Serkan
Sicilia ➳ Catania.
Zona Sud.«Lo sai perché sei ancora vivo?» chiedo ad Ibrahim, all'uomo che ha preso mio figlio e lo ha dato ad un'altra famiglia.
Ora tutto è più chiaro, di Nicodemo che non sapeva chi fosse il padre e della madre adottiva che non glielo aveva mai detto.
Nico è mio figlio e questo stronzo lo ha strappato dalle braccia di Fiammetta come un rifiuto. Sono arrabbiato, ma ho preso in considerazione il consiglio di Duncan.
Se lo faccio fuori, Fiammetta mi odierà e non posso permettermelo.
«No, perché?» mi domanda il padre di Fiamma.
«Perché lo sto facendo per tua figlia.» gli dico, nonostante abbia comunque la pistola in mano, ma la traiettoria è rivolta verso il pavimento.
Avrei voluto ucciderlo, ma ciò significa perdere la donna che mi piace e che in un tempo lontano ho amato con tutto il mio cuore.
«Vorrebbe che ti perdonassi. Non ti uccido, ma il perdono non te lo concedo.»
«È giusto. Avrei fatto la stessa cosa. Serkan, tu non mi sei mai piaciuto. Mia figlia con te diventa un'altra persona e non ne vado fiero. Preferirei di più che si mettesse con Roger che con te. Se sei riuscito a non uccidermi, sarai anche capace di starle alla larga. Lei è la mia bambina, l'unica cosa che mi rimane di Graziella. Quindi ti chiedo di non avvelenarla di nuovo.» risponde e rimane seduto sulla sedia, mostrandomi tutto il suo odio.
Non posso piacere a tutti. Lo accetto e se è questo ciò che vuole va bene, non mi avvicinerò più a Fiammetta. Lavoreremo insieme, ma non avremmo rapporti.
Sto bene da solo.
«Come vuoi. Lavorerò solo insieme a lei. Non avremmo nessun altro rapporto se non quello lavorativo.»
Annuisce e riporto la pistola nella fondina ascellare. Dopo aver messo la sicura naturalmente. Mi allontano e mi dirigo in casa. Supero la soglia della porta secondaria e poi decido di raggiungere Fiammetta che non si è mossa da quella camera.
Ormai ai piani superiori apro il battente della mia stanza ed entro. La ragazza è seduta a terra, con la schiena contro il bordo del materasso e incrocia il mio sguardo, più spento di prima. Lei le lacrime se l'è bevute. Le ha ancora sulle guance e si alza lentamente, stringendo la colonna verticale posta all'angolo del letto a baldacchino.
«È vivo. Non l'ho ucciso.»
Si avvicina, come se le avessi dato il sorriso e viene ad abbracciarmi. Rimango fermo e le annuso i capelli. Con le dita sinistre glieli sposto dal collo e lascio che il suo profumo mi investa le narici. Chiudo le palpebre.
«Grazie Kan, davvero. Grazie per averlo risparmiato.» mi dice e si stacca, toccandomi le gote con le sue mani innocenti. Sforzo un sorriso, «voglio vedere mio figlio...»
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𝐓𝐡𝐞 𝐌𝐞𝐝𝐣𝐚𝐲𝐬 ➳ ᴀɴɪᴍᴇ sᴏғғᴇʀᴇɴᴛɪ [Secondo Volume]
RomantikSono stati mesi difficili per Serkan. Dopo la rottura con Falena è stata dura per lui andare avanti, nonostante non ammetta mai il dolore che prova dentro di sé. Mentre cerca di lottare contro la droga, in suo soccorso arriva Duncan, che lo rimette...