𝕊𝕖𝕔𝕣𝕖𝕥𝕤 [𝙱𝚘𝙺𝚞𝚛𝚘𝚘]

XV. - 🔞

꧁꧂

Erano entrambi ancora nudi. O per lo meno, Tetsurō era nudo con sulle spalle solamente la felpa dell'altro, per calmarlo in quelle scosse di calore improvvise.
A Kōtarō, invece, mancava solamente i pantaloni.

Kuroo aveva un respiro ormai regolare, cullato dalle dolci carezze che gli arricciavano i capelli e scendevano fino a toccargli i fianchi con fare protettivo.

«Sei così dannatamente sexy con solo la mia felpa addosso...» borbottò Bokuto, donandogli un bacio sulla fronte. «Sono di nuovo duro, sappilo.».

L'altro fece una piccola risata, scuotendo la testa. «Fosse per me, farei un round dopo l'altro...ma dammi un attimo di tregua.» E si sistemò meglio sul suo petto.

Ne voleva ancora.

Non gli bastavano affatto solo quelle due dita, quei bocchini veloci e quei tocchi incerti.

Si vergognava a dirlo, quello che voleva.

Il solo pensiero lo mandava in fiamme, sia esternamente che internamente.

Ma era sicuro che, per il compagno a cui era appoggiato, passavano le stesse identiche idee.

«Mhm, Bokuto, piuttosto tu.» biascicò, cercando di negare l'evidenza che si sarebbe messo a pregarlo per fargli continuare quelle dolci coccole.

«Dimmi micetto!».

«Ti eccita solo il fatto di stare chiusi in una stanza insieme, vero?».

«No, mi ecciti tu. Ed i tuoi feromoni» il canuto infilò il naso tra le ciocche corvine del compagno, assaporando il suo odore. «Devo ancora abituarmici. È fottutamente strano, ma fantastico.».

«Lieto che ti piaccia...» fece un piccolo sorriso.

Sarebbe morto, ne era certo, in quella stanza.

Nel dubbio, forse per coprirsi almeno un pochino, si sistemò la felpa ed infilò le braccia sulle maniche, assaporando il suo odore.

Era così bello! E soprattutto buono...che poteva quasi orgasmare al solo sentirlo.

«Mh...» si lasciò sfuggire, ricominciando a sentire un certo valore in mezzo alle gambe.

«Di nuovo eccitato, micetto?» gli domandò sorridente l'altro.

Il corvino non rispose; ma si alzò e guardarlo in faccia, si stese a terra reggendosi sui gomiti -ed intanto la felpa gli era caduta su una spalla- e divaricò le gambe.