CAPITOLO 2

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"Ehm...scusami.." . "Lo ha davvero detto a me!?" penso,mentre quel ragazzo biondo ed anche molto carino continua ad osservarmi. Non l'ho mai visto prima d'ora;sarà nuovo...I miei pensieri si interrompono: sono arrossita,lo sento. Mi succede sempre quando sono in imbarazzo...è più forte di me;non riesco a controllarmi.
Decisa alzo la testa e lo osservo: anche lui è imbarazzato; sarà perchè quando mi ha rivolto la parola tutti hanno iniziato a sospirare,sorpresi oppure perchè...chissà. Decido di non pensare più e di rispondergli; cominciava a dispiacermi vederlo in quello stato...quindi con tutta la forza che ho in questo momento,dico un timido: " Sì?". Purtroppo dalla mia bocca non è uscito il suono dolce e calmo che immaginavo,bensì stridulo. Ovviamente è impossibile per i miei compagni di classe non ridere a quella scena esilarante: io,che arrossisco ogni singolo secondo sempre di più (credevo,infatti,di essere arrivata allo stato "peperoncino rosso") e quel ragazzo,che continua ad osservarmi,anch'egli imbarazzato. Siamo entrambi bloccati e spero con tutta me stessa che qualcuno interrompa questo silenzio...che si è creato tra noi due,ovviamente,dato che il resto della classe continua a ridere,non permettendomi neanche di sentire il mio stesso pensiero.
Dio....non potevano continuare a farsi i cazzi loro!?
Quando mi ritengo ormai destinata ad essere derisa fino all'ingresso del professore, quel ragazzo apre bocca,mentre i miei occhi sono pieni di speranza; penso che mi chiederà perché sia seduta qui tutta sola mentre il resto della classe è già divisa in gruppetti,oppure se può ripetere con me...Invece,le uniche parole che pronuncia sono: " Potrei sedermi qui?". Sussulto a quella domanda così inaspettata,non credevo che fosse disposto a sedersi accanto a me...diciamo che non viene proprio voglia di passare le ore scolastiche vicino ad una che invece di chiacchierare con i suoi compagni e di godersi l'adolescenza ripete storia,ecco.
Nonostante il leggero tremolio nello stomaco al pensiero di dover rispondere sotto gli sguardi attenti di tutti,sto per annuire,ma vengo interrotta dall'ingresso del professore. Mi volto velocemente per prendere il libro di testo,quando ricordo che in realtà esso sia già sul banco;così decido di continuare ad osservare in silenzio la cattedra ancora vuota,ignorando dove sia andato il ragazzo. Dopo qualche minuto però prendo alcuni quaderni dalla borsa e li poso sulla parte di banco libera,urtando il braccio di qualcuno. Spalanco leggermente la bocca mentre incrocio i suoi occhi azzurri. Si sarà seduto perchè ha notato l'ingresso del professore e quello accanto a me era l'unico posto libero. Mi sorride timidamente "Niall,piacere"dice poi,porgendomi la mano ed interrompendo,per la seconda volta,un momento alquanto imbarazzante.
Il suo sorriso mi ha colpito:è bello e...sincero,come quelli che fingevo di vedere ogni mattina..."Ally,piacere mio"rispondo dopo un breve silenzio,sorridendo.
Stranamente,mi sento felice con lui...lo conosco da poco,sì,ma è come se avesse già capito tutto di me solo attraverso uno sguardo....e nessuno mai lo aveva fatto.

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