tre.

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la cosa peggiore di tutte, però, era proprio quando lo vedeva con jungkook.
in yoongi c'era un dualismo di pensieri: desiderava che il suo amato stesse bene, che si sentisse nella relazione più felice del mondo, ma, al contempo, sperava che in realtà fosse uno schifo, che lo trattasse male, che jungkook non fosse altro che l'ennesimo pervertito della loro età.

eppure non pareva così, anzi.
a san valentino jungkook si presentava con mazzi di fiori giganteschi, orsacchiotti grandi quanto tutto jimin.
lo riempiva di baci, di protezione, lo stringeva sempre a sé.
passavano le ore a pomiciare seduti sulle panchine, ore ad accarezzarsi i capelli, ore a parlare e ridere.

cosa cazzo aveva jungkook che a yoongi mancava?
perché lui si era meritato jimin e invece a yoongi non era capitato neanche un “ciao„?

quando li guardava insieme, a yoongi venivano i conati, si stringeva forte il petto e cercava con tutto se stesso di non piangere.
gli mancava quasi il respiro.
perché jimin non poteva essere suo?
perché doveva averlo quel deficiente di jungkook?

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