III.

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Quando Bokuto diceva che lo avrebbe svegliato nel bel mezzo della notte, aveva più che ragione.

Il povero e innocente Tetsurō sentì una notifica del telefono; e, nonostante non lo avesse vicino a sé tanto da svegliarlo, la luce che provocò la notifca gli fece aprire gli occhi e osservarsi intorno.

Dove sono?, chi sono?, perché sono qui? erano le domande più frequenti che in quel momento gli percorrevano sulla testa.

Prese delicatamente il telefono.

Le 3:42 della notte.

Ah, allora si che avevano senso tutte quelle domande.

E chissà mai di chi era la notifica di whatsapp?

Esatto, di quel rapace arrapato.

𝐁𝐨𝐤𝐮𝐁𝐫𝐨 𝐫𝐚𝐩𝐚𝐜𝐞 𝐚𝐫𝐫𝐚𝐩𝐚𝐭𝐨🫶

OII NEKOBRO!! TE LO AVEVO DETTO CHE TI AVREI SVEGLIATO-
[3:40]

-Bokuto...
[3:43]

-Non dirmelo. Sei qua fuori dalla porta?
[3:43]

ESATTO NEKUROO!!-
[3:43]

esci.-
[3:43]

-...
[3:44]

-Dammi un minuto.
[3:44]

Sospirò stiracchiandosi come un gatto.
Si alzò a fatica levandosi la coperta di dosso e sentendo subito una leggera differenza di temperatura.
Faceva abbastanza freddo.
Ma non gl'importava; doputto probabilmente avrebbero corso e poi avrebbe avuto caldo, se si fosse portato una felpa, e perciò rimase in pantaloncini e canotta.
La stanza sapeva di quattro feromoni insieme, ma lui velocemente prese una pastiglia e la ingogliò, giusto per essere sicuro di non essere scoperto.

Così uscì dalla stanza lentamente -dopo essersi infilato le ciabatte- e chiudendosi la porta alle spalle si ritrovò Kōtarō davanti a sé.

Vicino.

Troppo vicino.

«Boku...!» non poté finire la frase, che una serie di brividi lungo la schiena lo invasero.

«Ehi ehi ehiii» lo salutò sussurrando con un abbraccio l'amico, trasmettendogli un grande calore, fisico e mentale.

«E-ehi» balbettò accennando un sorriso.

𝕊𝕖𝕔𝕣𝕖𝕥𝕤 [𝙱𝚘𝙺𝚞𝚛𝚘𝚘]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora