CAPITOLO 2

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                           After

                            Ryan

Il primo giorno era passato senza eccessivi intoppi, a parte l'incontro- scontro col pazzoide di turno, che per mia fortuna non ho rivisto dopo quel giorno. Ma oggi, che è il mio secondo giorno sono particolarmente agitato, perché stasera ci sarà quella particolare festa in spiaggia dedicata al nuovo anno.

Non avevo tanta voglia di andarci, non perché non fossi un patito di feste ma semplicemente perché non mi va di stare in mezzo a una massa di persone ubriache e fuori di testa. Perché sono certo ce ne saranno tante.

Ma adesso non voglio pensarci. Ora, in questo fatidico momento, me ne sto nel posto più bello di tutto l'edificio: la biblioteca. Caroline mi aveva fatto fare un breve tour per mostrarmi alcune zone del college più interessanti, e tra queste c'era la biblioteca. Era enorme, rivestita di scaffali giganteschi, ricolmi di milioni di titoli. E adesso me ne sto seduto, in un tavolo vicino la finestra, a leggere una prima edizione di Tristano e Isotta. Appena l'ho vista non ho resistito.

La cosa bella delle biblioteche? Il silenzio è d'obbligo, e quindi non rischi di sentire volare una mosca. Ad una certa ora mi alzo e vado nello scaffale specifico per riposare il libro, ma nel mentre ispeziono anche altri titoli. C'è ne erano a centinaia e fosse stato per me li avrei presi tutti e portati via con me.

I miei occhi si posano poi su un edizione di Amleto, e non resisto alla tentazione di dargli un occhiata. È collocato in un punto abbastanza alto ma penso di poterci arrivare benissimo.

Sollevo appena il braccio ma prima che possa anche solo sfiorarlo, una mano lo trascina via prima di me.

《Scusa stavo...》

Le parole mi muoiono in gola quando vedo chi si è appropriato del mio libro! Perché si, era mio fino a prova contraria.

《Guarda chi si rivede, oggi tieni lo sguardo in alto quindi?》

Il tipo del giorno prima, quello che avevo urtato per sbaglio con una spallata, se ne stava lì in piedi, a deridermi. E se pensava che fossi il tipo che permette certe cose si sbagliava di grosso.

Ho affrontato tipi peggiori di lui in passato.

《Lo stavo per prendere io.》

Lui si limita a corrucciare la fronte come se non capisse, e solo dopo guarda il libro e poi di nuovo me.

《Ah, scusa! Quindi c'eri prima tu? Mmmh...capisco.》

《Ti dispiace darmelo?》

《Veramente si, mi dispiace. L'ho preso prima io quindi...》

《Cazzate, hai visto che lo stavo prendendo io e ti sei messo davanti! Che te ne fai poi? Scommetto che nemmeno la conosci la storia di Amleto!》

Ok, forse c'ero andato giù pesante, ma davvero, questo ragazzo è irritante, e nemmeno lo conosco. Lo sento a pelle.

《Quindi, secondo il tuo ragionamento tu sei l'intelligentone e io lo stupido che frequenta l'università solo per passatempo?》

Beh si! Era quello che pensavo, ma non penso fosse una buona idea dirglielo in faccia. Quindi mi limito a scuotere il capo.

《Ma Santo Cielo, che vuoi? È solo un libro! Poi perché ti rivolgi in questo modo? nemmeno ti conosco. Senza offesa, ma ti presenti scortese.》

《Sono scortese? Con chi?》

《Con me. Non ti ho fatto nulla, manco so come ti chiami.》

《E non ti interessa saperlo.》

《Ok, beh.. tieniti il libro. Non me ne frega niente, figurati se discuto per questo, lo leggerò un'altra volta.》

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