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Perché in fondo...l'amore è così.
La peggiore forma di dolore,ma,allo stesso
Tempo,la più dolce forma di felicità.

Il risveglio è un po' traumatizzante.
Alcuni libri sono sparsi per la mia camera,altri addirittura aperti in delle pagine a caso.

Ho i capelli tutti scompigliati e gli occhi leggermente socchiusi.
La finestra è aperta e l'aria che entra mi pizzica piacevolmente la faccia.

Sbadiglio rumorosamente.
Non mi sento stanca come le altre sere stranamente. Mi ributto a letto,ma mi accorgo che le lenzuola hanno un altro odore...sembrerebbe...che cazzo?

Menta e tabacco. Perché c'è l'odore di Elia su il mio letto? Ah già. Ieri sera mi ha chiesto se poteva rimanere a dormire qui.

Sono stata proprio stupida.
Dovevo dirgli di andarsene via. Lui mi ha trattata male,io come minimo avrei il diritto di riempirlo di calci e ginocchiate.

Mi butto subito sul mio telefono ma non c'è nessuna notifica.
Gesù,grazie. Non potevo sopportare i soliti 145 messaggi di Chloe.

Pettinandomi velocemente i capelli scendo le scale di tutta fretta,e infatti rischio di cadere rovinosamente. Ma,non so con quali riflessi,riesco ad appendermi in tempo al corrimano che accompagna le scale.

«Papàààààà!!! Ma perché cazzo c'è questa pizza di bruciato!?»urlo mentre atterro con l'eleganza di un elefante al piano terra.

«Sicuro che non stia prendendo fuoco la casa? Lo sai che mamma ci caccierebbe fuori di qui a calci in culo...». La scena che mi si presenta davanti mi lascia esterrefatta.

Un Elia selvatico,alquanto assonnato,si stropiccia un occhio con fare tenero mentre con l'altra mano beve il suo caffè e addenta con ferocia un povero biscotto al cioccolato.

Io rimango letteralmente a bocca aperta.
Pensavo se ne fosse andato...
Pensa che cazzo avrà pensato mio padre. Come minimo che io abbia un fidanzato segreto. O anche che ci abbia scopato.

Non che io fossi vergine,però che cazzo. Non poteva andarsene? Si sente davvero così solo?

Sbuffando entro dentro la cucina.
«Buongiorno amore. Dormito bene?». Mio padre è calmo,come se non ci fosse uno sconosciuto nell sua camera,per di più in boxer.

Ma dio,non poteva coprirsi un po'? Ma che maleducato!
«Bene papà,bene»borbotto rammaricata mentre dal tavolo arriva una risatina beffarda.

Io lo guardo in cagnesco,come a dirgli: Ma sei coglione?
Lui risponde con un'alzata di spalle.

«Cosa stavi dicendo Santiago? Di quale trauma stava dicendo di Iris?...». La voce di Elia si infrange nelle mie orecchie.

Per un momento vedo tutto rosso,come se avessi preso a botte qualcuno. E invece no. Mi giro lentamente verso mio padre che guarda con occhi sereni Elia,ignaro di ciò che gli ha appena rivelato.

«Papà puoi venire un attimo?»chiedo con voce fintamente gentile e un sorriso di cortesia sulle labbra,mentre mi dirigo verso il salotto con papà alle calcagna.

«Che c'è amore?»chiede lui mentre guarda fuori dalla finestra.
Io incrocio le braccia al petto.

«Cosa c'è? Stai scherzando papà? Adesso andiamo in giro a raccontare i miei segreti agli estranei che ti ritrovi in casa. Avresti dovuto cacciarlo. Non lo conosci. O,che ne so. Farmi il discorso che fanno di solito i genitori ai figli quando trovano un ragazzo in camera della figlia»spiego velocemente senza fermarmi un attimo.

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