Potter o Malfoy -HP-

Cap 31

Sabato 8 maggio 1993.

Con la perdita della sua fitta amica, Hadrian fu costretto a parlare con Draco e Severus della situazione. Non aveva pensato che lei sarebbe stata abbastanza interessata a qualcosa che non avesse a che fare attivamente con i suoi studi, e non aveva mai previsto che l'affare con Zelena sarebbe finito in una vera pietrificazione del basilisco.

Con questa possibile idea in mente, Hadrian ha accuratamente fatto scivolare una nota a Draco quando gli ha passato un libro al solito orario della biblioteca, il venerdì pomeriggio dopo Incantesimi. Ha ottenuto un consenso quasi impercettibile dal biondo una volta che l'aveva letto, e ha saputo che sarebbe stato nell'ufficio di Sev il giorno dopo. Armato con il suo zaino, il testo di Pozioni e la bozza della redazione, per poter dire che aveva lezioni private se qualcuno glielo chiedeva, si recò all'ufficio del maestro di Pozioni in pieno giorno, sabato alle nove del mattino. Sev non aveva orari d'ufficio fino al sabato pomeriggio, quindi lui e Draco sarebbero stati tranquilli mentre discutevano la situazione con lui.

Draco stava già aspettando alla porta delle stanze private dell'uomo e non appena ha visto Hadrian, ha sussurrato la sua password personale al ritratto, ed entrambi i ragazzi si sono diretti nella stanza. Severus non li aspettava, ma era appoggiato sul divano con una pila di prove di fronte a lui. Li ha messi da parte quando ha visto le espressioni serie sui volti dei due ragazzi.

-A cosa devo il piacere di questa visita non annunciata?- chiese, ricordando loro sottilmente che dovevano informarlo di quando venivano quando fosse possibile.

-Mi scuso per la mancanza di comunicazione, Sev-, iniziò Hadrian, iniziando a torcersi le mani, -Ma Hermione è stata pietrificata dal basilisco e ho bisogno di aiuto per decidere la parte finale del piano-.

-FINALMENTE!- scoppiò Draco. -L'ho aiutata a cercare di capire cosa fosse il 'mostro della telecamera', e tu non parlavi così tanto con nessuno di noi. Non sapevo se fosse qualcosa che non potevi menzionare a causa della sua occumanza, ma perché non potevi dirmelo?-, ha finito, lamentandosi un po'.

Hadrian si affrettò ad abbracciare il suo amico triste e preoccupato. -Mi dispiace, Draco-, sussurrò al biondo. -Ho studiato parselmagia con gli Slytherins alla telecamera, e tra questo e le pratiche del nostro gruppo, e il piano per l'anno... semplicemente... ero troppo occupato-, ha finito per zoppicare.

Severus osservò la riconciliazione dei ragazzi con un leggero sorriso. Il preside lo aveva investito prima che Lucius riuscisse a sospendere la vecchia capra stravagliata, stava lavorando per cercare di mantenere gli studenti calmi e aiutando Minerva, il che non gli lasciava molto tempo per concentrarsi sul suo figlioccio o su Hadrian. Sapeva che stava succedendo qualcosa al ragazzo, ma lo sconcertava vedere quanto tempo era passato dal suo ultimo incontro privato o da qualsiasi conversazione sugli eventi della scuola.

-Stavo per scrivere oggi a mamma e papà, ma mi hai passato quella nota, così ho pensato di aspettare e vedere cosa dovevi dire per te stesso, fratello-, il ragazzo ha incrociato le braccia con altivez.

-Oh, Merlino-, geme Hadrian, -mi dispiace, Dray, ma sono così felice che tu non abbia detto nulla ai tuoi genitori. Cissa mi ucciderebbe-.

Severus annegò una risata a quell'affermazione e alzzò un sopracciglio guardando il corvo. -E cosa ti fa pensare che non lo scoprirà dopo questa conversazione?-.

-Oh, so che lo farà-, rispose il ragazzo con gli occhi di smeraldo. -Ma almeno avrò dato loro spiegazioni e avremo un piano preparato prima che mi scopra-, disse con autodisprezzo.

Draco ha roteato gli occhi.

-Ok, mantenendo questo breve in modo che possiamo passare alla situazione reale, piuttosto che alle mie povere capacità di comunicazione-, disse Hadrian, seduto all'estremità del divano. -Voi due sapevate del piano per quanto riguarda il diario che ho piantato a Ginevra, e abbiamo discusso il piano aggiornato una volta che ho parlato con gli Slytherins la prima volta-.