venticinque.

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345 678 6473 :
ciao chim, sono yoongi.
quando arrivi oggi?

chim ♡ :
CIAO YOON!
pensavo di arrivare
per le 16/16.30,
va bene per te?

il minore salvò il numero di yoongi in “yoon „ e sorrise, avevano i nomi memorizzati in maniera simile.

yoon ♡ :
ehy chim :)
si si, va benissimo
ti aspetto ⁽⁠⁽⁠ଘ⁠(⁠ ⁠ˊ⁠ᵕ⁠ˋ⁠ ⁠)⁠ଓ⁠⁾⁠⁾

chim ♡ :
va bene, a dopo ^^

così yoongi si mise sul divano a guardare la TV, mentre mangiucchiava qualche patatina.
aveva lo stomaco un po' chiuso per via dell'agitazione.
stare da soli a casa era qualcosa di nuovo, yoongi non aveva mai invitato qualcuno che gli piacesse a casa.

si ricordó di quella volta alle medie, quando invitó quella ragazzina dell'altra classe a casa sua.
quanto ci rimase male, era davvero contento di aver trovato un'amica, un'amica tanto speciale.
ci condivideva tanti interessi, tanti momenti speciali, facevano tanti discorsi interessanti.
invece lei aveva capito altro, aveva frainteso tutti quei momenti.
e quella giornata a casa sua lei provó a baciarlo, a toccarlo dove non doveva, e yoongi la rifiutó, ogni volta.
lei era sua amica, perché faceva questo?
la colpí sul volto, per sbaglio, voleva che la smettesse di toccarlo.
si scusó subito dopo, era una sua carissima amica.
non voleva perderla.

il giorno dopo, a scuola, yoongi era diventato un molestatore e quella ragazzina la vittima di un carnefice.
non parlarono mai più lui e lei, e yoongi passò delle medie infernali, senza amici, perché chi vuole un amico stupratore?

scacciò il ricordo, guardò l'ora e pensó che mancava davvero tanto, voleva vedere jimin, voleva vederlo subito.

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