CAPITOLO 27

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                         Ti voglio
 
                             Ryan

L'aveva fatto veramente?

Non posso crederci. Ha baciato Nicole sotto i miei occhi, e per cosa esattamente? Dispetto? Vendetta? Ripicca?

Chiudo gli occhi e ho ancora la scena davanti a me, come se la stessi rivivendo in un loop infinito. Sono fermo al punto di prima, quando lui mi ha detto che adesso eravamo pari. Non sono riuscito ad allontanarmi più di tanto.

Non sono tornato in camera mia. Non so se Taylor se ne sia andato come gli ho chiesto e non voglio saperlo sinceramente, il mio pensiero va a Thomas.
Ha baciato un'altra davanti a me. Non realizzo ancora. Dovrei sentirmi triste, ma la verità è che sono arrabbiato, deluso e rammaricato. Non mi aspettavo un'azione del genere da parte sua. Ma del resto io avevo baciato Taylor, quindi secondo il suo ragionamento me lo meritavo. E la cosa più assurda è che non ha capito perché l'ho fatto, non sa cosa penso ne cosa sento adesso che è tutto finito.

Avevo chiuso quel piccolo spiraglio di porta aperta che c'era ancora tra me e Taylor, perché ho capito che non mi interessa più di lui. Perché c'è quel deficiente di Thomas adesso. E lui questo manco lo sa.

Se ne va in giro a baciare ex solo per farmi star male. E pensa anche di aver raggiunto il suo obbiettivo, ma io stavolta non ci sto. Non ci sto al suo gioco.

La notte scorsa ho raccontato ciò che avevo fatto a Caroline, senza far trapelare nulla della storia con Thomas. Mi sono aperto con lei, e mi ha ascoltato e capito, come invece lui non ha fatto. E si chiede perché abbia scelto di stare da lei!

A passo spedito mi dirigo verso il palazzo che ospita la sua camera, e senza farmi prendere dal panico, busso, deciso, alla sua porta. Era ora di mettere fine a tutto questo.

Aspetto quella che mi sembra un'eternità, e sto per andare via, quando la porta si apre e Thomas compare sulla soglia, completamente libero di ogni preoccupazione. Come se non mi avesse appena ferito, ad aver baciato una ragazza davanti i miei occhi.

Ora non riesci a starmi lontano?》

Non mi piace il suo tono, sembrava fosse tornato quello degli inizi. Aria indifferente, arrogante e strafottente. Non c'era traccia della complicità che sembrava avessimo instaurato. Non gli do confidenza ed entro, senza dire una parola. E invece che imprecare e cacciarmi via, lui chiude la porta. E senza controllare il corridoio come è solito fare.

《Dimmi...》

《Cosa pensi di aver ottenuto esattamente?》

《Con cosa?》

《Ahh basta! Smettila con questa aria da superiore del cazzo, perché non ti si addice. 》

Lui avanza verso di me e si porta una mano al petto con fare teatrale.

《Io superiore? Mi prendi per il culo, occhi verdi?》

《Non chiamarmi così.》

《Perché? Preferisci "Ry"?》

Il suo tono dispregiativo è insopportabile. Perché diamine fa così? Non riesco a gestire tutte le emozioni che sento in corpo.

《Ho sbagliato e lo so, ma tu? Perché hai baciato Nicole?》

《Mi andava.》

《Non si usano le persone come fai tu. Non pensi a lei? Ai suoi sentimenti?》

《Me ne sbatto il cazzo dei suoi e dei tuoi di sentimenti, ora via, che ho da fare.》

Choose me. Love me.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora