CAPITOLO 17

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                      Zitto e baciami

                           Thomas

"Scusa se non sono come te."

"Non parlarmi mai più."

《Perché? Perché?》

Che cazzo mi è passato per la testa??
L'avevo baciato. E mi era piaciuto. Mi è piaciuto da impazzire, ma gli ho fatto credere il contrario. E quello che ho detto...il suo sguardo è qualcosa che non riesco a togliermi dalla mente. I suoi occhi mi hanno guardato in modo diverso.

Gli ho detto che non è normale. L'ho fatto sentire diverso, io, che mi ci sento da tutta la vita. Non so cosa fare. Me ne sto al buio nella mia camera, sdraiato sul letto, assopito dai miei pensieri. Non ce la faccio più. Da quando è successo non penso ad altro. E quando Caroline è venuta qui stamattina...Dio. Se solo sapesse!

Non voglio sentirmi così. Non voglio provare ciò che provo. Con la mente torno a quel vicolo, le labbra di Ryan sulle mie. Non mi sarei neppure fermato. Sento il corpo irrigidirsi e mi porto le mani sul viso, per la frustrazione. Sento il cellulare squillare e mi metto subito seduto, ma appena visualizzo il nome di Nicole, lo getto sul letto. Non voglio parlarle né vederla. Dopo l'ultima volta...non l'avevo più chiamata. Non riuscivo nemmeno a guardarla in faccia, figuriamoci andarci a letto ancora. Era tutto troppo.

Non so che fare. Ryan mi starà odiando adesso e non posso biasimarlo. Anch'io mi odio. Non ho il coraggio di fare un passo avanti perché temo il giudizio altrui. Quello di Luke, di mio padre.

Tutto il mio mondo cambierebbe e non sono pronto a questo. Non posso cedere adesso.

L'unica cosa che posso fare è starmene chiuso qui come un eremita, solo con i miei pensieri e le mie stupide paure. Si, ho paura. Ho una fottuta paura di come il mondo potrebbe reagire se scoprisse chi sono davvero, anzi cosa sono. Sono anni che tengo tutto dentro e nessuno si è mai accorto di niente.

Mia madre era la sola a capirmi, l'unica che aveva intuito qualcosa e quando me ne aveva parlato, io avevo negato tutto. E se ne è andata senza mai sapere la verità. Questo è uno di quei rimpianti che mi porterò addosso per tutta la vita.

       
                         🍒💋🍒💋

Arrivato a sera, non sono uscito dalla mia camera, ho saltato le lezioni, e ho rifiutato almeno una decina di chiamate di mio padre e Nicole.

Non ne posso più di questo silenzio e decido di uscire, sicuro che non andrò a incappare in incontri spiacevoli. Di solito nessuno gira a quest'ora. Sono le nove passate e io devo assolutamente bere qualcosa.

Faccio una doccia rapida e mi vesto, indossando dei jeans blu e una camicia nera, le cui maniche arrotolo fino ai gomiti. I capelli li lascio un pò scompigliati e umidi.
Scappo senza guardare oltre il mio riflesso. Appena metto piede fuori il vento serale mi punzecchia la pelle, e una sensazione di leggerezza mi ripercuote tutto. Cammino imperterrito, e in giro noto pochissima gente. Gli studenti di Yale non sono soliti uscire nel mezzo della settimana, io invece me ne frego e vado dritto verso uno dei tanti locali aperti h24.

Decido di deviare strada ed evitare quella fatta con Ryan, perché non voglio rischiare di incontrare Leon e la sua banda di criminali. Prima o poi gliela farò pagare per quella notte. Tempo al tempo.

Entro dentro un locale, il cui barman è un ex studente di Yale che ho conosciuto alcuni mesi fa. Io non potrei mai restare qui dopo la laurea, se c'è una certezza è che alla prima occasione me ne andrò e manderò a fanculo mio padre e il suo mondo fatto di perbenismo.

Choose me. Love me.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora