yoongi e jimin continuarono a vedersi, come facevano solitamente, fino al 15.
sera in cui poi si sarebbero dovuti separare per giorni che, a yoongi, sembravano troppi, interminabili; ancora prima che iniziassero.in quelle giornate passate insieme yoongi disegnò spesso jimin, sempre in maniera diversa.
era come se volesse trattenerlo per sé, tenerlo lì, fermo ed immobile, come lo era nei suoi dipinti.
chiuso in quattro angoli bianchi.jimin non notava nulla, non si era mai accorto di quel lato un po' strano di yoongi e, anzi, quando si lamentava dei suoi amici ci scherzava, quasi come se pensasse che fosse solo un po' geloso e possessivo.
nulla che gli dispiacesse.quella notte yoongi prese coraggio e domandò a jimin qualcosa che fino ad allora gli era stato proibito, ci era sempre andato vicino ma non lo aveva ottenuto mai.
« jimin, senti... » iniziò, con fare quasi colpevole.
era qualche mese che stavano insieme e non avevano ancora combinato nulla che potesse essere definito sessuale.
certo, era capitato che qualche carezza fosse un po' più spinta, o che qualche bacio arrivasse all'altezza del collo, ma nulla di più.
nessuna mano era scesa oltre alla cinta dei pantaloni o aveva sfiorato in maniera sensuale il petto del minore.
yoongi rispettava la cosa, ma ora jimin stava per andare in gita con un sacco di persone e non poteva permettersi che fosse scambiato per single.« dimmi yoon, che succede? »
« posso morderti il collo?
lasciarti un segno. » disse sussurrando e con la testa bassa.
jimin si sentì in imbarazzo, abbassò il volto.
yoongi non capiva se era un no o se avesse solo dovuto prendere l'iniziativa.
« n-non lo so, ecco... » rispose il minore, quasi terrorizzato.
« chim, va tutto bene. » yoongi lo prese e lo strinse a sé, con tanta forza.
lo accarezzò sui capelli, dietro la schiena.
voleva che si rilassasse.
« non sei costretto a fare nulla, lo sai.
solo che ormai è un po' che stiamo insieme e domani partirai, non voglio che la gente pensi che tu sia single. »
« yoongi ma nella scuola lo sanno tutti, e poi in caso glielo dico che sono fidanzato.
di che ti preoccupi? »
« ti prego, lasciami marchiare quello che è mio.
sono stato bravissimo in questi mesi, non ti ho mai sfiorato, nemmeno per sbaglio.
lasciami mordere solo una piccola parte del tuo corpo, ti prego. »jimin si sentì quasi morire, yoongi sembrava così disperato da piangere.
eppure il minore non si sentiva proprio pronto per una cosa del genere, aveva ancora paura di quel tipo di tocco.
ma vedere il suo amato così bisognoso lo faceva sentire strano, come se fosse uno stupido.
e con la testa bassa, anche se voleva dire di no, annuì.