e ha rifiutato il ragazzo davanti a lei.
Non ero sicura poi che mi avrebbe raggiunta in bagno, ma l'ha fatto e allora ho colto l'opportunità di fargliela pagare e le ho dato una lezione. Ormai so che non le sono indifferente, anzi data la sua reazione di prima sulla porta ho potuto vederlo con i miei occhi che mi desidera. Ma l'ha voluto lei, vuole giocare a provocarmi, ma non ha capito con chi si è messa a che fare.
Ammetto però che anche lei ha un effetto incredibile su di me e non so per quale grazia divina sono riuscita a controllarmi, eravamo così vicine e lei era così bella... ma non posso cedere, vuole farmi impazzire forse? Bene allora io la farò impazzire il doppio.

Questa festa è la solita noia come tutti gli anni, non posso rilassarmi con attorno tutti questi studenti che tra l'altro mi squadrano dalla testa ai piedi. Loro penseranno 'non è proprio il vestito adatto per una professoressa' e forse hanno ragione dati gli sguardi sognanti di alcuni ragazzi su di me.
Rachel non l'ho più vista per tutta la serata, spero che non si sia andata a vendicare nuovamente con quel ragazzo... anche se non credo, non la vedevo molto presa da lui, perciò la cosa mi rincuora leggermente.
Direi che è arrivato il momento che io vada via, quindi vado a salutare i colleghi e il direttore troncandoli con la solita scusa del 'oh devo andare ho il cane solo a casa', beh prima o poi lo adotterò realmente un cane così diventerà la verità. Mentre esco noto quel ragazzo che prima ballava con Rachel, ma lei non c'è quindi deduco sia andata a casa.
Motivo in più per andarmene anche io, prima almeno un pretesto per restare ce l'avevo ma è andato via con Rachel. Mi rendo conto che ormai sono completamente soggiogata da lei tanto che i miei pensieri hanno preso una strada a senso unico. Ma questo sentimento, sensazione, o qualsiasi cosa sia, deve essere controllato, anzi dovrei fermarlo ma non ci riesco, quindi mi limiterò a gestire la situazione senza cascarci del tutto.
Non posso permettermi di perdere ulteriormente la testa per lei, più che altro magari credere in un qualcosa che non esiste e spacciarlo per reale. Quindi valuterò ancora un po' come comportarmi, ormai quel che è fatto è fatto, non posso tornare indietro e sinceramente nemmeno voglio.
Eppure spero di stufarmi presto come ho sempre fatto, anche se con lei non so quanto possa essere possibile... e poi non voglio farla soffrire.

Finalmente sono a casa, ed appena parcheggio la macchina vedo Leonardo davanti la porta. Credo mi stia aspettando, non ho molta voglia di compagnia al momento quindi spero non mi rubi troppo tempo, visto che devo chiamare l'editore e poi vorrei solo andare a dormire.
A: "ehi Leo, che fai qua fuori?"
L: "mamma mia... sei bellissima sembri una dea con questo vestito"
A: "dai non farmi ridere, mi stavi aspettando?"
L: "si anche se mi sono dimenticato anche il mio nome dopo aver visto tanto splendore.. quindi non mi ricordo più perché sono qui"
A: "dai non fare lo scemo"
L: "ti volevo chiedere se potevo farmi una doccia a casa tua perché da me si è guastata una tubatura e sono senza acqua calda fino a domani mattina, quindi sono venuto dalla mia vicina preferita"
A: "che hai combinato per rompere persino le tubature? Dai entra"
L: "lasciamo perdere questo tasto dolente, grazie mille Ade che farei senza di te"
A: "io devo contattare il mio editore, quindi prendi quello che ti serve, non è necessario che te lo mostri"
L: "si mi ricordo tranquilla, ma ti dispiace se per ringraziarti ordino una pizza?"
A: "non c'è bisogno Leo"
L: "no davvero insisto, poi sai tra qualche giorno parto per Madrid e starò fuori per molto quindi non ci vedremo chissà per quanto tempo"
A: "parti per lavoro?"
L: "si dopo ti spiego, prendi la solita pizza?"
A: "vada per la solita"
L: "andata"

Alla fine il mio post-serata ha preso una piaga diversa, ma d'altronde mi sarebbe dispiaciuto dire di no a Leonardo, l'ho già ferito ulteriormente e gli ho promesso almeno una bella amicizia quindi non voglio rovinare anche quella.
Nel frattempo che Leo è in doccia io accendo il pc e chiamo l'editore, dobbiamo accordarci per una conferenza e devo tenermi al passo con il nuovo romanzo.
Mentre sono ancora al telefono suona il campanello, sarà già arrivata la pizza e per fortuna Leonardo sta andando ad aprire, non voglio deconcentrarmi quando lavoro e lui lo sa. Infatti si precipita fuori dal bagno e ancora in accappatoio va verso la porta ad aprire al rider.
L: "è arrivata in anticipo scusami"..mi mima prima di aprire mentre io continuo a digitare sul pc
Poi il silenzio pervade la casa e anche le mie dita smettono di scrivere
L: "ciao scusami pensavo fosse la pizza... cerchi Adele?"
Quando sento Leonardo dire quella frase mi alzo dalla sedia per andare a vedere con chi ce l'avesse e in ogni caso la cosa mi preoccupa visto che ha aperto in accappatoio ed ora chiunque si trova all'altro lato della porta inizierà a pensare di tutto e di più.
Arrivata all'ingresso il mio cuore si pietrifica, non ci posso credere...
che ci fa lei qui?
A: "Leo ci penso io"..dico al mio amico per farlo allontanare
A: "è successo qualcosa, Rachel?"..chiedo al viso visibilmente ferito davanti a me, non so cosa fosse venuta a fare ma la sua delusione è molto evidente
R: "n-no io... niente vado via è stato un errore venire qui"..mi risponde lei con la voce tremante che poi le fa scendere una lacrima e questa cosa mi distrugge. Il gioco che si è creato tra di noi non prevedeva affatto della sofferenza...
si volta per andarsene ma io la fermo dal solito polso, movimento alla quale ormai dovrebbe essere abituata
R: "e lasciami! Sono stufa di questi stupidi giochetti"..mi dice lei spingendomi via, è un misto tra rabbia e sofferenza che avrei voluto non vedere mai
A: "Rachel calmati perché ti comporti così?"..cerco di placare gli animi
R: "perché mi comporto così? Ma tu stai scherzando? Mi hai stufato, io sono veramente stanca. Continui a giocare con me come se fossi una bambola alla quale puoi fare tutto quello che vuoi. Prima mi respingi e te ne vai, poi mi provochi e ritorni, poi te ne vai di nuovo e continui sempre con questo schema. Ma ora basta, io non ci sto più. Non provare ad avvicinarti mai più a me, sono stanca veramente stanca"..le lacrime iniziano a coprire il suo viso ma ora anche io sento una certa rabbia salirmi dalle viscere
A: "tu sei stanca? Rachel ma ti rendi conto delle assurdità che stai dicendo? Sono io quella che fugge e ritorna ma davvero? Voglio ricordarti che sono andata via dopo aver scoperto di avere un fratello che mi confermava essere la figlia di un tradimento e quando sono tornata qui l'ho fatto soprattutto per darti la mia versione perché continuavo a pensare a te Rachel. Si pensavo a te e sono tornata, poi abbiamo parlato e ti ho aperto il mio cuore e vuoi sapere tu cosa hai fatto dopo aver detto tutte quelle belle paroline? Mi hai ignorata, hai fatto finta di nulla e poi mi vedi con un'altra persona ed impazzisci? Cosa credevi di fare? Volevi farmi ingelosire? Beh complimenti ci sei riuscita mi ha dato un enorme fastidio e andava bene così. Volevi giocare? Ti ho lasciata giocare e sono stata al tuo gioco, ma ora non puoi venire qui ed accusarmi va bene?"..non so se ho fatto bene a dirle queste cose ma non ci vedevo più, sono io quella stanca di passare sempre come la stronza della situazione e soprattutto perché io non ho fatto niente di male. Quello che è successo in bagno magari è stato il mio unico errore, ma so che lo voleva anche lei.

Rimaniamo in silenzio per qualche secondo e poi quando Rachel sta per rispondermi arriva il rider con le pizze.
Quindi esce fuori anche Leonardo, stavolta finalmente vestito e neanche il tempo di voltarmi che Rachel già non c'era più.

L: "mi dispiace Ade, non so cosa sia successo ma ho come l'impressione di aver fatto un casino"..mi dice Leonardo preoccupato mentre mi vede fare avanti e indietro
L: "posso fare qualcosa? Magari provare a rimediare?"
A: "si, per favore vai fuori a vedere se c'è alla fermata del taxi quella ragazza di prima senza farti vedere. Se la vedi lì chiamami al telefono"
L: "va bene vado a vedere dal cancello così non mi vede, comunque se ne vuoi parlare io sono qui"
A: "no ho bisogno solo che tu faccia come ti ho detto"
L: "va bene, vado"
**al telefono**
L: "Adele la vedo è seduta alla fermata"
A: "okay per favore aspetta lì che salga sul taxi"
L: "ma non è meglio se vai da lei? Mi sembra da qui che stia piangendo"
A: "Cazzo Leo fai come ti dico e basta"
L: "scusa"
A: "no scusami tu, resta in linea finché non se ne va"
...
L: "è salita adesso sul taxi"
A: "va bene grazie, senti mi dispiace per la serata ma ora ho un sacco di cose da fare quindi sarà per un'altra volta"
L: "sisi immaginavo, tranquilla, se hai bisogno sono qui accanto"
A: "grazie, ci vediamo domani buonanotte"
L: "buonanotte"

Mi dispiace aver detto quelle cose a Rachel ma mi ci ha portato lei. Non mi sarei mai aspettata venisse qui e continuo a chiedermi chissà cosa sarebbe successo se solo Leonardo non fosse venuto, o anche semplicemente non avesse aperto lui la porta.
Ma è andata così ed ora è tutto irreversibile... solo che ora cosa succederà tra noi dopo tutto questo?

l'amore non esisteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora