diciotto.

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passarono il resto della giornata a chiacchierare del più e del meno ed a conoscersi un po' alla volta.
yoongi aveva appurato che jimin, nel tempo libero, cantava.
« un giorno potrò sentirti cantare? »
« mh mh, ovviamente. » rispose il minore.
yoongi era così felice che non pensava nemmeno di essere vivo o sveglio in quel momento, si sentiva fluttuare.
era un altro universo, un altro mondo.

il tempo volò e dovettero tornare a casa.
sul bus continuarono a parlare ancora ed ancora.
quando arrivò il momento di separarsi yoongi salutò jimin con un abbraccio, anche se avrebbe voluto baciarlo.
« è stato tanto bello, chim.
grazie. »
« grazie a te, per il disegno e per il tempo passato assieme. » sorrise, scaldando il cuore di yoongi.
« ci vediamo domani. » ricambiò il sorriso il maggiore e jimin sventolò la mano, mentre ognuno andava per la sua strada.

yoongi stava saltellando di gioia mentre tornava a casa, col passo così leggero che sembrava volare.
era stata la giornata più bella della sua vita e non se la sarebbe mai scordata.
jimin era bellissimo ed era stato dolcissimo.
si strinse forte le mani al petto e sorrise con le lacrime agli occhi.
voglio tutto questo di nuovo, ancora ed ancora.
rimani con me jimin.

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