otto.

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un giorno le cose andarono in maniera diversa, come se per un secondo il mondo avesse cambiato il suo moto di rotazione.
« sei min yoongi? » chiese la voce più soave che yoongi ebbe mai sentito, nel tono più dolce ed amabile della terra.
yoongi alzò gli occhi dal suo quaderno e vide jimin.
in tutta la sua bellezza eterea, con quegli occhi languidi, quelle labbra soffici, quel viso angelico e quei capelli biondissimi.
si sentì morire, quasi svenire.
il cuore iniziò a battere così forte che yoongi dovette cercare di non ansimare nel rispondere.
« si, sono io.
come mai? »
« jungkook mi ha detto che hai chiesto di me. » disse sedendosi affianco al maggiore.

jimin ti prego, allontanati un po'.
non riusciva ad avere il respiro regolare.
le parole di jimin gli si appoggiavano sulla pelle, lo accarezzavano.
le sue labbra che pronunciavano frasi verso di lui sembravano boccioli di rosa che rilasciavano nettare caldo.
quale dio ti ha creato jimin?

« ehm si, scusami.
solo che ti vedevo spesso in giro ed era un po' che non venivi a scuola. »
« sono stato male, penso te lo abbia detto jungkook.
grazie tante di esserti preoccupato per me, min. » sorrise, genuinamente, e spostò la testa di lato.

yoongi voleva accarezzarlo, dirgli che avrebbe fatto qualsiasi cosa per lui.
prendergli il viso e coccolarlo.
voleva sapere cosa era successo, se la febbre era stata tanto alta, se era dovuto andare in ospedale, voleva sapere ogni cosa.

« non c'è di che, sono contento che tu stia bene.
puoi anche chiamarmi yoongi, comunque. » gli tremava un po' la voce.
« va bene, yoongi.
tu chiamami pure jimin. »
yoongi annuii silenzioso.
le mani gli tremavano come un matto.

jimin si alzò al suono della campanella « becchiamoci ogni tanto se ti va.
e bei disegni yoongi, sei molto dotato. » sorrise, si inchinò e andò via.
« si becchiamoci... » sussurrò yoongi, senza farsi sentire dal minore.

si alzò anche lui e tornò in classe.
jimin era venuto a parlargli?
jimin era stato lì, seduto vicino a me?
yoongi aveva il cuore a mille ed era così emozionato che si mise quasi a piangere.
quanto ti amo jimin, quanto vorrei tu fossi mio.
solo mio.

gelosia.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora