CAPITOLO 18

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                Un segreto tra di noi

 
                             Ryan

Cerco di realizzare quello che è successo con Thomas e mi sento ancora frastornato. Anzi, a dire il vero la parola giusta è esaltato. Perché ho realizzato una delle fantasie che avevo su di lui, ma soprattutto perché la storia dell'essere scopa-amici mi fa un pò strano, eppure al tempo stesso mi eccita tanto. Non so se è normale che mi senta così, ma chissene. Sto preparando lo zaino per uscire e andare a lezione, quando Luke entra quasi di soppiatto. Non abbiamo ancora parlato di quello che è successo la sera della festa. Da allora erano passati tre giorni. E due dall'incontro ravvicinato con Thomas.

Erano stati giorni di religioso silenzio tra noi, mentre con Thomas non mi ero ancora visto. Non so come funzioni quando hai un amico con cui fare sesso di nascosto. Dovevo cercarlo io o aspettare che fosse lui a fare il primo passo? Perché finisco sempre col farmi queste paranoie adolescenziali?

《Ciao.》

Inarco un sopracciglio e mi limito a un cenno del mento.

《Parliamo?》

《Ho lezione tra poco...》

《Due minuti.》

《Ok...》

Mi siedo sulla punta del letto e incrocio le braccia al petto, mentre lui inizia a fare avanti e indietro per la stanza.

《Sono stato un vero coglione la sera della festa. Anzi, sei autorizzato a darmi dello stronzo se vuoi.》

《Non lo farò.》

《Dovresti. Perché me lo merito. Oddio, ero ubriaco, e ti ho visto con Caro e ho perso la testa. Ti ho addirittura accusato di esserti inventato la tua omosessualità!》

《Capita.》

《Ma perché sei calmo? Cioè non capisco. Ti ho quasi picchiato e l'avrei fatto se non fosse intervenuto Thomas. Forse l'unica cosa buona che abbia fatto in vita sua.》

No, non è stata l'unica.

《Insomma...ero geloso. Ecco l'ho detto.》

《Geloso di me?》

《No, cioè si, ma perché pensavo avessi baciato Caro. Insomma...lei mi piace. E poi mi ha detto come sono andate le cose.》

《Lei ha baciato me.》

《Adesso lo so. E...se in questi giorni non ti ho parlato è perché mi vergognavo troppo. Non sapevo come avanzare l'argomento, ma non mi va trascorriamo così i prossimi anni. Cioè...siamo coinquilini quindi...dobbiamo cercare di andare d'accordo.》

《La penso come te.》

Mi alzo in piedi e mi metto lo zaino in spalla.

《Davvero? Non sei arrabbiato? Perché io lo sarei.》

《Non lo sono. Anzi, mi dispiace dell' equivoco.》

《Anche a me.》

《Ma...se posso darti un consiglio...penso dovresti anche parlare con Caro. Lei, credo meriti di sapere la verità.》

《Non...non ne ho il coraggio. Se mi rifiuta perderò la sua amicizia, e non voglio.》

《Ma tanto non la vedi come un'amica. Insomma, stavi per pestarmi solo perché credevi l'avessi baciata.》

《Scusa ancora.》

《Intendo...che lei merita di sapere che ti piace. Non sai mai che può succedere.》

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