Capitolo 39

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Fiammetta

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Fiammetta

Serkan accosta il veicolo davanti l'abitazione di James e apro lo sportello, uscendo insieme a Dom. Una volta con i piedi per terra gli prendo la mano. Chiudo la portiera e mi reco in casa. Il battente è spalancato.

Raggiungo il soggiorno dove sono Lucinda e Margherita.

«Mammina!» grida Dom che va subito da sua madre.

«Amore mio!» lei piange e si abbracciano, una volta di fronte. Lo bacia sulla guancia e mi guarda, dicendomi "grazie". Le sorrido amorevole e cambio espressione quando vedo Roger.

Avrà visitato Sirin. La stanno aiutando a scendere lui e James.

«È necessario che si riposi. Gli antidolorifici te li ho prescritti, diminuiranno il dolore. Per quanto riguarda i farmaci per i lividi ed ematomi, altrettanto valida è la pomata Reparil, anche in gel e supposte, a base di essenza del fiore di arancio amaro, lavanda e di escina.»

«Meglio la pomata. Non voglio niente in culo. Sto già male conciata così.» ammette Sirin più grezza del solito.

«Tesoro, dov'è finita la tua raffinatezza?» le chiede James che sorride strafottente.

Sirin è sempre stata educata, non ha mai parlato sporco. Le avevano insegnato anche come avrebbe dovuto comportarsi a tavola, esattamente come una contessa.

Mi sembra strano che James si sia innamorato di lei, visto che ha sempre odiato quel genere di ragazza. Però mi piacciono.

«È andata a farsi fottere. Chiama Romano, digli di andare a casa mia a recuperare le mie cose. Non ci voglio stare là.»

«Romano è in Grecia.»

«Stasera parte. Me lo ha detto Michael.»

«Ci mando il tuo ex marito.»

«Avrà sicuramente da fare. Chiama Romano.» insiste Sirin e si lascia accompagnare sul divano. Si siede e io evito lo sguardo di Roger.

È dalla festa che lo evito. Non ci voglio parlare con i traditori. Per colpa sua sono finita in prigione.

Me ne vado in cucina e picchietto le dita sul bancone.

«Mi stai evitando?» domanda Roger alle mie spalle, «non mi hai degnato di uno sguardo alla festa», aggiunge e appoggia la mano sul mio ventre. Mi attira a sé e sbatto sul suo corpo. In automatico chiudo le palpebre e sento il suo respiro sulla mia spalla destra.

«Non parlo con i traditori.»

«Non ti ho tradita, Fiamma.» sussurra al mio orecchio, «è stata colpa di Ashley. Non l'ho mai toccata, ero ubriaco e sono andato a stendermi sul letto. Lei si è spogliata e puoi solo immaginare cos'ha fatto. Voleva farci litigare», mi spiega, visto che quel giorno ho dato di matto e me la sono presa con la sua auto invece che con quella bastarda.

𝐓𝐡𝐞 𝐌𝐞𝐝𝐣𝐚𝐲𝐬 ➳ ᴀɴɪᴍᴇ sᴏғғᴇʀᴇɴᴛɪ [Secondo Volume]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora