CAPITOLO 7

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                Dimmi il tuo segreto

                         Thomas

Cosa mi è saltato in mente?

Resto fermo a fissare quel messaggio che ho inviato, lasciato col solo visualizzato.

Nemmeno si è degnato di rispondere. Bah...tanto di cappello.

Ho chiesto a Caroline di darmi il suo numero solo perché voglio levarmi questa faccenda il prima possibile. È inutile che mi oppongo, tanto se non è lui sarà mio padre a obbligarmi a partecipare a questo stupido progetto.

Getto sul letto il telefono e resto con gli occhi puntati al soffitto. Mah...se mi avessero detto che questo nuovo anno avrei dovuto mettermi sotto con le lezioni, non ci avrei creduto. Che noia! A me nemmeno piace qui.

Perché allora ci studi? Vi starete chiedendo. Semplice. Non ho un fondo mio personale per andare via dove voglio, quindi mi tocca assecondare le richieste del papi. Almeno fino al giorno della mia laurea. Su quel punto sono stato chiaro: lui mi darà tutto il necessario per andarmene lontano. Ma con una ipotetica laurea da sfruttare. Contento lui.

Socchiudo gli occhi appena, quando sento il trillo del cellulare. Mi è arrivato un messaggio.

Mi metto a sedere e vedo di chi si tratta, e gli occhi mi si sbarrano del tutto quando vedo chi è il mittente.

Ryan.

《Luke oggi sarà fuori tutto il giorno, quindi possiamo studiare da me.》

Resto un attimo a pensare. Quel coglione del mio fratellastro se la spassa quindi per il campus? E poi fa il cagnolino fedele a mio padre! Ci penso su ancora un pò e alla fine non mi costa nulla sprecare un pomeriggio così. Tanto se non è oggi sarà per forza dopo, quindi...

《Vengo alle tre. Non voglio perdere troppo tempo.》

Metto subito in chiaro.

Ma la risposta che mi arriva mi lascia interdetto.

《Sia mai! Con tutto quello che fai per l'umanità...》

E un secondo dopo mi ritrovo a sorridere.

Cazzo sto ridendo. Perché rido? Non era nemmeno divertente, e in teoria lo scemo mi ha pure offeso.

Non rispondo e poso il telefono sul comodino, mentre io me ne resto sdraiato, a fare quello che mi viene meglio: nulla.

                        
                            📚🦋🦋

Arrivate le tre, sto già davanti la porta di quel antipatico di Luke, che per fortuna non avrò tra i piedi per il santo giorno. Posso sopportare qualche ora col suo compagno di stanza, ma di lui ne faccio volentieri a meno.

Do due colpi secchi alla porta e non ci vuole molto perché questa venga aperta.

《Wow! Sei una persona puntuale. Non l'avrei mai detto!》

Ryan se ne sta sulla soglia con indosso una tuta nera, e i capelli sono leggermente scombinati.

《Ma che stavi dormendo?》

《No, facevo un riposino, è diverso.》

《Un riposino?? Ma quanti anni hai? Dieci?》

《Quella di chi va giusto al primo anno, a differenza tua che stai ripetendo.》

Gli lancio un occhiataccia ma lui non se ne prende cura e mi invita a entrare come nulla fosse.

《Però, vi trattate bene qui. O forse dovrei dire che mio padre vi tratta bene qui.》

Choose me. Love me.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora