Capitolo 21

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Fiammetta

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Fiammetta

Sicilia ➳ Palermo.
Rancho Del Armeno.

Sono ancora in questa macchina, ho ripreso conoscenza pochi attimi fa e nonostante abbia un dolore atroce alla testa, riesco comunque a guardare l'uomo al mio fianco. Quel bastardo che mi ha dato un pugno in faccia, mi fa ancora male la guancia e mi sanguina la fronte.

«Devo andare al bagno.»

«Trattienila.»

«Vuoi che la faccia qui? Per me non c'è problema, l'unica cosa è che devo fare altro.» ammetto e mi avvicino al suo viso, «questa macchina puzzerà di merda tra pochi istanti», gli soffio sulla bocca e ritorno con la schiena sul sedile.

«Fermati a quel self-service più avanti.» comanda al guidatore. In pochi attimi arriviamo al self-service e accosta. Il tipo al mio fianco mi afferra il braccio sinistro, «non fare scherzi, biondina».

«Sono mora, sei cieco?»

«Sei mezza bionda.»

«Non solo sei coglione ma anche daltonico.»

Il ragazzo nervoso mi trascina fuori dalla macchina e mi costringe a camminare fino al retro dove ci sono i bagni. Entriamo e mi spinge contro una delle tante porte.

«Muoviti.»

Lo guardo male per quanto sia grezzo. Serkan non avrebbe mai mandato degli uomini a prendermi e né avrei ricevuto questo trattamento. Nessuno può toccarmi, appena lo verrà a sapere li farà a pezzi.

Entro al bagno e chiudo a chiave. Anche se sembro calma fuori, dentro sono abbastanza agitata e mi faccio indietro, appoggiandomi al muro. Guardo la finestra, troppo piccola per scappare, ci uscirebbe soltanto un bambino.

Mi viene in mente che addosso ho ancora il cellulare del mio Kan.

«Ma perché minchia lo hai fatto? C'avevo il mondo là dentro!»

«Dimentica la vita che tuo padre ha scelto per te. Da oggi in poi farai tutto quello che ti dirò io e questo è il telefono nuovo.» me lo consegna, «c'è solo il mio numero e sei senza internet. Non puoi guardare film porno. Tanto lo so che li guardi», mi soffia sulle labbra una volta che ho preso il cellulare in mano.

«Anche tu li guardi!»

«È vero.»

Recupero il cellulare in tasca del mio vestito e vado sulla rubrica. Premo su Shaytan e lo chiamo subito.

«Ti ci vuole ancora molto?» mi domanda il tipo qua fuori.

Non gli dico nulla e aspetto che Kan risponda, appena lo fa, l'unica cosa che sente è il mio pianto. Non so cosa fare, ho paura che quel bastardo possa ascoltarmi.

«Sei in pericolo? Dove sei?»

Singhiozzo e mi tappo la bocca.

«Ragazzina, muoviti ad uscire dal bagno!»

𝐓𝐡𝐞 𝐌𝐞𝐝𝐣𝐚𝐲𝐬 ➳ ᴀɴɪᴍᴇ sᴏғғᴇʀᴇɴᴛɪ [Secondo Volume]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora