al momento del saluto jimin aveva ridato un bacio sulla guancia a yoongi ed il maggiore, dal canto suo, lo aveva abbracciato forte.
sul bus di ritorno la testa di yoongi si riempì di pensieri.
sta andando tutto bene, mi fa tanto strano.
perché lui si trova bene con me?
cosa ho io che non hanno gli altri?
perché non accetto che lui stia bene con me?
jimin ho tanta paura che te ne andrai da qualcun altro.
rimani con me, ti prego, ti prego.a casa si buttò nel letto, era emozionato per domani, tantissimo.
ma al contempo tutti quei pensieri lo assillavano, terribilmente.
si addormentò lasciandosi alle spalle tutti quei pensieri negativi, aspettando con ansia il giorno dopo.la mattina seguente si sistemò e si vestì con il meglio che aveva nell'armadio, rimanendo comunque informale.
prese lo zaino e, per una volta, fu quasi contento di andare a scuola.arrivato in classe pensò solo al biondo e passò tutte le ore a disegnarlo, nel modo migliore possibile.
si stava allenando per il pomeriggio che sarebbe giunto.
anche se conosceva a memoria i tratti di quel viso tanto angelico.a merenda non si videro, ma all'uscita jimin corse incontro a yoongi felicissimo « ciao! »
« ciao, chim. » emanò un sorriso caldo il maggiore « allora oggi pomeriggio vieni da me? »
« scontato. » rise il biondino « ma senti, yoon, lo vuoi il mio numero di cellulare? »
yoongi sorrise a trentadue denti ed annuì.
« passami il telefono, mi aggiungo ai tuoi contatti. »
e così yoongi, come controllato dalle parole del minore, gli passò il cellulare sbloccato e lo lasciò fare.
quando lo riprese in mano, notò che si era salvato “chim ♡„ e sentì un colpo al cuore.
avrebbe voluto dirgli quanto era carino, quanto voleva baciarlo, ma si limitò a dire « grazie jimin, ti avrei salvato anche io così. »
e jimin sembrò così felice che poteva quasi spiccare il volo con le sue ali d'angelo.fecero un pezzettino di strada insieme, chiacchierando.
e poi si salutarono con un abbraccio, sapendo che si sarebbero rivisti il pomeriggio stesso.