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«Sono a casa!» disse Kōtarō aprendo la porta di casa, per poi chinarsi e levarsi le scarpe.
«Bentornato» rispose Tetsurō dalla cucina, sporgendosi un po'. «Devo preoccuparmi che hai fatto dieci minuti di ritardo?».
Lui ridacchiò, scuotendo la testa e raggiungendolo. «No, è che non arrivava il treno» gli cinse delicatamente la vita da dietro, poggiando la testa sulla sua spalla. «Come stanno mio marito e questo bel piccolino dentro la tua pancia?».
Diede un bacio sul retro del collo, proprio sul marchio fatto da lui ormai anni prima.
Kuroo sorrise, poggiando la pentola sul fornello. «Stanno entrambi bene, Kōtarō» e si girò, prendendogli il volto tra le mani.
«PAPÀAA!» urlarono sue piccole voci.
Bokuto girò la testa. «CAMPIONI!».
Due gemelli.
Più uno che doveva ancora uscire.
Cosa voleva di più ormai?
La sua vita era perfetta!
Poteva continuare a giocare a pallavvolo, di cui ormai era un professionista, e avere a casa sempre qualcuno che lo aspettava!
Era davvero fantastico.
Prese in braccio l'uno e poi l'altro, tenendoli entrambi con un braccio. «Avete fatto arrabbiare la mamma per caso?».
«Ci fai a posta a darmi del femminile?».
«Sono loro che ti chiamano così, perciò per farmi capire...».
Il corvino, il suo omega, suo marito, scosse la testa, con quel bel sorriso sulle labbra. «E così sono mamma.».
«Mamma prima Aizen si è seduto sopra il mio quaderno e non mi ha chiesto scusa!» sbottò tutto arrabbiato Kenji.
Le bambina gonfiò le guance, facendo la pernacchia al fratello. «Non è vero mamma! Era il mio!».
Si, era la loro mamma.
Il canuto sorrise al proprio compagno, scoccandogli un bacio sulle labbra.
«Com'è andata la giornata papà?» chiese subito Aizen, mentre Kenji tirava fuori la lingua schifato.
Intanto tutti se ne andavano sul divano, pronti a sedersi tutti assieme quei pochi minuti prima del pranzo.
«Smettila di fare la santa, ti sei seduta sopra il mio quaderno!».
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𝕊𝕖𝕔𝕣𝕖𝕥𝕤 [𝙱𝚘𝙺𝚞𝚛𝚘𝚘]
RomanceTetsurō Kuroo è un alpha. O, almeno, è quello che tutti credono. Ed è quello che crede anche Kōtarō Bokuto, il suo migliore amico, se lo si può definire così. Ma se, invece, a causa di una nottata troppo spinta, il vero genere del capitano del Nekom...