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Aveva iniziato a piovere, ed i due avevano deciso di fermarsi a dormire in un hotel.

«I tuoi non si arrabbieranno?» domandò Kōtarō, steso supino sul letto.

«Dirò loro che mi fermo da Kenma a dormire, tanto domani è sabato» Tetsurō si leva le scarpe, buttandole da una parte del letto. «Levati le scarpe anche tu».

«Mhh va bene» alza il busto, poi sorride e circonda la vita dell'altro, trasportandolo poi nel letto con lui.

«Ahh Bokuto Kōtarō!».

L'altro non lo ascoltò, iniziando a lasciargli dolci baci sul retro del collo, sulle spalle, sulla nuca.

Kuroo iniziò a ridacchiare, cercando di liberarsi senza forze di farlo davvero.

«Bokuto ahah per favore!».

«Mhh nooo lasciami fare!» Bokuto sorrise, buttando il suo ragazzo sul materasso e iniziando a fargli il solletico.

Glielo fece sotto il mento, quasi più come grattini.

Poi si avventò sulla vita, alzando un pochino la sua maglietta.

Era così bello mentre ridacchiava, il suo micetto.

Cazzo, non doveva succedere.

Doveva essere un momento dolce, quella uscita.

Non avrebbe rovinato tutto di nuovo facendo di testa sua.

Però si poteva permettere una cosa?

Solo una.

Il canuto si abbassò ed iniziò a lasciargli dolci baci sul ventre, ogni tanto qualche pernacchia per prenderlo in giro.

«Ahh Bokuto mi farai morire!» sbottò il corvino, scalciando un po' con le gambe e sorridendo.

«Sei tutto rosso, sai?».

«Lo so coglione».

L'alpha sorrise, poggiando la testa sul suo ventre e costringendo il suo omega a rimanere a gambe aperte.

La situazione era alquanto imbarazzante.

Ma, almeno per ora, non avvertivano nessun tipo di aria eccitante.

Ora c'erano solo loro ed il loro amore.

Nient'altro.

𝕊𝕖𝕔𝕣𝕖𝕥𝕤 [𝙱𝚘𝙺𝚞𝚛𝚘𝚘]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora