XI.

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Tetsurō non credeva che sarebbe diventato un incubo quella settimana di allenamento.

Gli occhi erano tutti puntati su di lui.

Non poteva saltare gli allenamenti, per cui appena finivano correva via in stanza con Kenma e si appallottolava accanto a lui, guardandolo mentre giocava ai videogiochi.

Lev se n'era andato -per sua fortuna, non lo avrebbe voluto un altro po' tra i piedi- e Yaku non faceva domande. Forse era timido? O forse semplicemente aveva capito tutta quella faccenda meglio di lui?

Più volte gli scappava una lacrima in quella stanza, forse per il disgusto provato di essere toccato da delle mani sconosciute, forse per la paura che Kōtarō bussasse alla sua porta e gli chiedesse spiegazioni.

Lo vedeva, il suo sguardo su di sé, la sua ansia di andargli a parlare, la sua preoccupazione.

E lo sentiva, quante volte lo chiamava, anche solo per guardarlo negli occhi.

Ma Kuroo non ricambiava lo sguardo. Non rispondeva. Non gli parlava.

Tutto perché era imbarazzato, vigliacco, ingenuo; ma per ora preferiva starsene da solo a deprimersi, in un angolo della stanza con appunto il suo amico.

Quanto avrebbe voluto uscire da quel buco e correre verso Bokuto! Ma no, non poteva. E per quanto l'altro ci avesse provato, lui non avrebbe risposto alle sue chiamate.

«Testurō Kuroo!» sbottò con voce ferma.

Erano in mezzo al corridoio. Il pomeriggio del quinto giorno, durante le partite.

Il corvino lo ignorò, continuando per la sua strada andando verso la sua stanza.

Ma fu un attimo; un attimo in cui si accorse di essere stato inchiodato al muro e di non avere vie di scampo.

Ma lo poteva capire, quel rapace, che voleva essere lasciato in pace?

Invece no! A causa della sua testardaggine, ci avrebbe dovuto rimettere lui...

Si costrinse a guardarlo negli occhi, con un'espressione di sfida in volto.

«Ora che lo sai che vuoi farmi, mh?» domandò con accento divertito. «Scoparmi qui nel corridoio giusto per dire che ti sei fatto un altro omega?».

Bokuto spostò le braccia dal muro, guardandolo sorpreso. «Eh? No, io...».

Quanto lo divertiva, quando non sapeva cosa dire.

𝕊𝕖𝕔𝕣𝕖𝕥𝕤 [𝙱𝚘𝙺𝚞𝚛𝚘𝚘]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora