𝐓𝐡𝐞 𝐌𝐞𝐝𝐣𝐚𝐲𝐬 ➳ ᴀɴɪᴍᴇ sᴏғғᴇʀᴇɴᴛɪ [Secondo Volume]

Capitolo 38🔴

Ａｎｔｏｎｉａ

Sicilia ➳ Palermo.
Zona Centro.

Quando stamattina Jeanson è venuto a prendermi mi sono fatta trovare pronta, per quanto sia un tipo sempre puntuale. Non ama i ritardatari e gli piace il silenzio, per questo sto stando zitta in questa macchina che profuma più del mio bagno.

Dietro si sono appena accomodati Jake e Kathlyn, lei è seduta sul cuscino che usa per tenere morbide le sue natiche. Il bambino lo ha lasciato a Romero, anche se mi sarebbe piaciuto stringerlo un po'.

Picchietto le dita sulle ginocchia e dò un'occhiata a Jean che sta per partire, sempre con quei guanti neri alle mani, come se avesse paura di infettarsi.

Kathlyn starnutisce. Jeanson la guarda.

«Spero tu sia vaccinata.»

«Ho un leggero raffreddore, mister Brontolone. Pensa a portarci da papà che gliene devo dire quattro! Scattare!» gli ordina.

«È normale se dormi nuda.» aggiunge Jake, «anche io dormo nudo, col pipino al vento. Ad Adalgisa non dispiace», ammette e fa come i bambini che si dondolano da soli.

Lo so che Jake è strano, ma io lo amo proprio per questo. È il mio fratellino bizzarro.

«Vai a comandare qualcun altro, strega!» sbotta Sinclair e prende la mascherina nera.

Su di essa c'è scritto "mi state tutti sul Dragone."

«Strega a chi! A chi!» grida la mia gemellina che si attacca al sedile di Jean, con le tette sul suo braccio e gli stringe i capelli, «trattami bene bastardo! Non ti piaccio? Non vuoi infettarti? Tu devi amarmi!» esclama e gli abbassa la mascherina. Si lecca la mano e gliela stampa sulla guancia, gliela tortura.

«Kat sta buona! Mettiti seduta e non farmi innervosire! Mi dovrò fare un bagno con l'acido adesso! Maledetta! Lo sapevo che avrei dovuto farti andare col buss! Stammi alla larga! Non mi devi toccare!» perde la pazienza e sbatte le mani sul volante, sembrando King Kong.

Jake ride e da uno schiaffo sul sedere di Kat. Lei perde l'equilibrio e sta per scontrarsi con la marcia, ma il braccio che Jeanson le ha appoggiato sul seno ha impedito la caduta. La spinge e la mia gemella ritorna dietro. Sbatte con la schiena sul sedile e geme.

Sinclair si pulisce la guancia. Si rimette la mascherina e poi si controlla il battito sul collo, fissando l'orologio.

«Sei proprio ipocondriaco.» Kathlyn attizza di nuovo il fuoco.

Lui la ignora e stringe il volante, fino a farsi venire le nocche bianche. Sta zitto e parte. Mi schiarisco la voce e gli presto attenzione. Azzardo e gli sfioro il braccio. Striscio la mano fino a toccargli il dorso. Seppur non senta il contatto, per via dei guanti, i suoi occhi mi scrutano.