CAPITOLO 55

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Cerco di sorridere,anche se vedere il ragazzo che amo più di qualsiasi altra cosa al mondo fissarmi in questo modo un po' me lo impedisce;cavolo,mi mancava avere i suoi occhi azzurri a pochi centimetri dai miei,mi mancava vedere il suo ciuffo biondo venir mosso dal vento,mi mancava.....e mi manca ancora....stare tra le sue braccia e sentire il suo respiro,il suo calore,sulla mia pelle. Mi manca lui,troppo. "A-Ally,che ci fai qui?" balbetta,mentre cerco di fare il mio sorriso più innocente,nonostante non possa definirmi tale in questo momento..."Ehm...ecco,io..."improvvisamente tutte le parole che ero pronta a dire non vogliono più uscire,sento la terra sotto i miei piedi venir meno ed il cuore salirmi in gola;forse è stato uno sbaglio venire qui...come ho potuto pensare che una semplice chiacchierata e magari un "Mi dispiace,ti amo"avrebbero potuto risolvere tutto? Magari non vuole nemmeno più vedermi... "Devo andare"aggiungo alla mia frase precedente,in preda al panico,e voltandomi verso la fine del viale di mattoni. "Cosa? No,aspetta!"Niall mi viene incontro,afferrandomi un braccio;socchiudo gli occhi,soffermandomi su quel contatto,per poi perdermi ancora una volta in quei due tratti del cielo. Continuo ad osservarlo,senza mai staccare lo sguardo,fino a quando non sento la sua mano lasciare la presa "Che succede?"mi chiede poi,abbasso la testa,imbarazzata,sperando di trovare il coraggio necessario per dire qualcosa questa volta;non riesco a fare a meno di guardarlo negli occhi mentre trovo le parole adatte ad iniziare quello che si prospetta come un lungo e difficile discorso "Io....sono un'idiota"dico improvvisamente "Cosa sei?"mi chiede meravigliato "Un'idiota,una completa idiota". Dal suo sguardo confuso capisco che non sappia di cosa sto parlando e ciò mi costringe a spiegarmi meglio "Non si può chiamare altrimenti una persona che mette al secondo posto i propri sentimenti e che ha paura di ascoltare il suo cuore" "Ally.."quasi sbuffa,abbassando la testa "No,ascolta...ti prego"dico riattirando la sua attenzione "Io ti amo,Niall"un sorriso tenta di comparire sul mio volto,nonostante io sappia che sarebbe inadeguato al momento;Niall ne sembra alquanto sorpreso "T-tu mi ami?"balbetta,annuisco,abbassando leggermente la testa "E non ho mai smesso di farlo"aggiungo,lasciandolo completamente senza parole. Il suo silenzio mi invita a continuare : "Non te l'ho mai detto perché avevo paura,paura di soffrire ancora una volta...o paura che tu non provassi lo stesso..."continua a fissarmi a bocca aperta,ma stavolta dalla sua espressione sembra appoggiare le mie parole "Credimi se ti dico che non ho mai smesso di pensarti"continua a non rispondere "Cavolo,è più difficile di quanto credessi"sbuffo,ridacchiando leggermente e sperando di strappargli un sorriso,ma quando ciò non accade,mi vedo costretta a dire l'ultima parte,la più difficile del mio discorso:la verità. "Quando ho notato che il nostro rapporto stesse ritornando quello di prima,mi sono fatta prendere dal panico;il mio cuore continuava a ripetermi che era la cosa giusta,che solo al tuo fianco sarei stata davvero felice,ma...la mia mente.......lei non collaborava. Mi convinceva del fatto che sarebbe stato uno sbaglio e che avrei sofferto"dicendo questo,gli occhi mi si fanno leggermente lucidi,ma non posso permettermi un'altra pausa,devo continuare: "Sapevo che di lì a poco saresti diventato indispensabile,Niall,e che avrei ricominciato a vivere solo di te"abbasso la testa,cercando di non fare uscire alcuna lacrima:il suo silenzio mi sta uccidendo. Improvvisamente,esso viene rotto dal rumore dei suoi passi che diviene sempre più distante,alzo la testa,spaventata,e purtroppo la scena è proprio quella che sospettavo:è andato via.

Sapevo che le mie parole lo avrebbero turbato,e che avrebbe avuto una reazione del genere,ma.....fa male lo stesso. Stavolta non riesco ad impedire alle lacrime di rigarmi le guance,mi sembra chiarissima la sua volontà;mi volto verso la fine del vialetto,ferma,immobile,osservando come una delle tante goccioline salate bagni la parte superiore di uno dei mattoni,rendendolo di un colore più scuro. Solo quando sento di essermi calmata e di aver accettato questa situazione,rialzo la testa,intravedendo un paio di scarpe accanto al muretto che confina la casa,alzo lentamente lo sguardo,arrivando poi ad un ciuffo biondo,rivolto verso il basso. Mi avvicino di scatto,assicurandomi che la persona seduta a pochi metri da me,non sia solo uno stupido scherzo della mia mente;quando alza la testa e migliaia di farfalle invadono il mio stomaco,capisco che non sia così. D'istinto,prendo posto accanto a lui,senza,però,staccare mai lo sguardo dai suoi occhi leggermente lucidi;mi si spezza il cuore sapere che abbia pianto per causa mia..."Mi dispiace"dico a bassa voce,quasi come se non volessi che lo ascoltasse,abbassando la testa;lo sento ridere sotto i baffi,così mi volto,meravigliata "Ti dispiace,dici?"annuisco,quasi spaventata dal suo tono di voce piuttosto severo "E di cosa esattamente? Di non esserti fidata di me o di avermi usato come si fa con un giocattolo vecchio?"resto a bocca aperta,con le lacrime che ancora una volta,tentano di uscire "Che c'è? Non capisci? Sai..quando da bambina non usavi più un giocattolo e lo mettevi da parte...sperando che al tuo ritorno fosse ancora lì,intatto,e che aspettasse solo te" il suo tono di voce cresce gradualmente. Non capisco tanta rabbia,ma posso capire che non voglia più vedermi e che abbia rovinato tutto "I-io..." "Io,io...ci sei solo tu,eh,Ally? Certo,gira tutto intorno a te. Non ti importa della mia di sofferenza o di quanto sia stato male quando mi dicesti che dovevamo prenderci una pausa. Credi davvero che non avrei capito se mi avessi spiegato la verità? Sì,ti amavo e sì,speravo che potesse ricominciare qualcosa di speciale,ma avrei capito." resto ancora una volta in silenzio,mentre ascolto con quanta rabbia mi stia dicendo tutto ciò che teneva dentro..."Forse hai ragione,Ally: stare insieme ci fa solo soffrire,dobbiamo dimenticarci."gli occhi mi si gonfiano,le lacrime stanno per uscire. Sentire questa frase....solo ora capisco quanto diavolo abbia sofferto sentendola pronunciare dalle mie labbra.. "Niall aspetta,io..." "Dimenticami Ally" dicendo ciò si alza di scatto,avvicinandosi alla porta d'ingresso,si volta ancora una volta verso la mia espressione sconvolta quanto distrutta,per poi aprirla ed entrare,indifferente. Non voglio fermare le lacrime che bagnano sempre di più le mie guance,fa più male di quanto credessi,ma se questo è quello che vuole,farò come mi ha detto e cercherò,a malincuore,di dimenticare quegli occhi azzurri che mi rendevano sempre agitata e quelle braccia che mi davano calore ogni volta in cui ne sentissi il bisogno e quelle labbra......le prime che abbia mai baciato. Portando le mani al volto ed asciugando gli occhi,mi avvicino alla porta nera "Addio,Niall"bisbiglio accarezzandone la superficie,come se lui potesse sentire quel contatto.Tra i vari singhiozzi,mi avvicino al cancelletto,varcandolo,per poi guardare per l'ultima volta quella casa,provando ad immaginare come stia reagendo lui,se stia piangendo,o magari tirando un respiro di sollievo...Ora so con certezza che non sia stato lui a portarmi in quel pronto soccorso,perchè lo avrebbe fatto? Lo ha detto chiaramente: non gli è importato più nulla di me...                                                                                                                                         Un passo dopo l'altro,mi allontano sempre di più,non rispondendo ai messaggi continui da parte di Oli in cui mi chiede se sia andata bene;leggendoli non posso fare a meno di pensare a ciò che è successo poco fa,ricominciando a piangere a dirotto...                                                                                       



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