Quando non sarai più parte
Di me ritaglierò dal tuo ricordo
Tante piccole stelle,
Allora il cielo sarà così bello che tutto
Il mondo si innamorerà
Della notte.-William Shakespeare
IL SEGRETO
Chloe si è finalmente calmata.
Ieri abbiamo cenato tutti insieme dopo che avevano annunciato i vincitori e Chloe ha fatto una sfuriata mai vista prima.
Oggi,però,è molto più calma.
«Andiamo in biblioteca a studiare?»mi chiede proprio lei.
Annuisco senza guardarla,troppo concentrata a rispondere a mio padre su WhatsApp con un veloce "Oggi ceno fuori".
Ci incamminiamo una di fianco all'altra e con calma arriviamo alla biblioteca.
Quando entriamo vedo la bibliotecaria seduta nella sua solita postazione.
«Buongiorno»la salutiamo in coro io e Chloe.
Lei alza gli occhi da quello che suppongo sia "Romeo e Giulietta".
«Buongiorno,buono studio»ci saluta con un sorriso caloroso.
Io e Chloe prendiamo posto ad un tavolo totalmente libero.
In sottofondo c'è un vociferare gradevole,soprattutto se ti devi concentrare sullo studio.
Io ripasso Scienze perché tra due giorni ho un'interrogazione,mentre Chloe ripassa Filosofia per una verifica.
Apro il libro,e anche se sto avendo difficoltà a capire ciò che c'è scritto,cerco di sottolineare le parti più importanti.
Faccio delle mappe che mi potrebbero tornare utili e ripeto velocemente ad alta voce.
«Posso ripeterti "L'Infinito" di Giacomo Leopardi?»mi chiede lei senza staccare gli occhi dal libro.
«Certo»la rassicuro prendendo il libro che lei mi porge.
Si schiarisce la voce e inizia.
«Sempre caro mi fu quest'ermo colle,e questa siepe,che da tanta parte dell'ultimo orizzonte il guardo esclude»mi ripete a memoria lei.
Sobbalzo quando qualcuno starnutisce in modo eccessivo,torno subito con l'attenzione rivolta sulla ragazza davanti a me.
«Ma sedendo e mirando,interminati spazi di là da quella,e sovrumani silenzi,e profondissima quiete io nel pensier mi fingo...»Chloe viene fermata da qualcun'altro che sbatte violentemente la porta della biblioteca.
«Ove per poco il cor non si spaura. E come il vento odo stormir tra queste piante,io quello infinito silenzio a questa voce vo comparando: e mi sovvien l'eterno,e le morte stagioni,e la presente e viva,e il suon di lei.»Chloe viene interrotta da qualche maleducato che sbatte la porta.
Il richiamo della bibliotecaria arriva fin qui.
Alzo gli occhi al cielo e mi rimetto ad ascoltare Chloe quando qualcuno fa strisciare rumorosamente una sedia.
Viene seguita da altre due che fanno lo stesso rumore.
Elia,Dylan e Logan sono seduti con noi.
«Cosa volete da noi?»gli chiede cauta Chloe.
Loro non parlano ma si scambiano occhiate preoccupate.
Elia alla fine si rivolge alla ragazza di fronte a me.
«Chloe tu sai benissimo perché siamo qui»gli dice lui senza farsi capire da me.
Cosa mi nascondono?
Aggrotto le sopracciglia infastidita.
Chloe mi rivolge un'occhiata di scuse e si alza seguita da Elia,Logan e poi Dylan.
Io rimango lì,da sola,mentre sbatto di seguito le palpebre per assicurarmi di non star sognando.
Alla fine mi alzo di scatto.
Il movimento fa cadere alla sedia ma non ci faccio caso.
Stringo con le mani il bordo del tavolo e le nocche mi diventano bianche.
«Stai bene?». La voce arriva dal tavolo alla destra del nostro.
Mi giro piano,quasi da film horror,e vedo il ragazzo che ho incontrato al "concerto" del trio.
«Si»rispondo in un sussurro soffocato.
Sento le lacrime premere per uscire ma le ricaccio indietro.
Non posso sembrare debole.
«Proprio sicura...?»chiede esitante lui.
Perdo la pazienza.
«Si»gli ringhio contro e lui si ritrae sulla sua sedia spaventato.
Stacco le mani dal tavolo e piano mi avvicino al gruppo.
Mi accosto per sentire meglio il discorso,ma non riesco a capire il filo logico.
«È tornato»annuncia Elia,potrei giurare di aver sentito addirittura una punta di paura nel suo tono.
Rimane silenzio per un po'.
«Davvero...?»rompe la quiete carica di tensione Chloe.
«No per finta»sbuffa Elia.
«Fai il serio per piacere Ely»lo ammonisce Dylan.
Sento uno sbuffo.
«Cosa facciamo?»chiede esitante Chloe.
«Niente,era solo per avvertirti,quindi attenta»la rassicura Logan.
Scappo di nuovo al mio posto.
Di cosa stavano parlando...?
Non lo so,ma lo scoprirò perché Chloe è mia amica.
Ok,forse non dovrei mettermi in mezzo ma è più forte di me.
Guardo il vuoto.
Automaticamente le mie braccia prendono la mia roba e mi alzo.
Non riesco a controllare il mio corpo,si muove da solo.
Non risponde ai miei comandi.
Esco fuori e una folata di vento mi travolge,mi blocco sul posto.
Mi rincammino.
Non ho una meta,ma non so per quale motivo sento che mia madre c'entra qualcosa.
Da quando siamo arrivati è sempre più assente.
Non so,qualcosa non mi convince.
Vado in mensa e mi siedo.
Da sola,senza nessuno.
Sola con i miei pensieri e le mie paure.
E se mia madre avesse fatto qualcosa di illegale?
Non lo so,penso che potrebbe essere più che capace.
Ma per quale motivo dovrebbe commettere un reato?
Ho la testa affollata di pensieri,sento un mal di testa fortissimo mi preme la nuca.
Mi tiro i capelli in un gesto nervoso e mi mordo il labbro inferiore.
Forse mi sto facendo solo delle paranoie.
Spero solo di non ritrovarmi in guai troppo grandi.
Prendo una chupa chups e faticosamente la scarto.
Metto in bocca la lecca lecca e la succhio con avidità.
Il dolce gusto di fragola mischiato alla panna mi invade la bocca e delizia le mie papille gustative desiderose di essere viziate.
Chiudo gli occhi per il gusto divino che la lecca lecca riesce a farmi sentire.
Esco di nuovo in giardino per raggiungere gli altri ma qualcosa attira la mia attenzione.
Un palloncino è rimasto incastrato su un albero e il bambino piange disperato.
Lo guarda con le lacrime agli occhi e un broncio triste.
Mi avvicino.
«Hey ciao»lo saluto.
Lui mi guarda per una frazione di secondo,poi riporta di nuovo tutta la sua attenzione sul palloncino.
Mi arrampico quel che basta sull'albero per raggiungere il palloncino mentre con la mano libera mi tengo la minigonna della divisa giù per non fare intravedere niente.
Lo afferro e ritorno giù.
Lo porgo al bimbo che ora ha smesso di piangere e mi guarda con adorazione.
Lui lo prende e io gli asciugo le lacrime che sono rimaste sulle guance.
«Mi raccomando,custodiscilo e non mollarlo mai»gli dico accarezzandogli la guancia.
Lui mi sorride e se ne va salutandomi con la manina paffuta.
Mi incammino verso la classe in cui avrei lezione ma qualcuno mi blocca da dietro.
Mi giro e vedo Ryan che mi guarda.
«Ciao!»lo saluto entusiasta.
«Ciao»saluta di rimando lui.
Riporto in bocca la chupa chups e succhio.
«Mi defi dife qualcofa?»chiedo con la lecca lecca in bocca.
«Si ti devo dire una cosa«ammette.
Annuisco.
«Ecco io...».SESSO
E se ti abitui a metabolizzare
Il veleno,sopravvivi anche
Senza antidoto.Player_015
(2 anni prima)Dafne geme.
Affondo ancora dentro di lei,senza darle tregua.
Sento che sta per venire,lo percepisco dalla movenza dei suoi movimenti,da come spinge contro di me per cercare di arrivare al culmine del piacere.
La giro a pancia in giù e la metto a pecorina.
Prendo i suoi capelli in un pugno e sbatto con violenza contro di lei.
Lei mugugna più volte il mio nome.
Le do una sculacciata sulla sua natica e dalla gola le esce un gemito roco.
Lei si stende ancora e preme contro di me ancora di più.
Lecco con la lingua tutta la sua schiena,proprio dove c'è la spina dorsale.
Si inarca,sotto di me,in preda di raggiungere il culmine.
Le accarezzo il clitoride,il suo punto più delicato,e lei si inarca ancora di più,mostrandomi così il buco del culo.
È meraviglioso,tondo,sodo e semplicemente stupendo.
Le infilo un dito proprio in quel buchetto.
La sento stringersi.
«Apriti,per me. Sboccia,mia piccola rosa,solo per me. Lo sai che non devi ritrarti,devi aprirti»la incito famelico.
Lei si tranquillizza e mi dà il libero accesso.
Con il dito seguo le movenze della mia vita.
Lei viene,contro di me.
E allo stesso tempo vengo anch'io.
Sento il preservativo riempirsi del mio seme.
Gemiamo in contemporanea.
Lei si affloscia sul letto,io su di lei.
«Sei perfetta mia rosa»le dico sussurrandole all'orecchio.
Vedo la sua pelle diventare una cosa informe.
Ha la pelle d'oca e un brivido le passa per tutto il corpo.LA RIVELAZIONE
Nonostante la riva
Sia più sicura,a me
Piace il mare.«Dimmi»lo incito.
Lui deglutisce e con una mano si porta indietro i capelli.
«Iris,tu mi piaci e vorrei chiederti di uscire con me. Magari per conoscerci meglio ecco. Perché so che non sei solo una cotta»butta fuori tutto d'un fiato.
Io rimango spiazzata e sento le guance colorarsi.
Sorrido.
«Certo! Quando avevi in mente di farlo?»chiedo intenzionata a conoscerlo più a fondo.
«Avevo pensato a dopodomani se a te non dà nessun problema»cgiede lui arrossendo ancora di più.
«Per me va benissimo,dove andremo?»continuo a succhiare la lecca lecca.
Lui la guarda,con la bocca aperta e gli occhi sognanti.
«Quello sarà una sorpresa. L'unica cosa importante è che è meglio se ti vestissi in modo elegante»mi informa lui.
Annuisco pensierosa.
Mi sento felice.
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Heartless
Roman d'amourIris Wood è una brava ragazza. Sempre attenta in classe,non risponde mai,è sempre gentile con tutti e fa tutto ciò che farebbe una persona buona. Quando,però,la sua vita è sconvolta dall'imminente trasloco che i genitori non le avevano detto,non avr...