CAPITOLO 24

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                         Twilight

                            Ryan

Erano trascorsi tre giorni da quella giornata "inaspettata " con Thomas. Quella volta che siamo stati insieme a casa sua è stato diverso. È stato tutto così...intenso. Nel vero senso della parola.

E quello che mi ha confidato al parco. Quelle non erano confessione di due scopamici. Non voglio insinuare ci sia qualcosa di più tra noi a parte l'attrazione fisica ma...sto iniziando a notare che condividiamo sempre più cose. E non so questo dove ci porterà. Io non so che direzione prendere.

Non ho rivisto ancora Taylor dopo la discussione che avevo avuto con Thomas, ma sentivo che era anche sbagliato. Lui aveva fatto un viaggio per venire qui, parlare con me, chiarire, e io lo stavo ignorando. Lo ignoravo perché preferivo passare tempo con Thomas.

Che situazione di merda!

Mi sdraio sul letto, e rivolgo lo sguardo al soffitto. Luke è uscito da poco, e so che si vedeva con Caroline. Spero sempre che trovi il coraggio di dichiararsi con lei, perché onestamente penso che le cose tra loro non avranno mai una svolta se lei non sa la verità.

E io? Io cosa dovevo fare?

Non avevo ancora sentito Thomas, e quando prendo il cellulare per scrivergli, inizia a squillare.  Taylor. Sospiro e premo il pollice sulla cornetta verde. È inutile nascondersi.

《Taylor...ciao.》

《Ry ho un problema.》

Mi metto seduto e il mio tono si fa allarmato.

《Che succede? Stai bene??》

Il fatto che non stessimo più insieme non significava di certo che avrei gioito se gli fosse successo qualcosa di brutto. Anzi... ora come ora mi sentivo in colpa per qualunque cosa.

《Io si, ma...non so qua cosa è saltato, ma c'è acqua dappertutto. Non so chi chiamare.》

《Acqua? Nel senso che si è rotta qualche tubatura?》

《Che ne so, non riesco a vedere niente con tutto questo fiume.》

《Stai lì, arrivo.》

《Non è che abbia dove andare...》

Riattacco e afferro le scarpe e le indosso subito. Addosso tengo la tuta che già avevo, perché perderei più tempo se dovessi cambiarmi.

Esco fuori e mi chiudo la porta alle spalle, sentendo il battito cardiaco più accellerato. Non c'era motivo mi agitassi, ma ormai avrete capito che sono il tipo che si impanica facilmente.

                          💫💫💫💫

Dire che c'era una perdita d'acqua era stato un eufemismo. Appena metto piede nella stanza di Taylor, sento praticamente l'acqua dentro le scarpe.

《Ma che cazzo è successo qui?》

Lo vedo riverso sul pavimento vicino al lavello della cucina, con delle pezze in mano a tentare di asciugare man mano la perdita.

《Non ne ho idea! Ho aperto l'acqua per lavare dei piatti e non usciva, così ho controllato qui la tubatura, e paf! Ha iniziato a spargersi ovunque. 》

Mi avvicino a lui, e lo vedo meglio. Indossa una maglia bianca a maniche corte e dei jeans neri. Ed è completamente fradicio dalla testa ai piedi. I capelli biondi sono tirati indietro perché troppo bagnati, e la maglia gli si è praticamente appiccicata addosso.

Santo Cielo.

Volto il capo a destra e sinistra per evitare di guardarlo. È vero che l'ho lasciato per avermi tradito ma...cavolo se era sempre maledettamente attraente. Che cazzo!!!!

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