Capitolo 37🔴

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Evelyn

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Evelyn

Sono rimasta senza parole, ma allo stesso tempo non mi va di condannare a morte Duncan. Se ha ucciso mio padre deve aver avuto le sue ragioni, no? Un uomo come lui non farebbe mai qualcosa senza che abbia un senso.

Giro il viso e guardo Duncan. Ha l'espressione vuota, ma fissa mia madre come se fosse il suo unico nemico.

«È vero, Eve. Ho ucciso tuo padre. Ma chiedi a tua madre perché l'ho fatto. Lei ci ha abbandonati per seguire un amore. Mentre io e mia sorella morivamo di fame. Mio padre si è impiccato a causa sua. Non immaginava che la donna della sua vita potesse tradirlo con un altro, facendo anche un figlio con lui. Ho vissuto per strada dopo il riformatorio. Se non fosse stato per mamma Gamze, io e mia sorella avremmo continuato ad essere due poveracci in cerca di cibo e acqua.» mi racconta e mi si spezza il cuore.

Mia madre è stata cattiva con loro e non potevo immaginare che fosse mio fratello. Gli stringo la mano e lui guarda le nostre dita che si intrecciano.

Incontra i miei occhi azzurri e nei suoi noto un po' di lucentezza.

«Io non ti abbandonerò, fratello.»

«Eve...» mormora. Quelle iridi marroni si inumidiscono. Lo abbraccio subito e lui mi stringe con forza, «perdonami... Scusa se non ti ho detto nulla... Volevo avvicinarmi a te con calma, farmi conoscere...»

«Non hai nulla da farti perdonare, Duncan. Mi sono affezionata così tanto a te che ho desiderato che fossi mio fratello. Adesso lo sei per davvero e sono contenta. Non sono più figlia unica. Ho un fratello e una sorella dolce e amorevole.» ammetto con dolcezza. Florence è dolcissima con me. Oggi mentre facevamo colazione si è messa a pulirmi le labbra.

È stata molto premurosa.

«Che scenetta commovente. Mi viene la nausea.» Julide rovina questo bel momento e ci stacchiamo. Torniamo a guardare questa donna che sto iniziando ad odiare, «vieni a casa con me!» esclama e mi afferra il polso.

Mi tira, come se fossi la sua marionetta, ma ha sbagliato di grosso, non starò più sotto i suoi stupidi ordini.

«Lasciala stare! Non vuole venire! Non capisco perché devi obbligare le persone a stare con te! Perché non accetti la sconfitta e te ne torni a casa? Sei patetica, Julide.» si intromette Duncan, ma quello che accade dopo mi lascia senza fiato.

La spada taglia a metà il polso di mia madre e la sua mano rimane sul mio. La caccio, cosicché cadi a terra e mentre Julide grida e s'inginocchia sul pavimento dal male, guardo la persona che ha agito.

Fiammetta brandisce la spada dal manico d'oro. Tutta la lama lo è. L'autista di mia madre, Carlos fa per proteggere la donna che mi ha messo al mondo. Spara alla mia migliore amica, ma con l'arma riesce a parare ogni proiettile. Quelle pallottole si scontrano sulla lama e non su di lei, e man mano che lo fa si avvicina al suo bersaglio.

𝐓𝐡𝐞 𝐌𝐞𝐝𝐣𝐚𝐲𝐬 ➳ ᴀɴɪᴍᴇ sᴏғғᴇʀᴇɴᴛɪ [Secondo Volume]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora