jimin si svegliò la mattina presto con un mal di testa fortissimo, si guardò intorno e vide tutti i suoi amici crollati per terra, come lui.
era confuso e non ricordava granché della serata passata.
si tirò su e si diede una sistemata nel bagno della camera di jin per poi tornare alla sua.si fece un bicchierone d'acqua e mandò giù una pasticca per far passare il mal di testa, non si ricordava di aver mai avuto una sbronza così forte.
si gettò sul letto e prese in mano il cellulare.
60+ messaggi da yoon ♡.
30 chiamate perse da yoon ♡.
che cazzo era successo?lesse tutti i messaggi: yoongi che si chiedeva dove fosse il minore e se stesse bene, passando da tristezza a rabbia ogni due messaggi.
jimin si agitò perché sapeva che si sarebbe arrabbiato da morire e gli venne così tanta ansia che si sentì salire il vomito.chim ♡ :
ciao amore, scusami
ieri abbiamo festeggiato
fino a tardi ed abbiamo
bevuto un po', ho perso
un po' il controllo e sono
crollato in camera di jin
scusami davvero, come stai?erano appena le 6, il maggiore non si fece vivo prima delle 9.
quando chiamò jimin, che era nel pieno della colazione.si alzò dal tavolo e rispose al cellulare, tremando.
non voleva litigare, non ne aveva voglia.
non voleva sentire yoongi dargli della troia.« ciao yoon. » rispose al cellulare con tono sommesso.
« ciao jimin. » sospirò il maggiore « cosa hai combinato ieri? »
« te l'ho scritto, solo quello. »
« non ti è venuto in mente che magari io stavo di merda e aspettavo un tuo messaggio?
che magari avevo bisogno di sentirti? » aumentò il tono di voce e jimin iniziò ad agitarsi.
« si, immagino ti abbia fatto stare male.
mi dispiace.
solo che ero molto arrabbiato ieri e poi quando ho bevuto non ero più in me, non sono riuscito a tornare in camera.
ti ho riscritto appena ho visto tutti i messaggi e le chiamate. » si giustificò il minore, col tono più colpevole del mondo.
« arrabbiato? tu? » urlò il maggiore « e io cosa cazzo dovrei dire?
te ne sei andato e mi hai lasciato lì nel dimenticatoio. »la testa del minore faceva ancora un po' male perciò si allontanò il cellulare dalle orecchie e lo riavvicinò quando yoongi ebbe finito di parlare.
« ti ho già chiesto scusa.
e si, ero arrabbiato.
sono stato tutta la gita dietro a te e alle tue paranoie, non ti ho fatto mancare nulla yoongi.
ieri volevo festeggiare per una sera e tu sei riuscito a farmi sentire una troia.
ti ho chiesto scusa, mi dispiace davvero. » si sfogò il minore, cercando di mantenere un tono calmo.
« lo sai che non intendevo darti della troia, non lo penso. »
« allora modera il tuo modo di parlare quando parli di certe cose. »
« va bene, scusami.
grazie per essermi stato dietro, non volevo rovinarti la serata e la gita.
mi sono solo preoccupato per te, ci tengo. » iniziò a singhiozzare il maggiore.
« non piangere yoon.
lo so che sei solo protettivo, va tutto bene.
mi hai fatto arrabbiare solo ieri, ma ora va meglio.
oggi, quando ci vediamo, ne parliamo.
torno alle 22 circa. » parlò con delicatezza, come se volesse tranquillizzare il maggiore.
« va bene, a stasera.
ti amo tanto, angioletto. »
« anche io. »
chiuse la chiamata, un po' in ansia per la sera che sarebbe venuta.
ma almeno si erano chiariti, circa.