CAPITOLO 8

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                   Non siamo amici!

   
                             Ryan

La giornata di ieri era stata inaspettatamente piacevole. Ammetto che Thomas non è così stronzo come pensavo, o per lo meno non lo è stato ieri. Quando sono tornato in camera, Luke stava studiando, e nonostante tra noi si fosse instaurato un buon rapporto di amicizia, non gli avevo detto cosa avevo fatto ne con chi.

So che lui e Thomas non vanno d'accordo, e non voglio ampliare discordie dando a credere di preferire l'uno o l'altro, anche perché io non preferirei Thomas. Nel modo più assoluto! Una giornata piacevole non cambia i nostri dissapori. Eppure, gli avevo detto della malformazione congenita. Non l'avevo fatto con nessuno sino ad oggi. Perché glielo avevo detto? Ci conoscevamo poco, e anche male, visti i trascorsi. Ma avremmo lavorato insieme ancora per un pò, quindi...

Me ne sto sdraiato sul letto a guardare il soffitto, quando sento bussare alla porta. Luke non c'era, aveva un seminario e io ero libero. Niente lezione. È pomeriggio inoltrato, e non so chi possa essere venuto qui.

Mi alzo sbuffando, pensando che potrebbe anche essere Caroline ma quando apro la porta resto di sasso. Thomas è di fronte a me, con la spalla poggiata sulla parete e le braccia conserte.

《Ehm...ciao?》

《Ciao. 》

《Che fai qui? Non mi pare oggi dovevamo studiare...》

Lui entra senza preavviso e io chiudo la porta, ritrovandomelo davanti l'attimo dopo.

《Dovevo vederti.》

Corruccio la fronte confuso.

《Perché?》

《Non riesco a smettere di pensare a ieri.》

《Ieri in spiaggia intendi? È stata una bella giornata!》

《No, non la spiaggia.》

Lui mi si avvicina di più e le sue labbra sono vicinissime alle mie.

《N-non capisco....》

《Io penso invece che tu capisca...》

《Thom...》

《Quando me ne sono andato ieri c'era una cosa che volevo fare.》

Respiro ansimante e sento la salivazione venire meno. Il cuore va a mille e non va bene.

《Che cosa? Che volevi fare?》

Non mi da il tempo di formulare per intero la domanda che sento le sue labbra sulle mie, e gli occhi mi si sbarrano dalla sorpresa ma anche dall'eccitazaione.
Mi stacco di colpo e lo vedo respirare rapido, le labbra arrossate e le mani posizionate sul mio collo.

Lo guardo un'istante, quanto basta perché sia io stavolta ad avventarmi su di lui, avvolgendogli le braccia sulla nuca. Muovo le labbra insieme alle sue, che sono proprio come le immaginavo, morbide, calde e quando sento la sua lingua sfiorarmi, mi scappa un gemito.

《Oddio! Che stiamo facendo?》

《Stai zitto e va sul letto! Subito. 》

Thomas mi spinge contro il mio letto e subito dopo si posiziona sopra di me, proseguendo a baciarmi. Dio, quanto è eccitante tutto questo!

Un rumore fastidioso distoglie poi la mia attenzione, e mentre Thomas prende a baciarmi sul collo, noto il mio cellulare che vibra sul comodino.

《Che cazzo è?》

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