CAPITOLO 36

707 34 25
                                    

                             Luke

         La verità viene sempre a galla

Ore prima alla festa

Mi sono rotto di tutta questa gente, ho bevuto tanto che penso ormai di aver raggiunto il limite massimo per definirmi ubriaco.

Ho cercato Ryan nei dintorni, ma sembra come essersi volatilizzato nel nulla, ma l'ho visto parlare con Blake, quindi...non mi serve un disegnino per intuire dove siano andati o cosa stiano facendo.

Ho suggerito io a Blake di provarci, perché so che Ryan è difficile da sciogliersi, ma penso anche che abbia davvero bisogno di staccare la testa dai libri e svagarsi un pò. Sono certo che domani mattina mi ringrazierà. Ammesso che lo trovi in stanza.

Me ne sto poggiato in una parete, in disparte nel salotto affollato di gente, e i miei occhi non si staccano un attimo da lei. La mia ossessione da circa quattro anni. Si, sono innamorato di Caroline dai tempi delle superiori e più volte sono dovuto restare in disparte e vedere ragazzi diversi provarci con lei. Parliamo di tipi poco meritevoli e per niente alla sua altezza.

Già al liceo la trovavo bellissima, e saperla tra le braccia di un altro era una tortura costante, ma per fortuna lei non è un tipo alla leggera, e non si concede al primo che passa. Non ha mai avuto una vera relazione, lo so io e anche Thomas. C'è stato un momento in cui ho anche pensato che a lei piacesse lui, ma vedendo quanto lui andava da fiore in fiore, ho capito che non gliene importava niente. Per lui è sempre stata come una sorella, ma io notavo come lei lo guardava e odiavo lui ancora di più, perché aveva modo di prendersi ancora ciò che era mio.

Thomas ha sempre fatto così: si è intrufolato nella mia vita e in quella di mia madre, e l'ha rovinata. Lui ha contribuito alla fine della mia famiglia. Stavolta non glielo avrei permesso. Non gli avrei concesso anche Caroline.

Bevo un sorso di ciò che ho nel bicchiere e ripenso alle parole di Ryan. Dovevo parlare con lei, dirgli cosa sentivo e smetterla di nascondere la testa sotto la sabbia. Ho sempre avuto paura che lei non mi ricambiasse ma...forse è ora di scoprirlo.

Mi scolo tutto d'un fiato il resto della vodka e vado verso di lei, che sta parlando e ridendo con un componente della squadra di football.

Mi piazzo praticamente al centro, oscurandogli la visuale.

《Ei.》

A differenza di lui, che pare infastidito, lei mi sorride dolce come fa sempre, e mi dedica il suo sguardo.

《Ti va di ballare?》

La vedo aprire bocca ma il tipo dietro mi richiama all'attenzione.

《Ti dispiace? Stava parlando con me.》

《A dire il vero, si, mi dispiace. Adesso levati dalle palle.》

《Luke!》

Il tono da maestrina di Caro le donava terribilmente.

Ma non posso reggere oltre la situazione, quindi...si gioca la carta da ubriaco.

《Oddio, mi spiace, io...penso di essere brillo.》

Mi porto una mano sul viso per simulare un mal di testa, che poi non è tanto lontano dalla verità.

《Caro mi accompagni fuori, a  prendere un pò d'aria?》

Lei non esita un attimo, e si scusa col coglione del football, mentre io gli passo di fianco, facendogli una linguaccia.

Vado con Caro fuori nel vialetto, e per un secondo l'aria fresca del serale mi rilassa e sospiro, guardando se intorno c'è altra gente.

Choose me. Love me.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora