Capitolo 46

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Serkan

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Serkan

Sicilia ➳ Palermo.
Zona Centro.

Siamo appena scesi dalla macchina e ci stiamo dirigendo sul ristorante italiano elegante che ha tavoli all'aperto, ed è situato in un edificio sul porto riccamente ornato in stile Liberty.

Il ristorante si chiama Alle Terrazze.

«Oh mio Dio, che bello questo posto!» dice Katherine che si sofferma a guardare il mare, «mi viene voglia di farmi un bagno!» esclama, sempre con il suo solito entusiasmo.

Troverebbe meraviglioso perfino una coccinella.

La ignoro, il suo ardore mi danneggia i circuiti del braccio destro.

«Tecnicamente al mare non ci sono andata per niente...» ammette, «oggi fa caldo. Questo tempo è assurdo. Un po' freddo e un po' caldo, specie la sera. A volte fa freddino!» esclama e si mette a correre. Non appena mi sorpassa le fermo il polso e la blocco.

Si gira, incontrando la mia figura. Non vede i miei occhi, visto che ho gli occhiali da sole.

«Non correre.»

«Ho fame, Serkan. Soprattutto sete. Non mi hai fatto bere nulla.»

«Potevi chiedermi gentilmente di accostare e di prenderti dell'acqua.»

«Io non voglio che mi paghi nulla.»

«Il pranzo lo devo pagare o vuoi fare tu? Non penso. Visto che hai rifiutato i soldi stamattina non ho alternative. Altrimenti ce ne stiamo a digiuno entrambi.» le rispondo sempre in maniera fredda, non essendo proprio di buon umore oggi.

Mi hanno tolto perfino la voglia di scherzare. Sono tornato come all'inizio, quando non avevo neanche voglia di sorridere.

«Va bene, paghi tu. Poi pagherò io quando avrò qualche spicciolo da parte.»

«Se rifiuti i soldi non avrai mai nulla da parte.»

«Serkan, io sono fatta così. Mi piace aiutare, Senza ricevere nulla in cambio.»

«Ti voglio ricordare che sei stata assunta per lavorare, per fare la domestica a casa di mio padre ma sei anche sotto il mio servizio. Di norma se si fa un lavoro eccellente, bisogna pagare la persona che si è impegnata. Stamattina ti sei messa a pulire, lavare e hai addirittura preparato la colazione. Non capisco perché tu debba farlo gratis.» le faccio presente che deve accettare i soldi, perché si è impegnata stamattina e volevo darle un anticipo, «se vuoi fare carriera in futuro, ti consiglio di mettere da parte i sentimenti. Tutta questa bontà non ti porterà da nessuna parte», le dico schietto.

Le lascio il polso e la sorpasso, riprendendo il mio percorso. Arrivo all'ingresso e vengo subito accolto con un "ben arrivato, signor Serkan." Vengo qui da anni ormai, mi conoscono e la cucina è ottima.

𝐓𝐡𝐞 𝐌𝐞𝐝𝐣𝐚𝐲𝐬 ➳ ᴀɴɪᴍᴇ sᴏғғᴇʀᴇɴᴛɪ [Secondo Volume]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora