𝐖𝐚𝐥𝐜𝐨𝐦𝐞...
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Tetsurō era tutto tranne che in forma, quella mattina.
Si era alzato con una lentezza tale che pure un bradipo avrebbe potuto invidiarlo; aveva messo le pantofole ed era andato in bagno, talmente tanto immerso nei suoi sogni mattutini da non accorgersi del telefono che squillava insistentemente.
Scese le scale inciampando più volte, e raggiunse la cucina.
Silenzio.
Prese la maniglia del frigorifero e aprì quest'ultimo con un po' di difficoltà, data la scarsità di energie.
Non aveva nemmeno le forze per convincersi di non essere solo, per quanto era stanco.
Rimanere a discutere con i propri genitori non era mai stato così difficile. Soprattutto quando si era in disaccordo per il suo futuro.
Ma non aveva importanza.
Almeno non quel giorno. In cui ci sarebbe stato il ritiro...«Cazzo, il ritiro!» sbottò all'improvviso; un minimo di lucidità gli era tornata, per far sì che sbattesse la testa contro il tavolo e ottenere le energie necessarie per correre a vestirsi.
Ed intanto cantava un motivetto che lo facesse sbrigare nel mettersi i pantaloni che si erano rigirati su sé stessi.
Ed intanto il telefono squillava.Lo prese con riluttanza. «Pronto? Devo lavarmi i denti per cui sbrigati, chiunque tu sia!».
«Il coach ha detto che hai precisamente dieci minuti per venire qua, o ti lascia a marcire davanti la strada...» risponde la voce altrettanto assonnata dell'amico, emettendo poco dopo uno sbadiglio. «Ah, una cosa...».
«Kenma ora non posso, me lo dirai dopo!» deviò la conversazione, specchiandosi nel bagno mentre sorrideva e faceva passare lo spazzolino sui suoi denti bianchi candidi.
«Ho scordato i soppressori...dato che tu li usi frequentemente...».
Kuroo sputò il tutto sul lavandino dopo meno di due minuti. «Kenma c'è qualcuno vicino a te?».
«No.» rispose. «Il tuo segreto è al sicuro con me. Tran...».
«Che segreto?!» urlò una voce accanto all'amico. «Kuroo cosa ci nascondi~?».
«Lev se non taci subito ti faccio tacere io a suon di calci in culo!» sbottò nervoso il corvino, mentre prendeva la felpa e se la metteva in spalla, assieme al borsone del Nekoma con tutti i vestiti necessari per il ritiro.
«Ok ok, scusa...» borbottò Lev rammaricato. «Che alpha aggressivo...oggi Kenma profumi più del solito sai?».
Anche se con sconforto, Tetsurō preferì non ascoltare la conversazione tra i due e chiuse la chiamata. Indugiò un attimo per i soppressori: le camere sarebbero state a gruppi e se qualcuno gliele avesse scoperti sarebbe stato un guaio; mentre sarebbe potuto sopravvivere senza, nascondendosi tra la gente e far finta di non emettere i propri feromoni. Tuttavia ne aveva bisogno l'amico, e se li prendeva lui...non poteva farne a meno.
Con un gesto fulmineo le prese e se le mise nascoste nel borsone.
Poi prese le chiavi e aprì la porta, chiudendosela alle spalle dopo averla superata.E così iniziò la sua storia.
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𝐒𝐩𝐞𝐫𝐨 𝐯𝐢 𝐩𝐨𝐬𝐬𝐚 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐞𝐬𝐬𝐚𝐫𝐞 𝐥𝐚 𝐬𝐭𝐨𝐫𝐢𝐚!:𝟑
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𝕊𝕖𝕔𝕣𝕖𝕥𝕤 [𝙱𝚘𝙺𝚞𝚛𝚘𝚘]
RomanceTetsurō Kuroo è un alpha. O, almeno, è quello che tutti credono. Ed è quello che crede anche Kōtarō Bokuto, il suo migliore amico, se lo si può definire così. Ma se, invece, a causa di una nottata troppo spinta, il vero genere del capitano del Nekom...